Debutto scaligero per il direttore olandese: concerto molto atteso nel quale ha diretto Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms
di Stefano Cascioli foto © Brescia & Amisano
PER LA PRIMA VOLTA BERNARD HAITINK, leggendaria bacchetta olandese, sale sul podio del Teatro alla Scala. Non poteva scegliere programma migliore per un debutto così speciale: Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms, pilastro della letteratura decadente tedesca, da sempre parte fondamentale del vastissimo repertorio del direttore, la cui interpretazione storica venne immortalata nel 1980 in un’incisione della Philips, alla guida dei Wiener Philharmoniker.
Già Direttore Musicale della Royal Opera House e principal conductor della London Philharmonic, Haitink vanta numerose collaborazioni con le orchestre più importanti del mondo, in particolare il sodalizio che lo ha legato per più di quarant’anni alla Concertgebouworkest di Amsterdam, è culminato con le incisioni dei più grandi cicli sinfonici dell’Ottocento, oltre che di alcune grandi pagine del Novecento storico. Solo per citare alcune tappe della sua strabiliante carriera, la cui presenza alla Scala era attesa con grande fervore.
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