di Maria Severini
La decima edizione di un festival non è cosa da poco. È quasi una maggiore età artistica. Lo sa bene chi in Italia lavora da anni nel campo della musica con passione e competenza, ed è per questo che le dieci candeline del Festival Kalendamaya si spera possano essere di buon auspicio per altrettante e più annualità festivaliere.
Siamo in provincia di Torino, a Chivasso, dove L’Associazione Gli invaghiti ha sede e cura da anni in Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto, Svizzera rassegne musicali e festival di altissimo profilo, nei quali molteplici sono temi che si intersecano come un tessuto tramato di seta e pietre preziose: musica, poesia, concerti spirituali, la presenza del tema mariano (con la rassegna Aurea Materia). Ed infine i luoghi, in una commistione tra musica antica ed architettura romanica, gotica, rinascimentale e barocca.
È proprio questo uno dei temi conduttori dell’edizione 2018 del Festival Kalendamaya, che rappresenta uno dei versanti organizzativi dell’associazione: la ricerca di una corrispondenza univoca tra architettura e musica in un percorso che porterà il pubblico alla scoperta di pagine meravigliose della polifonia europea, partendo dai trattati del XII secolo, come il codice di San Marziale di Limoges fino ad arrivare ai codici degli archivi piemontesi di Torino, Casale Monferrato, Ivrea e quello di Aosta, riportati alla luce ed offerti dopo secoli alla nostra sensibilità.
Ma non è solo questo, anche nel caso tutto ciò non bastasse agli ascoltatori più esigenti, a rendere questo Festival estremamente strutturato e corposo: il tema del dialogo interreligioso offre spunti di analisi anche sul versante musicale e non ultimo d’attualità. Sul territorio sono presenti infatti diverse comunità religiose: cattolici, ortodossi, protestanti, musulmani ed ebrei. L’intento dell’Associazione Gli Invaghiti è quello di trovare dei punti di contatto musicali tra queste diverse culture che „storicamente inconfutabili, che fecero sviluppare la fioritura artistica in tutto il bacino del Mediterraneo“, dicono gli organizzatori. E sicuramente questa affermazione è difficile da smentire.
Tra i prossimi concerti dell’Associazione Gli Invaghiti, „Io, Cristina, vi dono il mio cuore. La seduzione, l’amore e il segreto di Madama Cristina di Francia, tra ragioni di stato e ragioni di cuore“, con Madrigali e balletti di Claudio Monteverdi, Sigismondo d’India e di Filippo san Martino di Agliè. Protagonista sarà l’Ensemble Gli Invaghiti che fa capo all’associazione. E ancora Meridies – Da pacem Domine. Musiche di pace da tempi di guerre con l’ensemble De Labyrintho, il 23 settembre ad Albugnano (AT), Canonica Regolare di Santa Maria di Vezzolano. Il 7 ottobre alle ore 21 si svolgerà a Chivasso, Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Marta il concerto dal titolo “Dixit Dominus”: in programma la Cantata BWV 4 di J.S. Bach e Dixit Dominus H 232 di G.F. Händel con solisti, coro e orchestra barocca degli invaghiti e la direzione di Adrian Rodriguez van der Spoel. Titoli, programmi, interpreti di grande suggestione. Per ulteriori informazioni www.invaghiti.info