Contemporanea • Giunge alla seconda edizione la rassegna dedicata alla musica d’oggi. Tre giorni di full immersion per ascoltare numerose prime esecuzioni
Quarantotto prime esecuzioni assolute in tre giorni sono un numero davvero impressionante per la seconda edizione di una rassegna, e forse per qualsiasi festival; a meno che il sottotitolo rechi la dicitura “Incontri di nuove musiche”. Quindi, appunto, opere in prima assoluta o nazionale. Risuonanze (dal 1 al 3 giugno, tra le province di Udine e Gorizia, in diretta anche su Radiocemat) è un piccolo gioiello dedicato alla contemporaneità musicale, la cui volontà è quella di «approfondire l’ascolto della musica contemporanea in modo spontaneo e diretto, liberando il campo dall’autoreferenzialità e da sovrastrutture critiche talvolta inutili o dannose». Insomma, il messaggio è chiaro: ascoltare. Inoltre il presupposto di una logica organizzativa che si ponga il problema del mercato di massa e il suo condizionamento nella diffusione delle opere è di grandissima attualità, anche se a qualcuno sembrerà retrò. È per questo pregevole il lavoro svolto dai musicisti che costituiscono l’Associazione culturale TKE (in collaborazione con il Comune di Tricesimo e Fogliano Redipuglia). Tra le novità dell’attuale edizione una Call for Scores, appello rivolto dagli organizzatori ai compositori di ogni paese e scritte per gli organici specifici. Tra le duecentoundici partiture raccolte ne sono state scelte sei, valutate dai compositori Paolo Longo, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Luppi, Stefano Procaccioli e dalla pianista Adele D’Aronzo, il flautista Tiziano Cantoni, l’oboista Paola Fundarò ed il mezzosoprano Akiko Kozato.
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