Il direttore e l’orchestra Mozart dedicano il concerto del 2 giugno alle vittime del terremoto
Con i musicisti dell’Orchestra Mozart siamo vicini a tutte le persone colpite dal sisma di questi ultimi giorni, soprattutto a coloro che hanno perso i loro cari. Sono state distrutte abitazioni, attività produttive e un patrimonio storico artistico di inestimabile valore. Fra i molti monumenti devastati o danneggiati ci sono anche storici teatri, come il Teatro Comunale di Ferrara, a cui sono particolarmente legato. Lì hanno preso vita alcuni dei progetti più importanti della mia vita musicale, come la fondazione di Ferrara Musica e della Mahler Chamber Orchestra. L’auspicio è quello che tutto venga ricostruito nel più breve tempo possibile e che presto ritorni la normalità nelle case, nelle fabbriche e anche sui palcoscenici.
Eravamo pronti in questi giorni, con l’Orchestra Mozart, a tenere un concerto straordinario a Ferrara, aperto alla cittadinanza, per dire chiaramente che la ricostruzione deve avvenire subito. Le continue scosse però non ce lo hanno consentito. Ad agosto, la serata inaugurale del Lucerne Festival sarà a sostegno del Comune di Ferrara, per l’immediato ripristino del teatro e di altri monumenti cittadini, e a settembre, con la Lucerne Festival Orchestra, riapriremo il Teatro Comunale. Potranno riprendere così le attività della Fondazione e di Ferrara Musica. Un atto concreto e sentito, dato che il nucleo della Lucerne Festival Orchestra è costituito dalla Mahler Chamber Orchestra, che ha proprio a Ferrara una delle sue residenze.
Auspichiamo che anche altre realtà italiane ed europee possano dare un aiuto alle diverse zone colpite. Chiediamo invece allo Stato di farsi responsabilmente carico di una rapida ricostruzione. Abbiamo sentito parole rassicuranti da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale, come già annunciato, è dedicato il concerto dell’Orchestra Mozart del prossimo 2 giugno a Bologna. Riteniamo giusto ora dedicare questo concerto anche alle vittime e alle popolazioni in difficoltà, e sono certo che il Presidente vorrà condividere con me, con i musicisti e con il pubblico dell’Auditorium Manzoni questo pensiero.
Claudio Abbado
Quello che scrive il Maestro Abbado è bello. L’esperienza recente dell’Associazione Donatori di Musica – che sta realizzando concerti nelle tendopoli di Finale Emilia – mi dà lo spunto per dire che è possibile portare avanti anche un discorso che parte “dal basso”: portare la musica tra le persone direttamente ferite dal sisma, persone che non vogliono forse nemmeno ascoltare musica perché si sentono isolate nei campi a risolvere problemi di prima necessità. E’ forse questa una dimensione che manca un po’ troppo – e da tanto – al mondo della musica: quella di non restare sempre sul palcoscenico, ma di “scendere” tra il pubblico – come un tempo fece Pollini andando a suonare nelle fabbriche il V di Beethoven. Si può riprovare.
Luigi Attademo