“Dal vecchio al nuovo mondo”: la 66a Sagra Musicale Umbra, in programma da sabato 10 a domenica 18 settembre a Perugia e in alcuni tra i luoghi più belli della regione, ricorda quest’anno Francesco Siciliani nel primo centenario della nascita, figura illustre nel panorama culturale e musicale italiano del Novecento e nome cardine nella storia della Sagra Musicale Umbra. In programma anche un convegno su “Musica e Fede” al quale parteciperanno, tra gli altri, i compositori Salvatore Sciarrino e Giorgio Battistelli, oltre ad esponenti del pensiero filosofico e teologico.
La Sagra Musicale Umbra, in programma da sabato 10 a domenica 18 settembre, giunge quest’anno alla sua sessantaseiesima edizione. “Dal vecchio al nuovo mondo” è il titolo scelto dal Direttore Artistico Alberto Batisti per l’edizione 2011, dedicata alla memoria di Francesco Siciliani (1911-1996), che fu per cinquant’anni il direttore artistico e l’animatore del Festival nato nel 1937 e da lui portato a un prestigio internazionale. Cento anni or sono nasceva, infatti, a Perugia, questo grande protagonista della vita musicale italiana nella seconda metà del Novecento. “Siciliani – ricorda Alberto Batisti – fu grande amico personale di Leonard Bernstein, che fu tra i primi a portare in Italia e col quale ebbe un sodalizio lungo tutta la vita. Per questo motivo il programma 2011 della Sagra è dedicato in parte alla figura di Leonard Bernstein come compositore, ma soprattutto alle relazioni musicali fra Europa e Nuovo Mondo, in un itinerario inedito, che indaga anche i primi secoli dell’innesto musicale europeo nelle terre d’oltre oceano, fra Seicento e Settecento, e che tocca Messico, Argentina, Bolivia, Paraguay, Brasile e infine gli Stati Uniti”.
Ma una prima, originale, importante novità, è l’apertura della Sagra 2011 affidata, sabato 10 settembre all’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia dalle 10.30 alle 18.00, a un Colloquio internazionale sul tema “Musica e Fede” presieduto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, uno degli esponenti più brillanti e di primo piano del Sacro Collegio, uomo di profondissima cultura e di raffinata scienza teologica, capace di dialogare con il mondo delle arti e della scienza. “Si tratta – precisa Alberto Batisti che ha fortemente perseguito questa iniziativa – di un convegno dedicato al rapporto fra musica contemporanea, fede e liturgia, promossa direttamente da Sua Eminenza il Cardinale Ravasi, che ha scelto, per il suo prestigio storico e per i suoi contenuti spirituali, la Sagra Musicale Umbra, al fine di riaccendere un dialogo fra la Chiesa e le maggiori personalità della cultura musicale del XXI secolo, invitate a dare il loro contributo a questa giornata di studio e di confronto”. La giornata di studio sarà moderata da Marcello Filotei, compositore e critico musicale dell’Osservatore Romano. Il Colloquio è organizzato con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e con quello dell’Università per Stranieri di Perugia.
Dopo questa inaugurazione culturalmente significativa, la Sagra inizia un percorso musicale del tutto originale – in cui tutti i concerti sono stati appositamente concepiti proprio per la Sagra – ” e che – sottolinea il Direttore Artistico – si muove cronologicamente a ritroso, dal Novecento di Bernstein fino alle origini della musica sacra nell’America evangelizzata con il concerto dei Tallis Scholars, celebre ensemble vocale britannico fondato e diretto da Peter Phillips. Torna, inoltre, alla Sagra Jordi Savall, già applauditissimo lo scorso anno, che proporrà nel meraviglioso spazio di San Bevignate uno sguardo sulla fusione tra le musiche popolari e le danze avvenuta nel Nuovo Mondo. La Sagra non poteva poi dimenticare il capitolo delle riduzioni gesuitiche in Argentina, Paraguay, Perù e Bolivia, ove furono attivi come musicisti gli spagnoli Diego José de Salazar e Juan de Araujo e altri, ma soprattutto il toscano Domenico Zipoli, già organista insigne alla Chiesa del Gesù di Roma e quindi educatore alla musica dei popoli guaranì. L’esecuzione delle musiche sacre ritrovate in America Latina è affidata agli specialisti dell’Ensemble Vocale e Strumentale «Ex Cathedra» diretti da Jeffrey Skidmore, che ha realizzato ben tre registrazioni discografiche di questo repertorio resuscitato dagli archivi. In quest’ottica di esplorazione nei secoli e di dialogo tra le due sponde dell’Oceano, si situa il concerto d’inaugurazione nella Basilica di San Pietro a Perugia, con la prestigiosa presenza del New College Choir di Oxford diretto da Edward Higginbottom, alla guida anche della Camerata Strumentale «Città di Prato» e del gruppo di percussionisti Tetraktis, dedicato all’esecuzione dei celebri Chichester Psalms di Leonard Bernstein, preceduti dalle Three Meditations per violoncello e orchestra tratte dal grande lavoro sacro-teatrale Mass e seguite dal toccante Requiem op. 48 di Gabriel Fauré, nella rara versione originale per orchestra da camera. E non poteva mancare la Sinfonia «Dal nuovo mondo» di Antonin Dvořák, dalla quale è in parte derivato il titolo dell’edizione 2011 della Sagra, che al Teatro Morlacchi sarà diretta da Daniel Harding alla guida della Filarmonica della Scala. Molti altri sono gli appuntamenti della nostra Sagra 2011 e particolarmente importante, sul piano etico e sociale, è il ritorno all’Ospedale e al Carcere femminile di Perugia, un’iniziativa per portare la musica a chi soffre e ai loro congiunti”.
Giornata inaugurale quella di sabato 10 settembre legata allo studio e alla riflessione spirituale, perché dopo il Convegno ci si sposterà alle ore 18 nella Cattedrale di San Lorenzo di Perugia per la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo. Come da tradizione, la liturgia sarà accompagnata dal canto di inni e antifone in puro stile gregoriano, affidati al Gruppo Vocale «Armoniosoincanto» – vincitore dell’edizione 2010 del Concorso Polifonico «Guido d’Arezzo» – diretto da Franco Radicchia. All’organo Adriano Falcioni.
Ultimo appuntamento dell’intensa giornata inaugurale è il concerto in programma alle ore 21 nella splendida Abbazia di San Nicolò di San Gemini, nella quale il New College Choir Oxford diretto da Edward Higginbottom esegue musiche che hanno attraversato le acque: “Attraverso la Manica: musiche inglesi e francesi del tardo Seicento” – ossia Purcell, Locke, Couperin – e “Attraverso l’Atlantico: musiche inglesi e americane del Novecento” – ossia Britten, Dove, Lauridsen, Stravinsky, Ives, Bernstein e Tippett.
Due sono gli appuntamenti di domenica 11 settembre.
Alle ore 17 nel Museo di San Francesco di Montefalco il trio formato dal soprano Valentina Coladonato e dal baritono Filippo Bettoschi, accompagnati al pianoforte da Claudio Proietti, eseguono gli Shakespeare-Sonnets di Mario Castelnuovo-Tedesco, musicista fiorentino dalla personalità ricca e complessa, che ha musicato tutte le Songs presenti nei drammi shakespeariani conoscendo una discreta fortuna presso gli interpreti, mentre del tutto dimenticata è rimasta un’altra fondamentale testimonianza dell’amore di Castelnuovo-Tedesco per il poeta inglese e cioè la raccolta dei Sonnets, composta in America, dove si trovava a causa delle leggi razziali fasciste – era fuggito dall’Italia nel 1938 -, fra il 1944 e il 1947 e catalogata come op.125. Essa consta di 28 Sonetti, ai quali qualche anno più tardi (1963) l’autore ne aggiunse altri 4. L’opera è ancora allo stato di manoscritto, conservato, come molti altri documenti del compositore, negli Stati Uniti. Quella che si propone è una prima “ripresa” dopo la morte del compositore. I motivi di interesse, anche a prescindere dalla figura di Castelnuovo-Tedesco, sono ovviamente legati ai sublimi e misteriosi testi shakespeariani i quali non hanno mai cessato di esercitare un grande fascino sul pubblico.
Alle ore 21 apre il suo portone la Basilica di San Pietro di Perugia per accogliere nuovamente il New College Choir di Oxford sempre diretto da Edward Higginbottom, cui si aggiungono la Camerata Strumentale “Città di Prato” e il complesso di percussioni Tetraktis insieme al violoncello solista di Alberto Casadei e all’organo di Alessando Bianconi per una serata quasi interamente dedicata a Bernstein, del quale si ascolteranno le famose Three Meditations from Mass per violoncello e orchestra seguite dai Chichester Psalms (1965) e da una delle più suggestive e profonde composizioni sacre dell’Ottocento europeo, ossia il Requiem di Fauré, ma nella rara versione cameristica scritta nel 1893.
Martedì 13 settembre ci si sposta nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Castel Rigone, dove alle 21 l’Ensemble Amarcord mette al centro del suo raffinato programma un diverso confronto fra l’ispirazione spirituale nella musica europea del Novecento e quella d’Oltreoceano: eseguirà pagine francescane di Poulenc e Orff, accanto a novità di autori tedeschi e americani appositamente composte per l’Ensemble o da loro commissionate, concludendo con un florilegio di spirituals, appuntamento obbligatorio per un Festival dedicato alle culture musicali americane.
Mercoledì 14 settembre è la serata di Jordi Savall, che torna con il suo Hespèrion XXI nella templare Chiesa di San Bevignate di Perugia. Concerto ricco di spunti storici e artistici, di curiosità musicali, di profonda spiritualità. “Dalla Antica Hesperia al Nuovo Mondo” è il percorso che ci propone il raffinato musicologo e grande direttore di musica antica. Si tratta della possibilità unica e rara di ascoltare musiche pressoché sconosciute che si svilupparono a partire dal tempo della “scoperta” e della conquista dal Nuovo Mondo e che conservano un miscuglio straordinario di elementi ispanici e creoli influenzati dalle tradizioni indigene e africane. “L’ascolto di questi Sones e Follie Creole – precisa Savall – interpretati con grande varietà di ritmi e melodie, di strumenti d’epoca e popolari, di canti antichi e testi nuovi, produce in noi emozioni e sensazioni molto simili a quelle che si possono provare la prima volta che si viaggia in una delle città storiche di un paese latino-americano: il sentimento impressionante di fare un viaggio nel tempo, senza smettere di vivere il presente”. “Inoltre – prosegue l’artista – i Sones e Follie Creole di questo Nuovo Mondo ci mostrano un affascinante dialogo tra queste musiche “sopravvissute” nelle tradizioni orali llanera e huaxteca e nei repertori popolari anonimi e meticci, influenzati dalle culture nahua, quechua e africana, e le musiche storiche conservate nei manoscritti e nelle stampe dell’epoca, nella vecchia e nella Nuova Spagna del Rinascimento e del Barocco. Un dialogo che sarà sempre attuale, grazie al talento improvvisatorio ed espressivo, ed al rigore e la fantasia musicale di tutti gli interpreti del vecchio e del Nuovo Mondo che credono nel potere della musica, e la conservano e la utilizzano – grazie alla sua bellezza, emozione e spiritualità – come uno dei linguaggi più essenziali dell’essere umano”.
Nel pomeriggio della stessa giornata, mercoledì 14 settembre, alle ore 16, la Sagra offre il primo dei suoi due “Concerti della speranza”, con il ritorno, dopo la significativa e assai apprezzata presenza dello scorso anno, al Complesso Penitenziario Capanne di Perugia, portando la musica tra le detenute del carcere perugino con il Quintetto Kandinsky in un programma che prevede pagine di Mozart, Grieg, Gershwin e Greaves.
Giovedì 15 settembre alla Chiesa di San Bartolomeo di Torgiano è la volta del Trio Modigliani con Villa-Lobos, Bernstein e Ravel e di tre esecuzioni per Trio impaginate in un programma molto raffinato, tutto dedicato al Novecento e ancora una volta sospeso tra le due sponde dell’Oceano: Bernestein, infatti, compose il suo Trio a diciannove anni, nel 1937, quando era ancora uno studente di Harvard, e viene messo a confronto col massimo compositore brasiliano, Heitor Villa-Lobos e con una delle opere più illustri del repertorio cameristico, il Trio composto nel 1914 da Maurice Ravel, uno dei musicisti europei più sensibili alle influenze provenienti dall’America nei primi decenni del Novecento.
Venerdì 16 settembre è il giorno dell’Orchestra Filarmonica della Scala, di Daniel Harding che la dirige e di uno dei capolavori più conosciuti, amati e eseguiti del repertorio sinfonico e che non poteva mancare in una Sagra dedicata al Nuovo Mondo: al Teatro Morlacchi di Perugia sarà, infatti, eseguita, alle ore 21, la Sinfonia n. 9 «Dal Nuovo Mondo» di Dvořák, preceduta dal mistico Preludio e dall’Incantesimo del Venerdì Santo tratti dal Parsifal di Wagner.
Nel pomeriggio, alle ore 18, il secondo dei “Concerti della speranza”, con il tradizionale e sempre molto atteso appuntamento nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia all’Ospedale di Perugia. Sono i bravi Solisti di Perugia, con la presenza del controtenore Filippo Mineccia, a offrire sollievo ai malati con l’esecuzione del Salve Regina di Domenico Scarlatti e di Nicola Porpora insieme a alcuni Concerti grossi di Geminiani.
Gli appuntamenti di sabato 17 settembre sono ben tre.
La Sagra torna per la terza volta nella sua storia e dopo due sole presenze, nel 1995 e 1996, a Trevi: nella Chiesa di San Francesco alle ore 17 grazie allo splendido organo cinquecentesco recentemente restaurato, si potranno ascoltare di Domenico Zipoli le sue celebri Sonate d’intavolatura per organo e cembalo, pubblicate a Roma nel 1716 – insieme ad altre assolute rarità -, prima della partenza del musicista per l’Argentina. L’esecuzione è affidata a Giovanni Togni, clavicembalista, e a Gabriele Giacomelli, musicologo e organista, tra i maggiori studiosi italiani di Zipoli. In questo suggestivo dialogo fra organo e clavicembalo figurano anche autori dell’ambiente romano frequentato da Zipoli nella sua gioventù, da Bernardo Pasquini a Alessandro Scarlatti, fino a Haendel, protagonista della vita musicale romana fra il 1708 e il 1710.
Contemporaneamente, sempre alle ore 17, la Sagra non dimentica i bambini e le famiglie: al Teatro Brecht di San Sisto (Perugia) ecco Le incredibili avventure di Mr. Fogg, uno spettacolo su testi e musiche di Marco Marzi con la regia di Francesco “Bolo” Rossini e l’Ensemble “Magazzini Babàr” diretto da Andrea Franceschelli. Si tratta di uno spettacolo ispirato a Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, la storia dell’eccentrico Phileas Fogg che, con il suo cameriere francese Passpartout, per vincere una scommessa, tenta di circumnavigare il mondo in soli 80 giorni, partendo dall’Europa e attraversando anche il grande continente americano. Le molteplici situazioni ed ambientazioni descritte nel libro vengono raccontate con le parole e con la musica. Seguendo il protagonista nel suo incredibile viaggio incontriamo tanti mondi musicali diversi. Si passa dalle eleganti melodie orientali alle più esotiche sonorità arabe, dal jazz alle danze irlandesi, dalle tradizionali marce militari americane alle sinuose sonorità indiane. Uno spettacolo coinvolgente che tiene sempre alta l’attenzione dello spettatore con cambi di ambientazione e colpi di scena, fino a sfociare nel finale che vede l’amore e l’amicizia trionfare su tutto.
Infine, alle ore 21, al Teatro Cucinelli di Solomeo, uno dei concerti più attesi: “Barocco italiano e latino-americano” affidato al Coro e Ensemble Strumentale Ex Cathedra al suo debutto italiano diretto da Jeffrey Skidmore, che ci porta a contatto con l’ambiente seicentesco delle riduzioni gesuitiche in Argentina, Paraguay, Perù e Bolivia con le musiche di Juan Gutíerrez de Padilla Juan de Araujo, Diego José de Salazar, Francisco López de Capillas, Tomás Pascual, Francisco Herna, naturalmente Domenico Zipoli, affiancate da pagine del Barocco italiano che da Monteverdi, attraverso Lotti, giungono allo straordinario Stabat Mater a dieci voci di un celebre contemporaneo di Zipoli, Domenico Scarlatti.
La giornata di chiusura della Sagra, domenica 18 settembre, prevede due appuntamenti.
Alle ore 17.00 all’Auditorium Gazzoli di Terni la giovane e affermata pianista napoletana Mariangela Vacatello propone un doveroso omaggio a Liszt nella ricorrenza del bicentenario della nascita (1810-1849). Un programma tutto dedicato al compositore magiaro – con le Sei consolazioni, le due Leggende francescane, Le campane di Roma, uno Studio trascendentale, le Harmonies du soir – che l’artista commenta con queste parole: “Senza dubbio un programma impegnativo, ma è anche particolarmente nelle mie corde. Liszt è l’autore che amo di più e di sicuro quello che ha contribuito a formarmi come pianista; ho cominciato a suonarlo da giovanissima ed è stato l’autore che mi ha permesso di vincere il mio primo concorso internazionale in Olanda”.
Alle 21 concerto conclusivo nella Basilica di San Pietro di Perugia con le “Polifonie dalla Spagna e dal Messico” interpretate dagli splendidi Tallis Scholars diretti da Peter Phillips, ensemble vocale da lui creato nel 1973 e oggi riconosciuti internazionalmente tra i più importanti e affascinanti esecutori della vocalità polifonica rinascimentale: per la Sagra eseguiranno pagine polifoniche di Alonso Lobo, Sebastian de Vivanco, Francisco Guerrero e Juan Gutiérrez de Padilla, compositore spagnolo attivo in Messico fin dal 1621, accanto a pagine sacre del suo sommo predecessore Tomás Luis de Victoria, di cui si celebra il quarto centenario della morte, avvenuta nel 1611. Di quest’ultimo, in particolare, sarà eseguito il celebre Requiem, uno dei massimi capolavori della polifonia rinascimentale con un incursione nel contemporaneo grazie al Magnificat scritto nel 1989 da Arvo Pärt.
Da non dimenticare, infine, l’incontro di approfondimento di giovedì 15 settembre che avrà luogo nella Sala delle Conferenze della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia alle 17.30: l’organista e musicologo Gabriele Giacomelli, che si ascolterà poi nel concerto a Trevi del 17 settembre, massimo tra i musicologi che hanno studiato la figura e l’opera di Domenico Zipoli, dedicherà proprio al grande gesuita, missionario e musicista, la sua conferenza, dal titolo: “Domenico Zipoli: Missionario della Musica”, cui seguirà la proiezione del documentario “Domenico Zipoli – Un musicista fra gli indios” di Massimo Luconi.
Si ricorda anche che per raggiungere i luoghi dei concerti fuori Perugia sarà anche per l’edizione 2011 della Sagra messo a disposizione gratuitamente per tutto il pubblico un bus-navetta che partirà da Piazza Italia (Perugia) e da Piazzale del Bove (Perugia) prima dell’inizio del concerto per riportare poi il pubblico in città al termine del concerto. Un servizio di cortesia che è diventato uno dei momenti di aggregazione e amicizia particolarmente graditi da tutto il pubblico della Sagra e elogiato da quello straniero. Come sempre, sarà necessaria la prenotazione telefonica entro le ore 13 del giorno del concerto al numero 075-5722271.
Si ringrazia per il prezioso contributo: Brunello Cucinelli S.p.a. e Cantine Paolo Bea.
Info e biglietti:
Fondazione Perugia Musica Classica Onlus,Via Danzetta, 7 – 06121 PERUGIA
Tel. 075-5722271; e-mail: info@perugiamusicaclassica.com
Sito web: www.perugiamusicaclassica.com
Biglietteria: A partire dal 25 agosto presso la sede della Fondazione Perugia Musica Classica e durante la Sagra tutti i giorni, festivi compresi, presso il gazebo in Piazza della Repubblica – Corso Vannucci a. Per l’acquisto on line sul sito: www.perugiamusicaclassica.com (senza diritto di prevendita)
Prezzi: a seconda dei concerti, da 7 € a 25 €; gratuito il concerto di venerdì 17 settembre presso l’Ospedale di Perugia; il concerto nel Complesso penitenziario Capanne è riservato ai detenuti; al Convegno del 10 settembre e all’Incontro di approfondimento del 15 settembre l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti consentiti.
Comunicato stampa
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Così il direttore artistico Alberto Batisti spiega le scelte musicali della 66a edizione della Sagra.
“Il programma della Sagra Musicale Umbra 2011 è dedicato alla memoria di Francesco Siciliani, che fu per cinquant’anni il direttore artistico e l’animatore del Festival nato nel 1937 e da lui portato a un prestigio internazionale. Cento anni or sono nasceva infatti questo grande protagonista della vita musicale italiana nella seconda metà del Novecento.
Siciliani fu grande amico personale di Leonard Bernstein, che fu tra i primi a portare in Italia e col quale ebbe un sodalizio lungo tutta la vita. Per questo motivo il programma 2011 è dedicato in parte alla figura di Leonard Bernstein come compositore, ma soprattutto alle relazioni musicali fra Europa e Nuovo Mondo in un itinerario inedito, che indaga anche i primi secoli dell’innesto musicale europeo nelle terre d’oltre oceano, fra Seicento e Settecento, e che tocca Messico, Argentina, Bolivia, Paraguay, Brasile e infine gli Stati Uniti.
Il percorso del Festival si muove cronologicamente a ritroso, dal Novecento di Bernstein fino alle origini della musica sacra nell’America evangelizzata con il concerto dei Tallis Scholars, celebre ensemble vocale britannico fondato e diretto da Peter Phillips, che nel concerto finale nella Basilica di San Pietro a Perugia eseguiranno pagine polifoniche di Juan Gutiérrez de Padilla, compositore spagnolo attivo in Messico fin dal 1621, accanto a pagine sacre del suo sommo predecessore Tomás Luis de Victoria, di cui si celebra il quarto centenario della morte, avvenuta nel 1611. Di quest’ultimo, in particolare, sarà eseguito il celebre Requiem, uno dei massimi capolavori della polifonia rinascimentale.
Jordi Savall, già applauditissimo nel suo concerto della passata edizione della Sagra, proporrà nel meraviglioso spazio di San Bevignate uno sguardo sulla fusione tra le musiche popolari e le danze avvenuta nel Nuovo Mondo con l’incontro tra i conquistadores spagnoli e le popolazioni autoctone, l’avvio di una tradizione musicale creola e meticcia ricca di fascino e praticamente inesplorata, ma viva fino ai nostri giorni.
Il capitolo successivo è quello delle riduzioni gesuitiche in Argentina, Paraguay, Perù e Bolivia, ove furono attivi come musicisti gli spagnoli Diego José de Salazar e Juan de Araujo e altri ma soprattutto il toscano Domenico Zipoli, già organista insigne alla Chiesa del Gesù di Roma e quindi educatore alla musica dei popoli guaranì. L’esecuzione delle musiche sacre ritrovate in America Latina è affidata agli specialisti dell’Ensemble Vocale e Strumentale «Ex Cathedra» diretti da Jeffrey Skidmore, che ha realizzato ben tre registrazioni discografiche di questo repertorio resuscitato dagli archivi. Nel concerto, oltre alle pagine americane, saranno eseguite musiche del Barocco italiano che da Monteverdi, attraverso Lotti, giungono allo straordinario Stabat Mater a dieci voci di un celebre contemporaneo di Zipoli, Domenico Scarlatti.
Sempre del missionario della musica Domenico Zipoli la Sagra Musicale presenta in un concerto a Trevi, sullo splendido organo cinquecentesco della Chiesa di San Francesco recentemente restaurato, una selezione dell’opera tastieristica, le celebri Sonate d’intavolatura per organo e cembalo, pubblicate a Roma nel 1716, prima della partenza del musicista per l’Argentina. L’esecuzione è affidata a Giovanni Togni, clavicembalista e a Gabriele Giacomelli, musicologo e organista, tra i maggiori studiosi italiani di Zipoli. In questo suggestivo dialogo fra organo e clavicembalo figurano anche autori dell’ambiente romano frequentato da Zipoli nella sua gioventù, da Bernardo Pasquini a Alessandro Scarlatti, fino a Haendel, protagonista della vita musicale romana fra il 1708 e il 1710.
Il concerto d’inaugurazione, nella Basilica di San Pietro a Perugia, vede la prestigiosa presenza del New College Choir di Oxford, diretto da Edward Higginbottom, alla guida anche della Camerata Strumentale «Città di Prato» e del gruppo di percussionisti Tetraktis per dar vita all’esecuzione dei celebri Chichester Psalms di Leonard Bernstein, preceduti dalle Three Meditations per violoncello e orchestra tratte dal grande lavoro sacro-teatrale Mass. Completa il programma il toccante Requiem op. 48 di Gabriel Fauré, nella rara versione originale per orchestra da camera. Il meraviglioso Coro di voci bianche di Oxford sarà presente, quasi in un’anteprima, nella meravigliosa Abbazia di San Niccolò a San Gemini, con un programma che impagina una sintesi storica della musica sacra dall’Inghilterra del Rinascimento e del Barocco, affiancata a un percorso che presenta alcuni gioielli della musica sacra inglese e americana del Novecento, tra cui la piccola, deliziosa Messa composta da Leonard Bernstein nel 1988 e il Salmo LXVII di Charles Ives, padre della musica moderna negli Stati Uniti.
Ancora un confronto fra l’ispirazione spirituale nella musica europea del Novecento e quella d’Oltreoceano è al centro del raffinato programma di Amarcord, un ensemble vocale tedesco di fulgide qualità, oggi tra i più accreditati in questo repertorio per sole voci. Nel loro concerto al quattrocentesco Santuario di Castel Rigone, eseguiranno pagine francescane di Poulenc, Orff, accanto a novità di autori tedeschi e americani, concludendo con un florilegio di spirituals, appuntamento obbligatorio per un Festival dedicato alle culture musicali americane.
In un programma dedicato al rapporto fra i continenti europeo e americano non poteva mancare la Sinfonia «Dal nuovo mondo» di Antonin Dvořák, dalla quale è in parte derivato il titolo dell’edizione 2011 della Sagra. Al Teatro Morlacchi, sul podio dell’Orchestra Filarmonica della Scala, la dirigerà Daniel Harding, reduce da un trionfale successo nel concerto di chiusura della Stagione degli Amici della Musica. La prima parte del programma è dedicata al Wagner più spirituale, quello del Parsifal, con le due grandi pagine sinfoniche del dramma sacro, il Preludio e l’Incantesimo del Venerdì Santo.
Tutto consacrato al Novecento è il programma del Trio Modigliani, che a Torgiano omaggerà ancora Bernstein, col suo Trio composto a diciannove anni, nel 1937, quando era ancora uno studente di Harvard, messo a confronto col massimo compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos, e con una delle opere più illustri del repertorio cameristico, il Trio composto nel 1914 da Maurice Ravel, uno dei musicisti europei più sensibili alle influenze provenienti dall’America nei primi decenni del Novecento.
Al rapporto fra Europa e Stati Uniti è dedicato anche il concerto che presenta in prima esecuzione un’antologia dei Sonetti di Shakespeare ancora inediti e messi in musica da Mario Castelnuovo-Tedesco, fiorentino emigrato negli Stati Uniti nel 1938 a causa delle leggi razziali e divenuto prestissimo tra le più autorevoli voci della musica americana. Gli interpreti sono il soprano Valentina Coladonato, il baritono Filippo Bettoschi e il pianista Claudio Proietti.
Alla giovane e già affermatissima pianista italiana Mariangela Vacatello, premiata in America al Concorso «Van Cliburn», è affidato un concerto intorno alla produzione pianistica spirituale di Liszt, nel bicentenario della nascita.
Come già avvenuto nella precedente edizione, la Sagra sarà presente con due iniziative musicali all’Ospedale e al Carcere femminile di Perugia, un’iniziativa per portare la musica a chi soffre e ai loro congiunti. I Solisti di Perugia e il controtenore Filippo Mineccia eseguiranno nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia dell’Ospedale l’estremo capolavoro di Domenico Scarlatti, il toccante Salve Regina con cui il compositore napoletano dette l’addio alla vita nel 1757, insieme al Salve Regina di Nicola Porpora e a pagine strumentali di Geminiani. Un programma tutto americano, affidato ai fiati del Quintetto Kandisky è invece indirizzato alle recluse del Penitenziario femminile.
In apertura del Festival, il 10 settembre, sotto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del suo Presidente, S.E. Rev.ma il Cardinale Gianfranco Ravasi, avrà luogo un importante convegno dedicato al rapporto fra musica contemporanea, fede e liturgia. Si tratta di un’iniziativa promossa direttamente da sua Eminenza il card. Ravasi, che ha scelto, per il suo prestigio storico e per i suoi contenuti spirituali, la Sagra Musicale Umbra, al fine di riaccendere un dialogo fra la Chiesa e le maggiori personalità della cultura musicale del XXI secolo, invitate a dare il loro contributo a questa giornata di studio e di confronto. Al termine del Convegno si terrà una solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale, con la liturgia musicale affidata al Coro «Armoniosoincanto», vincitore dell’edizione 2010 del Concorso Polifonico «Guido d’Arezzo»”.
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