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Ecco le reazioni di alcuni quotidiani austriaci e tedeschi alla nomina del nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala, attualmente Intendant dei Salzburger Festspiele: un cambio di rotta non ben visto in patria
traduzioni di Barbara Babic
Pereira va a Milano. E contemporaneamente vuole rimanere a Salisburgo. Il consiglio di amministrazione dice: vai! Nel futuro si intravedono due nomi: Sven-Eric Bechtolf e Markus Hinterhäuser, […] sebbene quest’ultimo sia legato dal 2014 al 2016 alle Wiener Festwochen. L’alternativa proposta dal CdA è quella di assegnare l’incarico provvisorio alla presidentessa Helga Rabl-Stadler e allo Schauspielchef Sven-Eric Bechtolf: una soluzione che ha una «chiara logica» secondo il sindaco Heinz Schaden (SPÖ). La decisione di Pereira per Milano era prevedibile ma è contemporaneamente sorprendente. Meno di due settimane fa, Pereira aveva chiesto insistentemente al CdA dei Salzburger Festspiele di approvare il budget per il 2013. «Vi imploro» aveva detto. Implora uno che se ne sta per andare? Quando Pereira lasciò la seduta, disse: «Sono contento che la direzione e il CdA abbiano trovato una via comune per il futuro dei Festspiele. E io sono parte di questo percorso». Questo “futuro” finisce così rapidamente? Al posto di un percorso si tratta qui solo di una tappa con una fine assai prevedibile. D’altra parte il distacco anticipato di Pereira da Salisburgo era prevedibile. Non ha mai nascosto le sue “avances milanesi”. Lui stesso aveva richiesto al CdA, nel caso di una accettazione dell’incarico da parte della Scala, di poter rimanere fino alla fine del suo mandato a Salisburgo. […] Martedì prossimo si terrà una seduta straordinaria con l’Intendant in cui si discuterà della sua situazione contrattuale.
Bernhard Flieher, Hedwig Kainberger, Salzburger Nachrichten – Austria
Il sindaco di Salisburgo ha dichiarato: «Non voglio mettergli assolutamente i bastoni tra le ruote […] E non vedo nessun problema nel fatto che lui svolga il suo incarico durante i Festspiele di quest’estate 2013. È in ogni caso già tutto deciso e avviato. Inoltre c’è una presidentessa, un direttore artistico musicale e uno teatrale. Questo discorso vale difficilmente però per il 2014. Non bisogna dimenticare che il lavoro di Pereira a Milano inizia già da ora». Il direttore d’orchestra Nikolaus Harnoncourt non vede alcun problema nella doppia carica: «Fino ad ora ogni sovrintendente nel suo ultimo anno di incarico ha fatto qualcos’altro»; ma ne vede di più in alcune dinamiche a Salisburgo, «a cui poco interessa la qualità dei Festspiele».
Ljubiša Tošić, Der Standard – Austria
Alexander Pereira è altamente contestato dai critici. Lo accusano di badare troppo all’aspetto commerciale dei Festspiele e di non avere una chiara linea artistica. Da ultimo ha litigato apertamente con il CdA in merito ai finanziamenti, minacciando di andare a Milano. Il CdA sottolineò in quell’occasione di non tollerare nessuna attività secondaria. Il suo contratto a Salisburgo dura fino al 2016.
Der Spiegel – Germania
È tutto sommato la cosa migliore per entrambe le parti. Per i protagonisti. E per i Salzburger Festspiele. Anche se a questi ultimi si presenta una nuova faticosa fase di passaggio e di garantita difficile ricerca di un nuovo Intendant. […] Perché al momento questa situazione è la migliore? Perché Pereira da mesi è in tensione con il CdA dei Festspiele, e la fine (del litigio) non era prevedibile. Con questa certezza, di essere richiesto da qualche altra parte, Pereira può lasciare Salisburgo. E i Festspiele possono iniziare a cercare ufficialmente un suo successore. […] Nei primi commenti Heinz Schaden, sindaco di Salisburgo, disse di essere molto deluso che Pereira già dalla sua seconda stagione a Salisburgo avesse deciso della sua partenza per Milano. «La scelta è stata presa adesso, ma era nell’aria già da tempo. Allo stesso tempo sono felice e sollevato che ora domini chiarezza. E io escludo definitivamente che gli incarichi a Milano e Salisburgo possano essere condotti parallelamente. A Salisburgo non ci sono Nebenbei-Festspiele (Festival “extra”, secondario, ndt)».
Kurier – Austria