Continuano i contributi sul pianista Antonio Sardi de Letto. Orietta Caianiello formava con de Letto un duo pianistico molto impegnato nella musica contemporanea, Ianus Piano Duo
«La perdita di Antonio, amico e partner decennale del nostro Ianus Piano Duo è stata incommensurabile, difficile da comprendere e sbalorditiva per la repentinità con cui si è, contrariamente alle aspettative di tutti, consumata.
Ricordarlo è per me un atto doveroso fatto in nome di una stima immensa, e di un bisogno di testimoniare quanto la sua presenza umana e artistica abbia significato, non solo per me ed il nostro duo, ma per tutti coloro che abbiano avuto la fortuna di avere uno scambio musicale con lui. E’ difficile dire quanto la sua umana disponibilità e accoglienza del prossimo abbiano influenzato la musica, o viceversa la sua maturità ed ampiezza di vedute in campo artistico abbiano prodotto tale nobiltà di atteggiamento verso gli altri, e verso la vita. Le due cose sono, probabilmente, cresciute insieme a completare una personalità da tutti, dico tutti, considerata amabile, amichevole, sempre accogliente, di assoluta disponibilità all’ascolto e allo stesso tempo misurata, discreta, quasi riservata.
Il nostro sodalizio è cominciato nel 2000, quando decidemmo di provare ad unire le nostre forze nella realizzazione di un repertorio a due pianoforti, basandoci su una allora solo intuita affinità data dall’aver parallelamente avuto esperienze molto simili. Avevamo entrambi collaborato con musicisti contemporanei, lui individualmente, io con l’ensemble Freon di Roma; avevamo entrambi nel nostro bagaglio un lavoro sperimentale con attori, di ricerca dei sottili intrecci tra testo e musica; lavoravamo nello stesso ambiente musicale cittadino; avevamo, non da ultimo, un’esperienza di vita cosmopolita, lui per aver vissuto molti anni a Bruxelles e suonato molto all’estero, io per aver studiato per vari anni in Germania e Inghilterra, cose che ci consentivano di parlare varie lingue disinvoltamente.
Insomma, su queste basi sono stati costruiti i primi elementi di un confronto artistico che ci ha portato a interminabili ascolti di brani a due pianoforti, atti a scegliere qualcosa che risultasse ad entrambi congeniale. Già in quella fase si sono evidenziati progressivamente l’affinità del gusto, la predisposizione ad uno stile espressivo basato non sulla magniloquenza, quanto sulla compostezza e l’eleganza della declamazione, che abbiamo da sempre considerata la nostra cifra stilistica.
Dopo un periodo di lavoro su brani molto complessi come Zimmermann e Ligeti, è avvenuta la prima proposta di concerto che era destinata a ‘consacrarci’, almeno nell’ambiente romano, come il nuovo duo pianistico verso cui la generazione di musicisti contemporanei poteva rivolgere i propri sforzi compositivi. Nuova Consonanza, allora presieduta da Alessandro Sbordoni, ci chiese di realizzare le Visions de l’Amen di Olivier Messiaen in una versione suggestiva, in alternatim con dei brani di Canto gregoriano eseguiti dal coro Mediae Aetatis Sodalicium del Prof. Nino Albarosa.
Da lì il percorso è solo storia, facilmente rintracciabile sul curriculum che appare sul nostro sito, con i concerti, la collaborazione con Rai Trade, i due cd e mezzo (quello sul Gruppo dei Sei è ora in fase di editing), e da ultimo la collaborazione con la grande Anna Proclemer.
Ma qui la figura di Antonio va vista anche nella sua veste di solista, poiché la nostra unione artistica non ha mai impedito l’autonomia di scelte espressive anche personali, dunque altri tipi di collaborazioni nelle quali lui, più di me (anche perché alle prese con la nascita di mio figlio e la sua prima infanzia) si è lanciato con entusiasmo e impegno. Importantissima appunto la sua collaborazione con la grande attrice, con cui ha realizzato svariati progetti che l’hanno portato nei più importanti teatri e sale d’Italia; il forte legame creatosi con lei ha dato moltissimo ad entrambi, come Antonio mi testimoniava, su un piano culturale ed umano.
Che dire poi dei sua attività solistica, intensa, dei tanti concerti fatti con disinvoltura e acrobatica destrezza, memorizzando brani su brani, e così arricchendo di anno in anno il suo vastissimo repertorio, in modo a dir poco sorprendente… Dopo il successo del suo cd sugli Studi del XXI secolo, edito da Stradivarius, l’ultimo, agognato e titanico progetto era stato quello dell’esecuzione dell’integrale pianistica di Schumann, che aveva già cominciato a realizzare a ritmi impressionanti nella sua amata Sala Accademica dell’Istituto Pontificio di Musica Sacra, dove aveva ormai un puntuale pubblico di fans.
Ancora nelle ultime fasi della malattia pensava di poter rispettare il prossimo appuntamento schumanniano, per cui aveva in serbo le Kinderszenen, esercitate, fino a quando gli è stato possibile, anche nella camera d’ospedale, sulla piccola tastiera digitale che tante volte avevamo usato in prova».
Orietta Caianiello
Orietta Caianiello, nata a Napoli, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” con Aldo Tramma, perfezionandosi in Germania con Werner Genuit e a Londra con Peter Feuchtwanger. Ha frequentato le Masterclasses di Bernhard Wambach e Massimiliano Damerini e ha partecipato ai Ferienkurse di Darmstadt e a quelli dell’Accademia “Tibor Varga” di Sion.Pianista di vasta esperienza, ha spaziato nella sua attività artistica dal solismo a molti campi del camerismo, suonando in duo con violoncello, viola, flauto, e fondando il Trio Busoni, con cui ha eseguito in prima assoluta il Trio op. 18 di Busoni.È pianista dell’ensemble di musica contemporanea Freon di Roma; si è dedicata all’approfondimento del repertorio del melologo con l’attrice Sonia Bergamasco ed ha formato con Antonio Sardi de Letto il duo pianistico, a due pianoforti, Ianus Piano Duo, dedicatario di molti brani contemporanei. Ha suonato presso le principali città italiane ed in Inghilterra, Austria, Francia, Germania, Brasile, Stati Uniti, Canada. È titolare della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.A due pianoforti ha inciso le Visions de l’Amen di O. Messiaen per Terre Sommerse, e sono in uscita i CD Schumannesque per Rai Trade, e Sei per Due, sempre per Terre Sommerse. Con l’ensemble Freon ha inciso due CD monografici su Malipiero e Donatoni per Stradivarius e Italian News per Rai Trade.