di Riccardo Rocca
La circostanza per cui il Theater an der Wien e la Wiener Staatsoper si sono ritrovati a rappresentare in giorni susseguenti l’Otello rossiniano ed il Barbiere è sembrata centrata per via di due ulteriori ricorrenze: il bicentenario di entrambe le opere (rispettivamente Roma e Napoli, 1816) ed il 54° compleanno dello stesso Rossini (29 febbraio). Se poi vi si pensa anche all’imminente anniversario del 23 marzo 1822, data in cui il compositore pesarese arrivò a Vienna con la moglie Isabella Colbran per presentare una trionfale selezione delle proprie opere, il tutto assume i toni di uno splendido omaggio da parte della città asburgica a Rossini.
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