• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
sabato 2 Luglio 2022
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Grigory Sokolov a Roma

    Sokolov l’alchimista

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    Grigory Sokolov a Roma

    Grigory Sokolov a Roma

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Grigory Sokolov a Roma

    Sokolov l’alchimista

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    Grigory Sokolov a Roma

    Grigory Sokolov a Roma

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

Trascinante Gergiev ne La dama di picche

Alla Scala grande successo per il capolavoro di Čajkovskij. Foto © Brescia & Amisano

di Luca Chierici
25 Febbraio 2022
in OPERA
0
Home OPERA
21
CONDIVISO
193
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Luca Chierici

Raramente capita che l’insieme di elementi che vanno a formare una nuova produzione teatrale riescano a trasformare una recita in qualche cosa che ti colpisce al cuore e ti fa ripensare in maniera viscerale a un  lavoro bellissimo che si ascolta raramente.

Avevamo certo nella memoria la serata di trentadue anni fa durante la  quale la “nostra” Freni, in pieno possesso di una lingua per noi ostica, aveva tratteggiato la difficile figura di Liza nella Dama di picche. E di buon livello era stato il successivo allestimento ai tempi della trasferta agli Arcimboldi, nel 2005, quando Temirkanov diresse un cast che vedeva nella presenza della Obraztsova un punto di riferimento carismatico.

Gergiev, fischiato al suo ingresso per le ben note ragioni politiche di vicinanza nei confronti dell’establishment russo, ha dimostrato di ricoprire in questo tipo di repertorio un ruolo di dominatore incontrastato

Tranne che per l’elemento registico e scenico, sul quale si possono avanzare molte riserve, anche sottolineate dal pubblico, questa Dama ha convinto quasi tutti gli astanti per la lettura infallibile di Gergiev e per la identità assoluta tra le figure vocali principali e i relativi ruoli. Lettura infallibile e identità che andavano ben al di là del fatto tecnico-interpretativo, ma che rivelavano una profonda immedesimazione di tutti i protagonisti nei confronti di una dramma musicale capace di scuotere il pubblico, anche quello più refrattario al coinvolgimento. Sarà stata la attuale inquietante realtà politica che rischia di sconvolgere gli equilibri europei e mondiali, sarà stato il tardo arrivo in Italia di Gergiev e il forzato lavoro preventivo di orchestra, voci e coro sotto la guida del giovane sostituto che ha preparato la compagnia prima dell’arrivo del Maestro, Timur Zangev. Ma la serata si preannunciava con un che di inquietante che aumentava il thrilling di un soggetto originale così diverso dalla drammaturgia nostrana che muove tanto repertorio melodrammatico. Novità interessante dell’impianto registico è stata la presenza del Conte di Saint-Germain, personaggio storico realmente esistito e citato nel libretto, nel momento in cui Tomskij racconta la storia della Contessa, allora giovane a Parigi e presa di mira dallo stesso Conte. Che per salvarla da un ingente perdita al gioco le propone il segreto delle tre carte vincenti, chiedendo in cambio “il prezzo di un solo rendez-vous”. Le stesse carte che la vecchia dama non vuole giocare ancora perché un fantasma le aveva predetto la morte a causa di un ennesimo uomo interessato al segreto.

Il Conte non compare esplicitamente nel cast, ma la sua presenza in scena in molti momenti chiave della vicenda aveva una sua ragion d’essere indiscutibile. Purtroppo questo particolare non è stato sufficiente a salvare del tutto una regìa piuttosto discutibile, che troppo dipendeva dall’allestimento scenico di Volker Hintermeier e purtroppo dalle luci accecanti, davvero fastidiose di Mathias Märker. Luci che fin dall’inizio emanavano da una serie di tubi al neon a loro volta distribuiti orizzontalmente su un lato di alte strutture portanti in forma di prisma a base triangolare. Piuttosto confusa e sovrabbondante era poi la famosa scena della sala da ballo nella prima parte dell’atto secondo – che con i suoi mille colori contrastava con l’impostazione in bianco e nero dell’atto precedente – mentre indovinata e bene espressa era di contro la grande scena della svestizione della Dama e del suo ricordo commosso di una passato a contatto con le massime cariche della corte di Versailles. Altri momenti memorabili erano la presenza minacciosa della Contessa che si erge dalla bara per rivelare a Hermann il segreto delle carte e momenti di discreta poesia accompagnavano la scena del suicidio di Liza. A proposito della prima parte dell’atto secondo è sembrato che Gergiev non abbia volutamente sottolineato le vere (Ein Mädchen oder Weibchen) o presunte ascendenze mozartiane dell’impianto musicale: l’amore di Čajkovskij nei confronti di Wolfgang Amadeus è sì una realtà storica, ma è l’amore per una visione tutta ottocentesca e fondamentalmente travisata del compositore, ben lontana da ciò che verrà ripensato in termini biografici e soprattutto musicali a partire dal secolo successivo.

Gergiev, fischiato al suo ingresso per le ben note ragioni politiche di vicinanza nei confronti dell’establishment russo, ha dimostrato di ricoprire in questo tipo di repertorio un ruolo di dominatore incontrastato. Raramente si ascoltano in teatro degli incipit orchestrali così perentori, con una perfetta concezione della “tinta” strumentale.  E in tutto il seguito il direttore ha quasi fatto dimenticare la complessità della strumentazione di questa “Dama” tanto spontaneo era il legame tra gesto, sonorità ottenute dall’orchestra e disvelamento di un percorso narrativo davvero insolito e arduo da possedere interamente. A lui sono stati rivolti gli applausi più numerosi e spontanei al termine della rappresentazione. E ancor più che alla amatissima Asmik Grigorian il pubblico ha riservato applausi anche a scena aperta al tenore uzbeco Najmiddin Mavlyanov, da alcuni specialisti criticato per una non perfetta corrispondenza di impostazione vocale in un ruolo che in passato era stato preso in carica da artisti di primissimo piano. Non era corretto, però, richiedere al protagonista caratteristiche attoriali diverse rispetto a un ruolo che nulla ha di nobile e perfettamente raziocinante: anche durante la conferenza stampa che ha preceduto la recita Mavlyanov si è presentato con una certa carica di naïveté che ben si sposa con il carattere rustico, sognatore, folle di Hermann.   Voce pastosa, acuti in regola e una certa presenza scenica che non guasta mai hanno attirato applausi convinti fin dal suo primo intervento nel quadro primo.  Incantevole, dalla emissione purissima era la Liza della Grigorian, che esprimeva tutta l’ambiguità innocente di un personaggio che con ritrosia iniziale si lascia conquistare dal folle amore di Hermann, salvo capitolare alla fine in un disperato mea culpa per essersi lasciata trascinare nel folle progetto dell’amato. Anche per lei vi sono stai applausi a scena aperta e autentiche ovazioni al termine della recita.

Nella Dama di Picche il Coro riveste un ruolo fondamentale, che è stato magnificamente preso in carico dalla formazione scaligera e dal direttore Malazzi, con il quale ultimo Gergiev si è visibilmente congratulato al termine della recita. Di grande impatto scenico e perfetta nella sua mescolanza di antica bellezza e attuale declino era la Contessa di Julia Gertseva, così come perfettamente inseriti nel ruolo erano il Tomskij di Roman Burdenko, l’Eleckij di Alexey Markov, la Polina di Elena Maximova.

Commozione, sorpresa e anche timore da parte del pubblico per una serata magica: quell’inciso «Tri karty» che Hermann continuerà a pronunciare nel corso della seconda parte dell’opera sarà davvero rimasto  impresso per tutta la notte nella mente dei presenti.

Share8Tweet5
Luca Chierici

Luca Chierici

Luca Chierici, nato a Milano nel 1954, dopo la maturità classica e gli studi di pianoforte e teoria si è laureato in Fisica. Critico musicale per Radio Popolare dal 1978 e per Il Corriere Musicale dal 2012, collabora alle riviste Musica e Classic Voice dalla fondazione. È autore di numerosi articoli di critica discografica e musicale, di storia della musica e musicologia, programmi di sala e note di lp e cd per importanti istituzioni teatrali e concertistiche e case discografiche. Ha collaborato per molti anni alle riviste Amadeus, Piano Time, Opera, Sipario. Ha condotto Il terzo anello per Radiotre e ha implementato il data base musicale per Radio Classica. Ha pubblicato per Skira i volumi dedicati a Beethoven, Chopin e Ravel nella collana di Storia della Musica. Ha curato numerose voci per la Guida alla musica sinfonica edita da Zecchini e ha tenuto diversi cicli di lezioni di Storia della musica presso i licei milanesi. Nell'anno accademico 2016-2017 ha tenuto un ciclo di seminari di storia dell'interpretazione pianistica presso il Conservatorio di Novara (ciclo che è stato replicato per l'anno 2017-2018 al Conservatorio di Piacenza). Appassionato di tecnologia, ha formato nel corso degli anni una biblioteca digitale di oltre 140.000 spartiti e una collezione di oltre 70.000 registrazioni live. Nel 2007-2008 ha contribuito in qualità di consulente al progetto di digitalizzazione degli spartiti della Biblioteca del Conservatorio di Milano. Dal 2006 collabora alla popolazione del database della Petrucci Library (www.imslp.org).Dal 2014 è membro della Associazione nazionale Critici musicali.

CorrelatiArticoli

Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

di Luca Chierici
21 Giugno 2022
0

Sulla carta, secondo indiscrezioni e presentazioni alla Stampa, il regista Mario Martone era parzialmente riuscito nella difficile operazione di presentare...

Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

di Attilio Piovano
10 Giugno 2022
0

Per il secondo anno consecutivo, a Torino si riaffaccia, in questo scorcio di tarda primavera, il Regio Opera Festival: propiziato...

Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

di Luca Chierici
9 Giugno 2022
0

Che La Gioconda  sia un lavoro che non può qualitativamente porsi sullo stesso piano del penultimo Verdi, quello del Don...

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

di Attilio Piovano
30 Maggio 2022
0

Una prima assoluta, al Teatro Regio di Torino, per la stagione di opera e balletto, la sera di venerdì 27...

I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

di Francesco Lora
20 Maggio 2022
0

I PURITANI DI BELLINI, TITOLO GHIOTTO, ERANO ATTESI AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA GIÀ NEL GENNAIO 2021. L’emergenza sanitaria, però,...

Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

di Attilio Piovano
19 Maggio 2022
0

Buon successo al Teatro Regio di Torino (anche se, occorre ammetterlo, di fronte ad una platea colpevolmente piuttosto rarefatta), la...

Articolo successivo
Plàcido Domingo è Simon Boccanegra a Palermo

Plàcido Domingo è Simon Boccanegra a Palermo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile
CONCERTI

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

1 mese fa
Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino
OPERA

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

1 mese fa
Grigory Sokolov a Roma
CONCERTI

Sokolov l’alchimista

1 mese fa

I più letti di ieri

  • Frac tedesco, istantanea dei contratti delle orchestre in Germania

    Frac tedesco, istantanea dei contratti delle orchestre in Germania

    23 condivisioni
    Share 9 Tweet 6
  • Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    29 condivisioni
    Share 12 Tweet 7
  • Masterclass di Emanuele Segre a Lodi

    10 condivisioni
    Share 4 Tweet 3
  • Arcadi Volodos tra rigore e libertà

    33 condivisioni
    Share 13 Tweet 8
  • D’Annunzio, «Il caso Wagner»

    10 condivisioni
    Share 4 Tweet 3

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?