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Si è spenta oggi all’età di 86 anni il celebre soprano, compagna nella vita di Mstislav Rostropovič. Per lei Britten pensò il ruolo per il suo registro vocale nel War Requiem. Era nata a Leningrado il 25 ottobre 1926
R icordata, fuori della Russia, forse soprattutto per essere la vedova del grande violoncellista Mstislav Rostropovič, che sposò nel 1955 e al fianco del quale rimase sino alla sua morte avvenuta nel 2007, Galina Višhnevskaja vantava invece una carriera musicale di altissimo profilo. A lei Benjamin Britten pensò per il ruolo di soprano nel suo celebre War Requiem. Dopo un giovanile debutto nell’operetta, nel 1953 entrò al Teatro Bol’šoj; i suoi debutti alla Metropolitan Opera (Aida, 1961), alla Royal House Opera (Aida, 1962) e alla Scala (Turandot, 1964) certificano l’ascesa di una grande voce, insignita nel 1966 della massima onorificenza riservata dal regime comunista, la qualifica di Artista del Popolo dell’Unione Sovietica. Un’onorificenza persa dopo l’allontanamento dall’Unione Sovietica, avvenuta assieme al marito nel 1974 (la coppia si trasferì negli Stati Uniti). Lavorò sotto la direzione di Karajan e con il marito, registrando ad esempio per EMI una memorabile edizione della Lady Macbeth del Distretto di Mcensk dell’amico Šostakovič. Diede l’addio alle scene a Parigi nel 1982, con il ruolo di Tat’jana nell’Evgenij Onegin di Čajkovskij. Continuò successivamente a frequentare il mondo dell’arte in qualità di regista (ricordiamo La fidanzata dello Zar di Rimskij-Korsakov, 1987). Nel 2007 si era distinta nel ruolo di protagonista del film Aleksandra del regista russo Aleksandr Sokurov, presentato al 60esimo Festival di Cannes.
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