Opera • Appuntamento domenica 12 maggio alla Palazzina Liberty per la prima ripresa in tempi moderni dell’opéra-comique di Nicolas Dalayrac andata in scena nel 1789
di Francesco Fusaro
N elle polemiche che periodicamente coinvolgono la presunta improduttività del sistema scolastico italiano di qualsiasi grado (come se atenei ed istituti scolastici fossero della fabbriche dalle quali far uscire con ineccepibile scadenza vasetti o bulloni o chissà che altro) raramente si sente parlare dei molti progetti che proprio le scuole spesso riescono a portare a compimento a discapito dei mezzi economici (spesso inesistenti) a disposizione. Ci sono insomma ancora numerosi progetti, sperimentali e di ricerca, ai quali proprio università e scuole si dedicano – in primis – per permettere agli studenti di confrontarsi con la realtà della (brrr) industria culturale e, in secondo luogo, per mettere (nei casi riusciti) una toppa nel buco delle proposte culturali istituzionali, sovente abbandonate alle logiche del un tanto al chilo e del facciamo cassetta con ogni mezzo necessario. È dunque con vero piacere che segnaliamo una serata milanese che vedrà promotori di un recupero musicale storico gli allievi del laboratorio “Dalla performance al testo” dell’Università degli Studi di Milano tenuto dal docente Emilio Sala. Grazie al loro lavoro di progettazione, recupero ed edizione della partitura il pubblico meneghino potrà assistere alla prima ripresa in tempi moderni di un’opéra-comique andata in scena nel 1789 a Parigi con il libretto di Marsollier des Vivetières e la musica di Nicolas Dalayrac. Trattasi di Le deux petits savoyards, una commedia con musica in un atto dai temi scottanti, allora come oggi: il maltrattamento di minori, diremmo con termine forense odierno, legato alla tristi vicende di immigrazione dei giovani savoiardi nella capitale francese, alla ricerca di clima mite e sostentamento economico. Un racconto alla Dickens, verrebbe ancora da dire, ma con una connotazione filantropica di marca decisamente francese, ovvero rousseauiana. Grazie alla collaborazione con l’Orchestra Milano Classica e per la regia di Giacomo Agosti Le deux petits savoyards tornerà dunque in scena nell’adattamento italiano realizzato nel 1791 dal drammaturgo Giuseppe Carpani in collaborazione con il compositore Václav Pichl. Ci siamo fatti raccontare da Emilio Sala alcune curiosità intorno a quest’opera. Il file audio dell’intervista è disponibile per l’ascolto in streaming qui sotto.
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