
Musica e Cinema • In due appuntamenti l’autorevole emittente radiofonica svizzera dedica un interessante approfondimento al complesso rapporto fra musica e cinema. In studio il compositore polacco, autore prediletto da Kieślowski
[IL]consumato amore fra immagine e suono pare fece affermare ad un infuriato Jean-Luc Godard: «Nessuno di voi ha ancora capito che il cinema è suono». Questo il tema di due puntate ideate dal letterato e regista Carlo Rafele per la Radio della Svizzera Italiana, evocativamente intitolate “Luci sul pentagramma”. Rafele è autore di numerosi ritratti e monografie e tra gli ultimi lavori figura un interessante documentario su Glenn Gould, sempre scritto per la Radio Svizzera Italiana.
“Luci sul Pentagramma” è dunque un primo piano sul delicato rapporto fra la componente musicale e quella visiva nella storia del cinema, sul quale molto si è dibattuto in sede accademica (fondamentale in questo senso il contributo di Sergio Miceli) ma anche in occasioni non convenzionali (si ricordi anche il famoso discorso di ricevimento del premio Oscar di Ennio Morricone tradotto in diretta da Clint Eastwood). Dopo la puntata del 5 agosto, appuntamento dunque per venerdì 9 alle ore 16, con un appassionante racconto sul cinema dell’Est Europa secundum Andrej Tarkovskij e Krzysztof Kieślowski. «Se in Tarkovskij la sonorità agisce come connotato simbolico, scivolando dentro lo spazio dell’inquadratura, quindi costringendo lo spettatore a ulteriori domande sul senso di ciò che vede, in Kieślowski il percorso musicale potenzia la funzione narrativa, supporta il destino dei personaggi, come fosse elemento propulsivo della narrazione» spiega l’autore dal sito RSI. Ospite d’eccezione: Zbigniew Preisner, il musicista-autore che con Kieslowski ha realizzato ben tredici film. Staremo a vedere. Pardon, sentire.
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