di Lorenzo Galesso
Hans Werner Henze è stato sicuramente uno dei più importanti compositori del Novecento. Contraddistintosi per il suo fervido impegno politico e il suo innovativo modus componendi, nel 1996 diede alle stampe la sua autobiografia intitolata Reiselieder mit böhmischen Quinten, pubblicata in Italia dal Saggiatore con il titolo Canti di viaggio. La nuova edizione viene ampliata con cinque scritti, l’ultima videointervista realizzata in Italia, un inserto fotografico, la cronologia e il catalogo delle opere, elevando la qualità di una pubblicazione già eccelsa. A chi non avesse mai letto la biografia di Henze, le peripezie del giovane Maestro risulteranno sicuramente affascinanti: il brutto rapporto con il padre, l’universo nazista e la viscerale passione per la musica sono solamente alcuni degli aspetti di una vita ricchissima.
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Colpisce il modo particolarmente arguto ma allo stesso tempo divertente di narrare i propri ricordi, che molto probabilmente chi parla tedesco definirebbe witzig. Il secondo volume, già presente nella prima edizione e intitolato Notturno dall’Oriente, si presenta sotto forma di diario contenente, oltre alle minuziose descrizioni di concerti, opere e composizioni, numerose considerazioni riguardo importanti avvenimenti verificatisi dal 2000 al 2003, come il G8 di Genova, l’attentato dell’11 settembre o la morte di alcuni illustri personaggi del come il compositore Giuseppe Sinopoli o il pittore Renzo Vespignani. Estremamente affascinante è anche poter leggere le considerazioni di Henze riguardo alla morte, alla guerra o alla politica italiana.
Per quanto riguarda le novità di questa nuova edizione, si segnalano i 5 scritti denominati Testi sparsi, pubblicati per la prima volta in italiano in questa edizione. Il primo, Musica Nuova (1955), è una breve impressione incentrata sulla figura del compositore e il suo ruolo. Il discorso interiore sulla musica (1959) tratta invece dell’annosa questione riguardante il rapporto fra testo e musica, sia da un punto di vista di relazione con contenuti extramusicali che di rapporto fra testo musicale e prassi esecutiva. Una lettera ai giovani artisti (1981) racconta dell’urgenza di rispondere con l’ondata all’ondata di antisemitismo che si verificò in Germania nel 1963, che porto Henze e altri quattro compositori a comporre Aufstand: a Jewish Chronicle. Particolarmente commovente è il messaggio ai giovani artisti, ai quali chiede di non tacere davanti alle ingiustizie L’importanza dell’impegno sociale si è tradotta, per il compositore tedesco, nella fondazione del Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano, di cui troviamo testimonianza nel quarto dei cinque scritti, intitolato appunto I Cantieri di Montepulciano 1976-80. L’impegno sociale di questo compositore, dalla vita incredibile, costellata da grandi successi artistici ma anche segnata dalla terribile esperienza della guerra e dell’olocausto, traspare anche nell’Ultima intervista rilasciata al Dresdner Morgenpost, in cui si rimarca l’importanza della pace e della lotta contro le ingiustizie.
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