Dvd • Esce oggi presso Feltrinelli l’integrale della serie televisiva ideata da Luciano Berio e realizzata dalla RAI negli anni Settanta. Innumerevoli e significativi i protagonisti coinvolti. Grande attualità delle tematiche
di Simeone Pozzini
Solo la pellicola talvolta sgranata e l’audio fascinoso di pulviscolo ci ricordano che il primo episodio di C’è musica & musica, a cura di Vittoria Ottolenghi con la regia di Gianfranco Mingozzi, è andato in onda nel 1972 e i successivi ogni martedì sera dal 22 febbraio sul Secondo canale RAI alle 21.15, quindi in prima serata. Per il resto, i dodici episodi che compongono la magnifica inchesta musical-sociologica di Luciano Berio, oggi raccolti integralmente in un cofanetto da Feltrinelli in collaborazione con il Centro studi che porta il nome del compositore, sembrano fatti per un pubblico che non ha tempo e parlano a noi oggi con freschezza e attualità. Forse l’unica differenza consiste nel fatto che la RAI non esitava all’epoca a investire in programmi di qualità e il format non-format di C’è musica & musica, un insieme di spiegazioni, riflessioni, testimonianze, inchieste, prove d’orchestra, teatro, assemblati con un sapiente montaggio, è stato studiato anche da emittenti straniere.
Tutto è attuale in questa serie, a partire dal titolo. C’è musica & musica, ovvero, «Quali musiche?» si chiedeva Berio. Non è forse questo ancora uno dei dibattiti musicali di oggi? «Le chiedo scusa, Maestro, una domanda: i Beatles, dove devo collocare criticamente la musica dei Bealtes?» chiede la marionetta-Berio presente nel documentario. I temi toccati sono quelli del lavoro, della formazione, dei rapporti tra le musiche, la voce, il lavoro del musicista tra i lavori di altro tipo. Tutto spiegato al pubblico, anzi ai pubblici. Lontano dall’esprimere giudizi di merito, Berio fotografava e descriveva la realtà da varie prospettive, con un pensiero lineare e diretto, accogliendo varie esperienze musicali e cercando semmai di dare spiegazione dei fenomeni sonori e sociali. Le radicali e consapevolmente paradossali questioni poste da Berio («eppure queste domande si sono rivelate un pretesto valido per conoscere da vicino e anche, direi, dal di dentro i musicisti» afferma il compositore), a partire da «Cos’è la musica?» sono rivolte a grandi compositori, interpreti. Ecco quindi le grandi voci del secolo affermare che la musica «è tutto quello che si sente» (John Cage), «è il più rapido viaggio di ritorno per l’eternità» (Stockhausen), «è il modo con cui l’uomo può superare se stesso» (Iannis Xenakis), e tantissimi altri contributi di Pierre Boulez, Bruno Maderna, Luigi Nono, Henze, Massimo Mila, Leonard Bernstein, per citarne alcuni. E poi ancora i rari contributi video di Luigi Dallapiccola.
«La città brucia, fai un concerto sinfonico?» chiede ancora Berio ai suoi ospiti. «Io direi di si» risponde Paolo Castaldi. Ed Elliott Carter ricorda le parole della sua insegnante Nadia Boulanger: «La musica deve continuare, che ci sia o no una rivoluzione!». Il pianista Davide Martello che in questi giorni in piazza Taskin assediata ha “sfidato” l’ordine pubblico è la dimostrazione che la cultura deve essere il punto di partenza per una società nella quale «un giorno tutti impareranno a fare il musicista e dimenticheranno come si fa a combattere» (Carter).
C’è musica & musica – Luciano Berio | Feltrinelli Real Cinema | 2 Dvd + libro euro 25,00
da quanto leggo online, una buona parte degli acquirenti di questo DVD si sono ritrovati tra le mani una copia difettosa. Nel mio caso specifico gli episodi 4 e 8 non partono, 3 e 7 sono visionabili solo parzialmente. Dopo uno scambio di mail con il servizio clienti feltrinelli, è inoltre venuto fuori che chi, come me, ha sfortunatamente acquistato il DVD in una città lontana dal luogo in cui risiede, non ha altra possibilità di farselo cambiare se non presentandosi (entro 15 giorni dalla data di acquisto!) direttamente nel punto vendita in cui lo ha comprato. E’ davvero una vergogna che feltrinelli non abbia ritirato le copie fallate dal mercato o almeno previsto una sostituzione speciale.. Spero vivamente che qualche altro editore più attento alla qualità che al profitto decida presto di restituirci questa gemma della TV italiana.