Il documento audio integrale di una dotta conferenza che il musicologo francese ha tenuto in ottobre per il Bologna Festival e l’Università di Bologna, in esclusiva per Il Corriere Musicale
di Patrizia Luppi
Robert Piencikowski è uno dei più illustri studiosi della musica di Pierre Boulez. Tra le sue molte credenziali, oltre a una messe di pubblicazioni specifiche, c’è l’incarico di curatore del fondo Boulez presso Fondazione Paul Sacher di Basilea, luogo di riferimento fondamentale per la musica di molti dei maggiori compositori del Novecento. Il Bologna Festival ha invitato Piencikowski il 7 ottobre scorso, in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, per il ciclo “Debussy-Boulez” all’interno della rassegna “Il Nuovo l’Antico”: tema della conferenza, Al di là del fertile e dello sterile. Il passaggio dalla chiusura all’apertura formale, dalle “Structures”alla “Troisième Sonate” attraverso “Le marteau sans maître”.
Siamo lieti di poter offrire ai nostri lettori, grazie all’Università di Bologna e al Bologna Festival, il documento audio integrale dell’incontro. La dissertazione del musicologo francese è dotta e molto densa. Sarebbe meglio assaporarla dopo un approccio preliminare, almeno di puro ascolto, ai brani esaminati (l’ideale sarebbe con le musiche sotto gli occhi). La nuova concezione bouleziana di forma musicale – con il cambiamento di parametri, anzi di componenti, rispetto al passato – ha indicato un nuovo corso alla musica dei nostri tempi. Nelle parole di Piencikowski si trovano molte indicazioni chiave per la comprensione di un fenomeno complesso e fecondo.
Parte II