di Santi Calabrò
La straniera è una delle opere più scopertamente sperimentali di Vincenzo Bellini: soggetto, musica e drammaturgia sono investiti dal Romanticismo, il vento impetuoso che connota culturalmente e spiritualmente la gran parte dell’Ottocento europeo. Se pure la tensione drammatica non risulta alta in tutti i numeri dell’opera, la costante qualità del lirismo belliniano e molte parti riuscite sotto ogni profilo restituiscono nell’insieme un melodramma elegante e talora incantato. La produzione andata in scena al Teatro di Catania sarà ricordata per il debutto della nuova edizione critica dell’opera, a cura di Marco Uvietta, ma di certo resterà qualche memoria anche della regìa “acquatica” di Andrea Cigni.
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