di Michele Manzotti foto © Liis Treimann
È arrivato in Italia per presentare una sua composizione in prima assoluta. Il compositore estone Tõnu Kõrvits ha infatti affidato al duo formato da Natascia e Raffaella Gazzana (violino e pianoforte) i suoi Notturni, in occasione del festival Intonazione a Rio nell’Elba.
La forma del Notturno è legata spesso al XIX secolo. Qual è il suo modo di affrontarla?
«Il notturno – spiega il compositore – è sempre stato a me familiare. Anche nel mio brano più eseguito Kreek´s Notebook ci sono descrizioni su notte e oscurità. È anche una forma aperta e dà molta libertà al compositore. Quando ho ascoltato il Duo Gazzana, e il loro modo di suonare preciso e pieno di sensibilità ho subito realizzato che dovevo scrivere un ciclo di notturni per loro».
Lei viene dall’Estonia, un Paese che inizia a essere conosciuto maggiormente fuori dai suoi confini. Esiste secondo lei una scuola nazionale musicale?
«Arvo Pärt e Veljo Tormis sono due “grandi vecchi“ fra i compositori estoni, ma ci sono realtà molto interessanti tra le nuove generazioni. Mi piace che gli autori più giovani abbiano ispirazioni diverse fra loro: ci sono alcuni che tendono a scrivere musica semplice e bellissima, e altri che utilizzano le melodie popolari e altri ancora che usano suoni complessi e le cui musiche sono più strutturate».
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