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Inaugurata la stagione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Ne parliamo con il suo direttore Gustav Kuhn
Uno Strauss ventenne, che in terra italiana rincorre i limoni di Goethe e le esotiche emozioni mediterranee: “Aus Italien”, Fantasia sinfonica composta nel 1886 da Richard Strauss durante il suo viaggio in Italia è un pagina di rara esecuzione, che Gustav Kuhn ha scelto, assieme alla Sinfonia n. 50 di Haydn, per inaugurare la stagione 2011–2012 dell’Orchestra “Haydn” di Bolzano e Trento. Noi l’abbiamo raggiunto prima del concerto e gli abbiamo chiesto di parlarci del programma di apertura e della stagione:
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Il concerto si è poi svolto con gran seguito di pubblico e molto calore: merito di un’esecuzione sfolgorante della pagina di Strauss, esercizio di composizione in cui tutti i cliché del “gran tour” nella penisola trovano sfogo nell’affresco orchestrale. Scrittura ricca, già sapientemente retorica, con il primo movimento (“La campagna romana”) aperta da tappeti di armonie oblique a tratteggiare orizzonti vagamente inquieti, ma poi sciolti nel lirismo di una melodicità dal pathos scolpito e mai fuori misura. Fino poi all’entusiasmo di certe esplosioni di suono che la bacchetta di Kuhn ben volentieri assecondava e accompagnava con gesto potente. Felice e accurato nella resa delle definizioni di colore il terzo movimento, quella “Spiaggia di Sorrento” che Debussy in particolare amava, trovandoci le doti migliori dello Strauss orchestratore; e trascinante, disimpegnata, schiettamente festosa e chiassosa era la conclusione, “Vita popolare napoletana”, movimento tutto basato sulle note irresistibili di Funiculì Funicuà (in quegli anni fresco motivetto dal clamoroso successo).

Tanto più la generosità a tratti roboante si faceva notare, quanto più in apertura l’orchestra aveva consegnato un Haydn misurato e classicamente composto: lontana dagli esiti degli approfondimenti filologici, l’orchestra bolzanina nel repertorio classico non convince pienamente, con una correttezza molto cercata e studiata: correttezza che è sicuramente un pregio, ma a cui gioverebbe una maggior graziosità di certi fraseggi galanti, una certa pronuncia più vivace e arguta, e il porgere affettuoso dei tempi lenti.
Il prossimo concerto dell’Orchestra Haydn è in programma il 25 ottobre a Bolzano (in replica il giorno successivo a Trento): in programma la Sinfonia n. 67 in fa maggiore di Haydn, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 in mi bemolle maggiore K 482 di Mozart (solista Peter Lang) e la Serenata n. 1 in re maggiore op. 11 di Brahms. L’orchestra sarà guidata dal direttore ospite György Ráth.
Emilia Campagna