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67 stagione – Milano – dal 27 ottobre 2011 al 19 maggio 2012 – www.dalverme.org
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È stata presentata questa mattina a Milano la stagione dei Pomeriggi Musicali, l’ultima ideata dall’attuale direttore artistico Ivan Fedele, che lascerà l’incarico a Massimo Collarini, manager e musicista. «Il nostro obiettivo è accedere in misura maggiore a risorse finanziarie non provenienti dal settore pubblico», dichiara Collarini, un tasto su cui hanno ribattuto tutti gli intervenuti alla conferenza stampa. Nonostante il bilancio in pareggio ormai da alcuni anni, la struttura sente infatti l’esigenza di una maggiore disponibilità economica per poter continuare a far crescere l’attività della Fondazione I Pomeriggi Musicali, un sistema che comprende il Teatro dal Verme ed ora anche il Teatro degli Arcimboldi.
La stagione principale propone 21 concerti il giovedì alle 21, replicati il sabato alle 17 come di consueto. L’inaugurazione, il 27 ottobre, sarà dedicata interamente a Brahms con il Concerto per violino, solista Valery Sokolov e direttore Corrado Rovaris. 19 prove generali saranno aperte al pubblico il giovedì alle ore 10. Uno spettacolo in coproduzione con il Piccolo Teatro si terrà nei giorni 17, 18, 19 marzo: Sconcerto, “recital poetico-musical-teatrale” con musica di Giorgio Battistelli, partecipa l’attore Tony Servillo. Otto concerti costituiscono la stagione dell’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali. Riprende la rassegna ideata e diretta da Enzo Gentile Music Club, arrivata alla quarta edizione, con sette concerti. Prosegue la collaborazione con il Circuito Lirico Lombardo: Rigoletto, diretto da Marco Guidarini, sarà in cartellone al Teatro degli Arcimboldi il 3 e il 5 novembre. Lunedì 14 novembre, nel corso della “Prima giornata della virtù civile” promossa dall’associazione “Giorgio Ambrosoli”, il concerto serale dei Pomeriggi sarà dedicato alla memoria dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, ucciso dalla mafia nel 1991.
«Come promesso all’inizio della mia direzione artistica – afferma Ivan Fedele – il baricentro storico della programmazione è stato spostato verso epoche più recenti, collocandolo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Accanto alle opere dei grandi maestri dei periodi classico, romantico e tardo-romantico legate tra loro da fili rossi come quello “slavo” Dvořák-Čajkovskij (con l’estensione neoclassica a Prokof’ev), oppure quello “austro-tedesco” Mozart-Haydn-Beethoven-Brahms (con l’estensione pre-dodecafonica al giovane Schönberg di Verklärte Nacht), il nostro pubblico avrà modo di approfondire la conoscenza del Novecento storico italiano, francese, americano e ungherese (Bartók). Questo e tanto altro da scoprire e da gustare insieme, in una stagione che si preannuncia intensa di emozioni da Johann Sebastian Bach a György Ligeti».