Un anno fa la scomparsa del direttore d’orchestra. Molte le iniziative di rilievo nazionale ed internazionale dedicate alla sua memoria. Stasera a Bologna la proiezione del film La casa dei suoni
di Corina Kolbe foto © Marco Caselli Nirmal
QUANDO CLAUDIO ABBADO era bambino sognò una notte che da un grammofono uscissero tanti omettini con i loro strumenti e passeggiassero sul suo letto. Delle sue prime avventure musicali raccontò più tardi nel libro La casa dei suoni, spiegando ai ragazzi come l’amore per la musica lo fece diventare direttore d’orchestra. Suo figlio Daniele ne ha tratto un bellissimo film, a metà strada tra cartone animato e documentario, che stasera sarà proiettato a Bologna nel primo anniversario della morte del celebre direttore. Seguirà l’ascolto della registrazione di Pierino e il lupo di Prokof’ev, fiaba musicale narrata da Roberto Benigni ed eseguita da Abbado e l’Orchestra Mozart nell’ottobre 2008 davanti a migliaia di bambini nella città emiliana.
Così Claudio Abbado, che voleva sempre far conoscere la musica al maggior numero possibile di persone, sarà ricordato con un sorriso piuttosto che con una commemorazione solenne che gli sarebbe piaciuta poco. Il 20 e 21 gennaio circa ottocento studenti di sedici scuole primarie e secondarie dell’Emilia Romagna potranno vedere La casa dei suoni nell’ambito di un progetto didattico della Cineteca di Bologna. Con l’appoggio del Comune l’Associazione Mozart 2014, fondata dalla famiglia, vuole dare un seguito ai progetti sociali creati su iniziativa di Abbado. Mentre il Progetto Tamino porta la musica a bambini malati e portatori di handicap negli ospedali e nelle strutture sanitarie di Bologna e dintorni, il Progetto Papageno coinvolge detenuti della Casa Circondariale Dozza in un laboratorio corale.
Ferrara gli dedica invece il progetto ambientale Boscoincittà promosso dal Garden Club Ferrara, con la collaborazione del Comune, della Fondazione Teatro Comunale, dell’Associazione Ferrara Musica e della Presidenza del Fai dell’Emilia-Romagna. A ricordarlo sarà anche la sua Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti nella sera del 26 gennaio. La compagine, che dal 1998 ha una residenza fissa nella città, si è esibita anche lo scorso 21 marzo quando il Teatro Comunale è stato intitolato a Claudio Abbado.
Il pubblico in tutto il mondo si è unito al lutto della famiglia, degli amici e dei musicisti a lui legati. Il 27 gennaio 2014 oltre ottomila milanesi (e non solo) sono accorsi in piazza della Scala per ascoltare l’orchestra sotto la guida di Daniel Barenboim suonare la Marcia funebre dalla Terza Sinfonia di Beethoven, con sala vuota e porte aperte. Il commovente tributo all’ex direttore musicale del teatro (1968 al 1986) è stato trasmesso dalla Rai e in live streaming su internet. Il 3 e 4 ottobre la Filarmonica e il Coro della Scala, con solisti eccellenti come Anja Harteros, Elīna Garanča, Matthew Polenzani e Ildebrando D’Arcangelo, gli hanno reso omaggio con il Requiem di Giuseppe Verdi sotto la bacchetta di Riccardo Chailly.
Numerose le iniziative in sua memoria in tutto il 2014, non soltanto in Italia ma anche all’estero, con la partecipazione dei Berliner Philharmoniker e altre orchestre da lui guidate. Il Musikverein di Vienna il 20 febbraio gli ha dedicato una Gedenkstunde, portando sul palcoscenico artisti fidati: l’Arnold Schoenberg Chor, ex membri della Gustav Mahler Jugendorchester, musicisti della Lucerne Festival Orchestra come il contrabbassista Alois Posch e il violista Wolfram Christ nonché Daishin Kasimoto, attualmente primo violino di spalla dei Berliner Philharmoniker. Struggente la loro interpretazione delle Metamorphosen di Richard Strauss per settetto d’archi.
Heal me on this cloudy day – Brano scritto da Misha Mullov Abbado in memoria di suo padre e eseguito per la prima volta da Viktoria Mullova e i musicisti dell’Orchestra Mozart nella camera ardente, Basilica di Santo Stefano, Bologna, 22 gennaio 2014
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Rimarrà indimenticato anche l’intenso concerto commemorativo della Lucerne Festival Orchestra lo scorso 6 aprile, appena uscito su dvd per Accentus Music. Commossi fino alle lacrime i musicisti, alcuni dei quali avevano suonato per decenni sotto la guida di Abbado, hanno eseguito il primo movimento dell’Incompiuta di Franz Schubert, davanti al podio vuoto, e in seguito il Concerto per violino (sottotitolato “Alla memoria di un angelo”) di Alban Berg, solista Isabelle Faust, e il finale della Terza Sinfonia di Gustav Mahler sotto la direzione di Andris Nelsons.
Fedeli all’ideale del fare musica da camera, che il direttore ha voluto realizzare anche con grandi orchestre, un gruppo di solisti, tra cui anche la clarinettista Sabine Meyer, la violinista Lorenza Borrani, la violista Diemut Poppen, l’oboista Lucas Macías Navarro e il violoncellista Ludwig Quandt dei Berliner Philharmoniker, il 20 dicembre si sono riuniti per un concerto in una chiesa a Berlino.
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Cd e DVD in ricordo di Claudio Abbado
Memorial Concert for Claudio Abbado. Lucerne Festival Orchestra, Andris Nelsons (conductor), Isabelle Faust (violin), Bruno Ganz (narrator). Accentus Music (dvd).
Brahms, Schoenberg, Beethoven. The last video recording. Lucerne Festival Orchestra, Claudio Abbado (conductor), Mihoko Fujimura (alto). Accentus Music (dvd).
Bruckner, Symphony No. 9. Lucerne Festival Orchestra, Claudio Abbado (conductor). Accentus Music/Deutsche Grammophon (cd).
Martha Argerich and Claudio Abbado. Complete Concerto Recordings. Deutsche Grammophon (cd box).
Haydn, Mozart. Lucas Macías Navarro (oboe), Orchestra Mozart, Claudio Abbado (conductor), Claves Records (cd).
L’Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart. Mammut Film/Edizioni della Cineteca di Bologna. (dvd). Edizione internazionale: The Orchestra. Claudio Abbado and the Musicians of the Orchestra Mozart, EuroArts.
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La scomparsa di Claudio Abbado ha lasciato un vuoto profondo ma i suoi amici terranno sempre vivo il suo ricordo, ascoltandosi e facendo musica insieme. L’esperienza con la sua Orchestra Mozart è immortalata nel documentario L’Orchestra di Helmut Failoni e Francesco Merini, pubblicato in Italia dalle Edizioni Cineteca di Bologna e distribuito e in tutto il mondo da EuroArts.