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Una petizione online per salvare dal probabile oblio la proprietà del celebre compositore americano, ora in mano ad un gruppo privato
Non sono bastati gli articoli del Wall Street Journal, le segnalazioni di personaggi come Norman Lebrecht e le vive proteste da parte del mondo della musica: Charles Ives Tyler, nipote del musicista scomparso nel 1954, ha venduto la casa natale del nonno a Redding (Connecticut), rendendo così vani gli sforzi da parte della Charles Ives Society per trasformare la residenza, che ancora custodisce tanti oggetti personali di Ives, in un luogo aperto agli artisti in cerca di tranquillità per la propria attività musicale. Robert Eshbach, professore presso la University of Hampshire, ha indetto una petizione – supportata dalla Charles Ives Society – per tentare di convincere Charles Ives Tyler a rivedere la sua decisione. Al momento già duemila le firme depositate.
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