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Opera • All’inaugurazione del festival di Macerata, avvenuta nel segno di Verdi, si sono incontrati gli ambasciatori di Israele e Palestina, stringendosi la mano nel giorno della ripresa dei negoziati. Presente anche il Presidente della Camera Laura Boldrini
di Cecilia Malatesta
[laquo]Bisogna dare la certezza che con la cultura si mangia» ha detto Laura Boldrini al suo arrivo allo Sferisterio di Macerata, per l’apertura della 49esima stagione del festival, smentendo l’infelice e tristemente celebre uscita che il meno illuminato ex Ministro del Tesoro aveva proferito a giustificazione degli ennesimi ingenti tagli al settore. Ora, se sembra che l’argomento non sia tra le priorità delle “larghe intese”, c’è da sperare che una simile programma non venga dimenticato da chi ha il dovere di muoversi in questa direzione. E se il marchio Made in Italy ha sempre affascinato ed è stato garanzia di qualità, è vero anche, come ricorda il direttore artistico Francesco Micheli, che «l’Italia sta diventando la periferia dell’impero», l’ultima tappa della tournée, non più il trampolino di lancio per produzioni con il timbro di “approvato”.

Una stagione, quella del Macerata Opera Festival 2013, costruita con un bilancio rigoroso, alla ricerca di quel livello qualitativo sul quale anche la presidentessa della Camera afferma sia necessario insistere; eccellenze nostrane e interpreti internazionali da richiamare nella penisola per i due titoli in programma, il Nabucco di Gabriele Vacis (19, 26 luglio; 2, 4, 9 agosto) e Il Trovatore di Francisco Negrin (20, 27 luglio; 3, 10 agosto) primo appuntamento del trittico verdiano che si risolverà nelle prossime due stagioni, con un cast di giovanissimi promettenti. Il festival rinuncia quest’anno ad un terzo titolo, un quasi obbligatorio Wagner fuori budget, per allestire due“minori”, due produzioni rivolte soprattutto ai ragazzi ma non solo, Il piccolo Spazzacamino di Britten (28, 30 31 luglio) e i Sogni di una notte di mezz’estate, sequel del fortunato precedente Flauto Magico Tascabile.

Appuntamento unico in programma l’8 agosto, il testo shakespeariano, con musiche di Britten e Mendelssohn, che entra nella programmazione parallela del Festival Off, un format che nelle rassegne ha sempre più successo. Così la Notte dell’Opera per la quale si attende grande affluenza di pubblico (lo scorso anno giunsero quasi 70000 persone) porta il terzo atto del Trovatore nelle vie del centro storico di Macerata, gli Appuntamenti Culturali si svolgono nell’orario dell’aperitivo prandiale negli Antichi Forni della città, ed ogni giorno, ad affiancare lo spettacolo principale emerge un corollario ben nutrito di incontri musicali e non, per tutte le età, in ogni luogo, tra chiese, teatri minori, cortili universitari, ville e giardini.

E poiché il titolo di quest’anno è Muri e Divisioni – esplicato in una lettura impegnata di Vacis per il suo Nabucco, l’invito degli ambasciatori di Israele e Palestina alla prima rappresentazione e le mostre e gli incontri sul tema – si è voluto abbattere anche il muro dei generi, con il concerto di Patti Smith, che inserisce Macerata nel suo tour estivo italiano, il 29 luglio.
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