Concerti e corsi nel cuore dell’Umbria dal 20 luglio fino al 6 agosto
di Andrea Bellini
T empo d’estate, diceva una canzone, tempo di mare, vacanze e, per chi ama ascoltare musica, di festival all’aperto. Ma si sa, lo studio della musica non permette interruzioni, e quindi approfittando della bella stagione e della pausa estiva delle scuole, luglio e agosto diventano momenti ideali per unire un’esperienza didattica con un po’ di relax in una amena località turistica. La scelta di frequentare un corso estivo di perfezionamento diventa anche un pretesto per immergersi nelle meraviglie del nostro Paese, siano luoghi d’arte o dai paesaggi suggestivi o tutte e due insieme, oltre all’occasione unica di frequentare, seppur per un breve lasso di tempo, musicisti e docenti di livello internazionale e poter carpire qualche segreto del mestiere. Inoltre l’opportunità di incontrare e confrontarsi con allievi provenienti da tutte le parti del mondo e di livelli diversi è sicuramente molto formativa.
Nel mese di luglio sono attivi già diversi festival sparsi per l’Italia, e la scelta è caduta sul Gubbio Summer Festival che si apre il 20 luglio fino al 6 agosto. L’Umbria è sicuramente una delle regioni italiane più belle e più rinomate a livello turistico. Lo scenario della “città di pietra” e del comprensorio eugubino è già di per sé un motivo valido per scoprire una terra ricca di storia e di tradizioni. Poi la scelta ed il livello dei docenti è elevatissimo, lo staff ed il direttore artistico, la violinista Katia Ghigi non hanno badato a spese; per questa XXIII edizione è previsto un cartellone ricco dove si succederanno lezioni, seminari, laboratori musicali, concerti dei docenti e dei migliori allievi in vari luoghi della città ma anche nei dintorni fino a raggiungere le vicine Marche. La lista dei docenti è prestigiosa, con concertisti di chiara fama e titolari di cattedre nei più importanti Conservatori d’Europa, a cominciare dalle classi di violino con Felice Cusano, Olexsandr Semchuck e Sonig Tchakerian; Giovanni Gnocchi al violoncello e Franco Petracchi e Mirela Vedeva al contrabbasso completano la sezione degli archi. Il pianoforte è affidato a Bertrand Giraud e Michele Marvulli, mentre Mario Caroli e Giustina Marta per il flauto e Giampaolo Bandini per la chitarra. Molto nutrita, come nelle edizioni precedenti, la “pattuglia” degli ottoni, a cominciare dal Roma Brass Quintett per seguire con Ermanno Ottaviani, tromba, Marco Venturi, corno, Maurizio Persia, trombone e Augusto Mentuccia, tuba. Vorrei segnalare alcuni corsi particolari, non sempre presenti in rassegne di questo genere, ma che meritano un’attenzione particolare, come il corso di mandolino affidato a Dorina Frati e quello di Cesare Chiacchiaretta al bandoneon ed alla fisarmonica.
Molto suggestivo anche il corso di canto gregoriano tenuto da Giovanni Conti e Franco Radicchia. Infine spazio anche ad attività di gruppo, come la musica d’insieme per ottoni tenuto da Massimo Bartoletti ed uno speciale corso per ragazzi di pianoforte e musica da camera a cura di Antonello Cannavale. Novità di quest’anno sarà un corso incentrato sull’Opera lirica tenuto da un trio d’eccezione come Taguchi Kosuke (tecnico della voce), Stefano Mastrangelo (direttore d’orchestra) e Stefano Piacenti (regista); in particolare il corso non si occupa solo della parte tecnico-vocale, ma anche della realizzazione scenica di Arie, duetti, terzetti, ecc, attività di cui solitamente se ne occupano esclusivamente le produzioni teatrali e quasi mai esiste come corso a sé.
Come detto il cartellone prevede una fitta serie di concerti, diciotto in tutto; innanzitutto i maestri: il violino di Oleksandr Semchuk aprirà la rassegna il 20 luglio, concerto inaugurale, mentre gli ottoni del Roma Brass quintet saranno di scena il 27 e Mario Caroli in duo con Antonello Cannavale saranno di scena il 23, Felice Cusano il 30, mentre il 31 sarà la volta del mandolino di Dorina Frati. Il duo Giampaolo Bandini e Cesare Chiacchiaretta, gradito ritorno dopo alcuni anni di assenza, suonerà il 24 mentre il primo agosto sarà la volta del sontuoso violino di Sonig Tchakerian, solo per citarne alcuni. In agosto cominceranno anche i concerti degli allievi che, a detta della Ghigi, ogni anno stupiscono per la loro bravura e molti dei quali intraprendono poi carriere musicali. E’ prevista inoltre l’assegnazione di premi e borse di studio per gli allievi che in questa edizione vengono da Giappone, Corea, Cina, Francia, Stati Uniti, Grecia, Tunisia, Bosnia, Messico, Inghilterra, Germania, Croazia, Brasile, Svizzera, Ucraina, Bulgaria, Russia, Danimarca, Slovenia e per la prima volta dalla lontana Australia.
Sedi delle masterclasses saranno alcuni tra i luoghi storici di Gubbio, storici di il complesso di San Pietro, l’Edificio scolastico, la chiesa della Santissima Trinità. Se la location prediletta per i concerti è la città di pietra, protagonisti saranno anche luoghi suggestivi del comprensorio, mentre i concerti si svolgeranno, oltre che in San Pietro anche nel chiostro di San Francesco e piazzetta Oderisi in città, e nei dintorni toccheranno la Pieve di Santa Maria a Pietralunga, l’abbazia di Sitria a Scheggia ed infine il monastero di Fonte Avellana che per la prima volta aprirà le sue porte al Summer Festival.
I posti sono quasi in esaurimento, avendo ricevuto un boom di richieste, alcuni corsi sono già esauriti (come quello di flauto di Mario Caroli), per cui chi vuole partecipare anche solo come uditore o per seguire i concerti può collegarsi al sito ufficiale www.gubbiosummerfestival.it dove si troveranno tutti gli aggiornamenti dell’intera manifestazione, come pure sulla pagina facebook dedicata.
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