Alla memoria del compositore italiano, scomparso nel 2000 e protagonista della scena internazionale del secondo Novecento, la città natale intitolerà il nome di un luogo pubblico. La cerimonia si svolgerà oggi alle ore 15
NON MOLTO DISTANTE DALLO SCRITTORE EMILIO SALGARI, nel Pantheon Ingenio Claris del cimitero monumentale di Verona, riposa il grande compositore italiano Franco Donatoni. Quella scritta latina gli rimase impressa fin da bambino, e lì volle essere sepolto. Verona è stata la città che lo ha visto nascere, e nella quale nacquero i suoi figli. Ma è stata anche una città provvisoria, luogo controverso dell’identità durante l’incostante formazione prima della Seconda guerra mondiale. E il luogo nel quale incontrò successivamente, nel 1953, il compositore Bruno Maderna. Per molti anni Verona non fu un argomento di Donatoni, solo il luogo di una parte delle vicende familiari, benché già compositore di livello internazionale sostenuto localmente da appassionati e competenti. A metà degli anni Novanta un segnale di riconoscimento istituzionale da parte del Comune; nel 2010 in occasione del decennale della scomparsa il festival “Verona Contemporanea” gli dedicò una sezione della programmazione. Oggi, per interessamento di un amico veronese di vecchia data, arriva come una positiva sorpresa l’assegnazione dell’area verde a lui dedicata tra via Ponchielli e via Verdi, circa 1600 metri quadrati riqualificati dal Comune di Verona nel 2012 in Borgo Santa Croce.
Le iniziative dedicate alla memoria e alla diffusione del pensiero estetico di Franco Donatoni proseguiranno il 30 novembre a Parma. Una giornata di studi alla Casa della Musica (ore 10-18) vedrà la presentazione di Marco Capra dell’Università di Parma e gli interventi di Maria Isabella De Carli («Gravità senza peso»: una testimonianza), Maria Grazia Sità (Gli esordi bartokiani di Donatoni), Sandro Gorli (La variazione nella musica di Franco Donatoni), Angelo Orcalli (Franco Donatoni e la generazione degli anni Venti), Ingrid Pustijanac (Etwas ruhiger im Ausdruck… Elementi di poetica e osservazioni analitiche sulle opere di Franco Donatoni della fine degli anni Sessanta), Pierre Michel (Répétition, périodicités et agencements verticaux dans Fili de Franco Donatoni), Candida Felici (Intertestualità e processi compositivi in Ed insieme bussarono e Rima di Franco Donatoni), Susanna Pasticci (Alfred contro Alfred: Franco Donatoni allo specchio), con la proiezione di estratti da Atem (1985). La giornata di studi è organizzata dalla Casa della Musica, l’Università di Parma, Conservatorio di Musica “A. Boito”, Associazione Dynamis Ensemble, con il coordinamento scientifico di Candida Felici.
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Ottimo! Ogni tanto un segnale positivo. Almeno per uno dei più grandi compositori che abbiamo mai avuto.