È in corso in questi giorni e fino a domani la ricca kermesse che a livello internazionale celebra il solstizio d’estate. A Roma si festeggia con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Stanislav Kochanovsky, concerti da Milano a Napoli (con una no-stop nelle sale e nei chiostri del Conservatorio San Pietro a Majella)
di Daniela Gangale
NATA IN FRANCIA nel 1981 grazie all’architetto Christian Dupavillon, al critico musicale Maurice Fleuret e al politico Jack Lang, la Festa della Musica è una realtà che coinvolge ormai un ampio pubblico in tante città di tutta Europa. In occasione del solstizio d’estate le città aderenti all’iniziativa mettono in campo numerosissime occasioni musicali grazie alle quali l’arrivo della bella stagione è festeggiato in una sorta di rito collettivo in cui tutti (o quasi) possano esibirsi o ascoltare. Non essendo un festival, la Festa non è legata ad un genere o ad un tema e si propone piuttosto come un grande contenitore in cui professionisti e appassionati senza limiti di età possano partecipare insieme: dalla classica al rock, in centro e in periferia, nelle piazze e nei locali, nelle sale da concerto e nei musei, lo scopo è quello di dare vita ad una grande celebrazione popolare, in nome della creatività musicale. Roma partecipa anche quest’anno lungo tutto il week end, offrendo al suo pubblico internazionale un’ampia scelta di concerti, tutti rigorosamente gratuiti.
Se l’highlight per la classica sarà il concerto dell’orchestra e del coro dell’Accademia di Santa Cecilia nella piazza del Campidoglio, la sera del 21 (in programma le Danze polovesiane di Borodin e la Quinta Sinfonia di Čajkovskij, direttore Stanislav Kochanovsky) non bisogna lasciarsi sfuggire le occasioni a Roma per ascoltare buona musica in location inconsuete o non sempre aperte al pubblico. Tra queste segnaliamo il Museo Napoleonico sul Lungotevere, il Museo degli Strumenti Musicali in Santa Croce in Gerusalemme, il MACRO Museo di Arte Contemporanea di via Nizza, il Museo di Roma in Trastevere, il Museo Nazionale di Palazzo Venezia e la Galleria d’Arte Antica a Palazzo Barberini. Sia sabato che domenica sono previste esibizioni delle bande dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito, della Marina, della Polizia, della Finanza e dell’Aeronautica nelle più belle piazze del centro, da Piazza Navona a Piazza del Pantheon, da Piazza di Spagna a Piazza San Silvestro. Aprono in musica le proprie porte al pubblico alcune accademie e istituti di cultura stranieri, ospitate in splendidi palazzi, come l’Accademia d’Ungheria in via Giulia e l’Accademia Belgica in via Omero ma anche la periferia partecipa attivamente: il Quartiere Città Giardino a Montesacro propone ad esempio “Musica da gradino”, concerti jazz in strada sulle caratteristiche scalette di via Tofana.
Ma i concerti in tutte le città sono numerosi: a Milano MiTo Fringe, l’Orchestra Carisch, i concerti alla Civica Scuola di Musica, a Napoli una no-stop nel Conservatorio San Pietro a Majella, a Torino la Festa della musica elettronica ed il coinvolgimento delle scuole ed istituzioni di musica. Non resta che guardare con attenzione il programma sul sito e crearsi il proprio itinerario.
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Indirizzi utili:
http://www.europeanmusicday.eu/
http://www.festadellamusica-europea.it/
http://www.festaeuropeadellamusica.it/
http://www.festadellamusicamilano.com/
http://www.festadellamusicatorino.it/