• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
martedì 31 Gennaio 2023
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra  e il pianista János Balázs a Torino

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra e il pianista János Balázs a Torino

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Una emozionante lettura mahleriana

    Una emozionante lettura mahleriana

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Le schermaglie d’amore di Berlioz secondo Michieletto

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Successo ma anche fischi per la Fedora scaligera di Martone-Giordano

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

    Il matrimonio segreto inscenato a New York

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Una lezione-concerto di András Schiff

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    Antonio Pappano e la brillante Chamber Orchestra of Europe

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra  e il pianista János Balázs a Torino

    La Cziffra Festival Chamber Orchestra e il pianista János Balázs a Torino

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    L’Orchestra di S. Cecilia e Antonio Pappano ospiti della stagione scaligera

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Kaiserrequiem di Ullmann-Mozart a Palermo: la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini

    Una emozionante lettura mahleriana

    Una emozionante lettura mahleriana

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

    La profonda, rassicurante semplicità di Eliso Virsaladze

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

Bologna: le spalle forti del Boccanegra

di Francesco Lora
28 Aprile 2018
in OPERA
1
Home OPERA
9
CONDIVISO
79
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Ripresa del capolavoro verdiano al Teatro Comunale, nell’allestimento di Gallione lì creato un decennio fa. Soprende la direzione di Yurkevych, pudica e nostalgica; eccellenze nel comparto vocale: Auyanet, Marianelli, Pertusi e Pop


di Francesco Lora foto © Rocco Casaluci


Dieci stagioni artistiche or sono, il Teatro Comunale di Bologna inaugurava col Simon Boccanegra. Sul podio un giovanissimo Michele Mariotti che, a pochi mesi da un primo incontro – fortuito e fortunato – con le maestranze del teatro, rivelava già la stoffa di direttore musicale de facto. Nuovo era anche l’allestimento con regìa di Giorgio Gallione e scene e costumi di Guido Fiorato: ambedue genovesi, la loro lettura ritraeva con l’immediatezza dell’ovvio i superbi scorci della capitale ligure, bianchi di marmo, neri di ardesia, cerulei di mare, e serviva il capolavoro di Giuseppe Verdi affascinata dai percorsi d’introspezione psicologica al cospetto di personaggi maiuscoli. Un allestimento non geniale ma teso con rara sincerità a illustrare il valore teatrale dell’opera in sé; un allestimento premiato dalle numerose riprese a Reggio nell’Emilia, Palermo, Parma e Nizza. Lo si è ritrovato con piacere in sei nuove recite bolognesi, dal 13 al 19 aprile; ed è dispiaciuta soltanto la drastica riduzione dell’impianto scenico originale (vistosamente sparite, su tutto, le grandiose fughe prospettiche a bande orizzontali).

Spalle persin più forti del previsto anche sul versante musicale. Andriy Yurkevych era noto a chi scrive soprattutto per il suo lavoro nei teatri mitteleuropei, come ubbidente direttore utile al puntuale accompagnamento di primedonne incontrastabili; in questo Simon Boccanegra ha dunque tanto più sorpreso l’espressiva mobilità di tempi e impasti, improntati a pudore e nostalgia, nonché l’attenzione al mestiere dei cantanti senza per questo nulla esimere dalle ragioni della partitura: in coerenza con ciò che intendeva essere, si è trattato di una lettura non virtuosistica e trascinante, ma lirica, attenta, sommessa, stupita essa medesima, a ogni passo, dalla sottigliezza del dettato verdiano. Agli antipodi – tocca dirlo – la difficoltà di dialogo con l’unico elemento debole nella prima compagnia di canto: come protagonista, Dario Solari recherebbe infatti in dote un timbro di pregio che, complice l’emissione, è inoltre permeato da una “lacrima” personale e appropriata; ma la desolante monotonia del fraseggio, nonché una certa approssimazione tecnica, sviliscono una parte che sarebbe romanza da capo a fine.

Lo Jacopo Fiesco di Michele Pertusi è, al contrario, il trionfo unito di mezzi vocali in sfarzoso spolvero (oggi più che mai, il suo canto ha risonanza organistica), esperienza scenica cui non sfugge il dettaglio minimo (ma senza rischio veruno di calligrafismo o iperrealismo) e impareggiabile consapevolezza di stile verdiano (testimoni i recenti debutti nella Jérusalem e nel Don Carlos). Come Amelia Grimaldi, Yolanda Auyanet dimostra di saper cavalcare con agio una strumentazione più poderosa di quella nel repertorio abituale, né per questo cede in consueta naturalezza di porgere: rare asprezze di addicono, anzi, alla maturità di un personaggio femminile già trentenne. Per doti complementari s’impone su tutti, nella seconda compagnia, la sua equivalente Alessandra Marianelli: canto più tenue, timido, radioso, virgineo, giovanile. Compiaciuto e baldanzoso, nel facile e sicuro volo agli acuti, oltre che nel cospicuo volume, risulta il Gabriele Adorno di Stefan Pop, ma a discapito dell’opportuna ricerca di sfumature. Quella, per esempio, messa a punto da Simone Alberghini nell’antagonista Paolo Albiani.

Tags: Alessandra MarianelliAndriy YurkevychDario SolariGiorgio GallioneGuido FioratoMichele PertusiSimone AlberghiniYolanda Auyanet
Share4Tweet2
Francesco Lora

Francesco Lora

È laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo, e dottore di ricerca in Musicologia e Beni musicali (Università di Bologna). Nel presente è assegnista di ricerca in Musicologia e Storia della Musica (Università di Siena, aa.aa. 2021/23). Con Elisabetta Pasquini dirige la collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-) e vi pubblica in edizione critica l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici di Giacomo Antonio Perti (2010-11) e oratorii di Giovanni Paolo Colonna (La profezia d’Eliseo, L’Assalonne, Il Mosè legato di Dio e La caduta di Gierusalemme, 2013-21). Sue la monografia Nel teatro del Principe (sulle opere di Perti per Pratolino; Torino-Bologna, De Sono - Albisani, 2016) e l’edizione critica del manoscritto viennese Austriaco laureato Apollini (musiche di Ferdinando Antonio Lazzari, Giovanni Perroni e Francesco Maria Veracini, eseguite a Venezia, 1712, per l’incoronazione imperiale di Carlo VI d’Asburgo; Padova, Centro Studi Antoniani, 2016). Attende attualmente alla nuova catalogazione degli archivi musicali della Basilica di S. Petronio in Bologna e dell’Opera della Metropolitana di Siena, nonché, con Giulia Giovani, alla ricognizione e all’edizione dell’epistolario di Perti (Università di Siena). Collabora alla Cambridge Handel Encyclopedia, al Dizionario biografico degli Italiani, al Grove Music Online e alla Musik in Geschichte und Gegenwart. Dal 2003 è critico musicale per testate giornalistiche specializzate, inviato nelle massime istituzioni di spettacolo europee; collabora col «Corriere musicale» dal 2013. Nel 2020 la Fondazione Levi di Venezia gli ha conferito il Premio biennale “Pier Luigi Gaiatto”.

CorrelatiArticoli

La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

La traviata con la regìa di Pontiggia ritorna a Palermo

di Monika Prusak
25 Gennaio 2023
0

Il Teatro Massimo di Palermo riporta sul palcoscenico La traviata con la regìa di Mario Pontiggia del 2017 e già...

Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

Salome di Strauss sconvolge ancora oggi il pubblico scaligero

di Luca Chierici
15 Gennaio 2023
0

Registrata alla Scala tra il 19 e il 20 febbraio del 2021 sotto la direzione di Chailly, quando il teatro...

Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

Il Teatro Real di Madrid inaugura con Aida

di Alberto Bosco
24 Dicembre 2022
0

Per la prima di quest’anno il Teatro Real di Madrid ha scelto di autocelebrarsi riproponendo una sua storica produzione di...

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

di Francesco Lora
9 Dicembre 2022
0

L’appassionato d’arte vetraria sa quant’è difficile dare un’idea fotografica di quegli oggetti: divengono una cosa differente a ogni mutare della...

Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

Abdrazakov, Chailly e Holten portano al successo l’Ur-Boris di Musorgskij

di Luca Chierici
8 Dicembre 2022
0

Un grande successo, senza dubbio, quello che ha accompagnato la rappresentazione del Boris Godunov di Musorgski per l’apertura della stagione...

Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

Riccardo Muti dirige Don Giovanni a Torino. Ed è un trionfo

di Attilio Piovano
21 Novembre 2022
0

Spettacolo davvero eccellente, di altissima qualità, sotto tutti i punti di vista: il mozartiano Don Giovanni al Regio di Torino, ...

Articolo successivo
Gloriana di Britten a Madrid

Gloriana di Britten a Madrid

Comments 1

  1. Giovanni Neri says:
    5 anni fa

    Evviva, ci risiamo! Un Boccanegra formato mini, fortemente ridimensionato rispetto a quello proposto anni addietro basato sulla stessa scenografia con  il regista che ingoia in silenzio (“s’ha pure da campa’… “). Siamo alle solite del Comunale di Bologna: raffazzonare, raffazzonare tanto il pubblico è bue e non ricorda. Ma non è così per tutti, mi spiace caro sovrintendente…. Ma prima di esaminare la realizzazione due parole sull’opera (versione 1881, quella con la grande e bellissima scena del consesso capeggiato dal doge). Mi sono permesso nell’intervallo di affermare che il Simon non è nelle mie corde (con qualche consenso e molti dissensi). E provo a spiegarne la ragione. Nella mia concezione l’opera è una sintesi assoluta, massima, di teatro dove si riuniscono, testo, musica e arti figurative. Se una delle tre componenti manca allora l’intera impalcatura crolla. Nel Simon l’azione è quantomeno oscura (e uso un eufemismo) in quanto si basa su presupposti che a un normale spettatore sono giustamente ignoti (perché Adorno e Fiesco vogliono la morte di Boccanegra, tanto per fare un esempio?). Ma poi c’è il problema del testo in sé. L’italiano è da settimo grado in libera su strapiombo.  “Estinto io sia ch’or sorride all’alma mia della larva al disparir”. Che vuol dire? Per me larva è strettamente collegato a insetto, coleottero etc..  E come la mettiamo con  “l’angue che mi fruga è gonfio di velen (fruga? angue=angoscia?)”. Insomma un pianto. Confrontare questo testo scellerato con quello di un Da Ponte o ancor più di un Wagner – e spesso la traduzione italiana non è in grado di renderne appieno il valore – sarebbe come sparare sulla crocerossa. Ma pare che nella tradizione melodrammatica accettata dal pubblico italiano il testo – suvvia! – non sia così importante, quello che conta è la musica (che oggettivamente nel Boccanegra è molto bella). Così non è nella mia accezione (ribadisco l’opera è sintesi di tre arti) e questo è il motivo del mio dissenso. Che tanto per restare a Verdi in altre opere dello stesso periodo si attenua come nel caso del Macbeth, dell’Otello e soprattutto del Don Carlo (capolavoro assoluto, anche se Carlo V che esce dalla tomba per salvare Don Carlo fa sbellicare dalle risate come concorrente del Grand Guignol). Poi naturalmente massimo rispetto per chi la pensa diversamente (ma non ne spiega mai a fondo la ragione!). Ma veniamo a questo  Boccanegra (un titolo di cui a mio parere non si sentiva assolutamente il bisogno anche perché recentemente messo in scena alla Scala – e mi rammarico di  averlo perso per fare un confronto). Della scenografia – che sarebbe bella se non fosse stata snaturata dai tagli – ho già detto.  Il cast è certamente di prim’ordine. Bravo senza se e senza ma il tenore Stefano Pop nella parte di Adorno (anche se per stazza ha probabilmente richiesto un rinforzo del palcoscenico) e lo stesso dicasi di Pertusi (una certezza come Fiesco) e Solari (un Boccanegra perfettamente nella parte). E’ mancato invece più volte il soprano Auyanet che sforza costantemente nelle emissioni più acute e che non pare assolutamente a suo agio nella parte anche da un punto di vista scenico. Nella norma gli altri cantanti. La direzione di  Yurkevych è risultata in più parti fiacca anche se questa volta l’orchestra ha evitato quei drammatici errori che altre volte l’hanno piagata (ad esempio nei fiati).  Che dire, quindi, in totale? A parte la ridicola clacque che alla fine dello spettacolo ha tentato ancora una volta di urlare “bravo” indistintamente a tutti i cantanti (ma questi ridicoli “personaggetti” si vendono l’anima per un posto gratuito alla prima? che significato ha per loro la parola dignità?)  il successo c’è stato (e quando mai si nega nella provincialissima Bologna) ma questa volta “contenuto”.  Che di fatto vuol dire modesto (anche se la clacque giornalistica locale urlerà al trionfo ammesso che “osi” una recensione. Mai rischiare se no gli accrediti come si ottengono…?).

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          
CONCERTI

Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

6 giorni fa
Una lezione-concerto di András Schiff
CONCERTI

Una lezione-concerto di András Schiff

3 settimane fa
Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma
OPERA

Antonacci e Mariotti, lettura rivelatoria di Dialogues des Carmélites a Roma

2 mesi fa

I più letti di ieri

  • Khatia Buniatishvili delude a Milano

    Khatia Buniatishvili delude a Milano

    174 condivisioni
    Share 70 Tweet 44
  • Daniele Gatti e il Mendelssohn sinfonico: full immersion a Torino con OSNRai          

    29 condivisioni
    Share 12 Tweet 7
  • Una lezione-concerto di András Schiff

    39 condivisioni
    Share 16 Tweet 10
  • “Satyricon”, il cupo congedo di Bruno Maderna

    17 condivisioni
    Share 7 Tweet 4
  • Il sontuoso Rachmaninov di Yuja Wang

    25 condivisioni
    Share 10 Tweet 6

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?