
Il compositore Aldo Clementi è morto il 3 marzo a Roma. Aveva 86 anni. I funerali si terranno oggi, sabato 5 marzo alle ore 14.30 presso la Chiesa degli Artisti – Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo a Roma. È stato uno dei protagonisti della scena musicale del secondo Novecento. Nato a Catania, allievo di Goffredo Petrassi, ha frequentato i corsi di Darmstadt. È stato vicino ai pittori del Gruppo Forma 1. Negli anni Sessanta ha composto Informel, le due Varianti ed i Reticoli, e da alcuni critici il suo linguaggio è stato accostato a quello pittorico di Jackson Pollock e di Alexander Calder. Dal 1972 al 1991 ha insegnato Teoria musicale al Dams di Bologna. È stato tra i fondatori di Nuova Consonanza, insieme a Bortolotti, Evangelisti, Guaccero e Pennisi. Le sue composizioni sono state eseguite alla Scala, alla Biennale di Venezia, all’ Accademia Filarmonica Romana e a Santa Cecilia. Proprio in questi giorni un ciclo a lui dedicato va in onda su Radio 3. Fondamentali per la sua carriera sono state le esperienze presso lo Studio di Fonologia Musicale della Radiotelevisione Italiana di Milano, dove ha realizzato lavori come “Collage 2” (1960), “Collage 3 (Dies irae)” (1967) e Collage 4 (Jesu, meine Freude) (1979). All’inizio degli anni sessanta è stato tra i fondatori dell’associazione romana Nuova Consonanza, assieme a Mauro Bortolotti, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero e Francesco Pennisi. Nel 2006 è stato nominato direttore onorario dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania.
Significativo il fatto che Aldo Clementi stesse ultimamente lavorando su un testo bachiano: O Welt, ich muss dich lassen! (O mondo, ti devo lasciare).