Jordi Savall e il suo Hespèrion XXI tornano alla Sagra musicale umbra per un suggestivo viaggio musicale “dalla antica hesperia al nuovo mondo” domani mercoledi’ 14 settembre nella chiesa templare di san bevignate
Nel pomeriggio la sagra torna a suonare la “musica della speranza” con il quartetto Kandinsky per le detenute del complesso penitenziario capanne
Perugia, 13 settembre 2011 – Richiestissimi dal pubblico dopo il trionfale successo dello scorso anno, Jordi Savall e il suo Hespèrion XXI tornano domani mercoledì 14 settembre alla Sagra Musicale Umbra nella suggestiva Chiesa templare di San Bevignate di Perugia alle ore 21 per guidarci attraverso la musica “Dalla Antica Hesperia al Nuovo Mondo”, il titolo scelto dal musicista catalano per questo misterioso e suggestivo viaggio musicale ricco di spunti storici e artistici.
Si tratta della possibilità unica di ascoltare musiche pressoché sconosciute che si svilupparono a partire dal tempo della “scoperta” e della conquista dal Nuovo Mondo e che conservano un miscuglio straordinario di elementi ispanici e creoli influenzati dalle tradizioni indigene e africane. “L’ascolto di questi Sones e Follie Creole – precisa Savall – interpretati con grande varietà di ritmi e melodie, di strumenti d’epoca e popolari pressoché sconosciuti, di canti antichi e testi nuovi, produce in noi emozioni e sensazioni molto simili a quelle che si possono provare la prima volta che si viaggia in una delle città storiche di un paese latino-americano: il sentimento impressionante di fare un viaggio nel tempo, senza smettere di vivere il presente. Scopriamo così come, man mano che i conquistatori vanno addentrandosi in questo “Nuovo Mondo” completamente sconosciuto, riescano a integrare nelle loro musiche una grande quantità di influenze locali, e nei testi, al loro linguaggio corrente, le denominazioni nelle lingue autoctone, soprattutto i nomi di oggetti, animali e piante, riti e costumi propri del nuovo ambiente”.
Gli strumenti che l’Hespèrion XXI porta con sé per l’eccezionale concerto della Sagra sono una assoluta primizia, già nel fascino antico e misterioso dei loro nomi: huapanguera, leona, jarana jarocha tercera, mosquito, maracas, pandero, marimbol, guitarra de son tercera, jarana huasteca, quijada de caballo, arpa llanera e arpa cruda.
“Inoltre – prosegue Savall – i Sones e Follie Creole di questo Nuovo Mondo ci mostrano un affascinante dialogo tra queste musiche “sopravvissute” nelle tradizioni orali llanera e huaxteca e nei repertori popolari anonimi e meticci, influenzati dalle culture nahua, quechua e africana, e le musiche storiche conservate nei manoscritti e nelle stampe dell’epoca, nella vecchia e nella Nuova Spagna del Rinascimento e del Barocco. Un dialogo che sarà sempre attuale, grazie al talento improvvisatorio ed espressivo, ed al rigore e la fantasia musicale di tutti gli interpreti del vecchio e del Nuovo Mondo che credono nel potere della musica, e la conservano e la utilizzano – grazie alla sua bellezza, emozione e spiritualità – come uno dei linguaggi più essenziali dell’essere umano”.
Nel pomeriggio della stessa giornata di domani mercoledì 14 settembre, alle ore 16, la Sagra offre il primo dei suoi due “Concerti della speranza” ritornando, dopo la significativa e assai apprezzata presenza dello scorso anno, nel Complesso Penitenziario Capanne di Perugia per portare la musica tra le detenute del carcere perugino con il Quintetto Kandinsky in un programma che prevede pagine di Mozart, Grieg, Gershwin e Greaves. “Una esperienza che abbiamo voluto ripetere anche quest’anno – precisa Anna Calabro, Presidente della Fondazione Perugia Musica Classica – dopo il calore e l’entusiasmo con i quali lo scorso anno siamo stati accolti dai responsabili del carcere e da tutte le detenute, una risposta a quel dovere anche morale che anima un festival come la Sagra Umbra, ossia essere di conforto a chi soffre. Mi sono stupita, lo scorso anno, per la reazione così positiva e sincera che abbiamo avuto al termine del concerto, confermando come il linguaggio così alto e importante della musica non ha confini e parla a tutti. Noi lo abbiamo fatto portando nel carcere artisti che hanno suonato lì, in quel luogo austero e difficile, per tutte le detenute. Il loro applauso, alla fine, non lo dimenticherò mai”.
PROGRAMMA MARTEDI’ 14 SETTEMBRE
MUSICA DELLA SPERANZA
Mercoledì 14 settembre ore 16.00
Perugia, Complesso Penitenziario di Capanne
QUINTETTO KANDISKY
Mozart: Ouverture da Il Flauto Magico K. 620 – (Arr. Joachim Linckelmann)
Grieg: Peer Gynt, Suite n. 1
Gershwin: Porgy and Bess, Suite
Gershwin Pop Collection
Terence Greaves: Beethoven’s Fifth Bossa Nova
Mercoledì 14 settembre ore 21.00
Perugia, Chiesa di San Bevignate
HESPERION XXI
Jordi Savall, viola da gamba e direzione
Enrique Barona, huapanguera, leona, jarana jarocha tercera,
mosquito, maracas, pandero e voce
Leopoldo Novoa, marimbol, guitarra de son tercera, jarana huasteca, quijada de caballo, arpa llanera e voce
Xavier Diaz, tiorba e chitarra
Andrew Lawrence-King, arpa cruzada (arpa a corde incrociate)
Pedro Estevan, percussioni
“Dalla Antica Hesperia al Nuovo Mondo”
Folías Antiguas y Criollas
Musiche di Santiago de Murcia, Diego Ortiz, Pedro Guerrero, Antonio Martín y Coll, Juan Garcia de Zéspedes, Juan Perez de Bocanegra, Francisco Correa de Arauxo e Antonio Valente
Musiche sudamericane del Codice Trujillo (Perú) e delle tradizioni azteca, nahuatl e jarocho
Info e biglietti:
Fondazione Perugia Musica Classica Onlus,Via Danzetta, 7 – 06121 PERUGIA
Tel. 075-5722271; e-mail: info@perugiamusicaclassica.com
Biglietteria: Presso il gazebo della Sagra Musicale Umbra a Perugia in Corso Vannucci – orario continuato dalle ore 11 alle 19. Per l’acquisto on line sul sito: www.perugiamusicaclassica.com (senza diritto di prevendita).
Prezzi: 7 e 15 euro; il concerto nel Complesso penitenziario Capanne è riservato alle detenute.
Comuncato stampa