Con l’inaugurazione del Museo Enrico Caruso nella mattinata di oggi, sabato 15 febbraio, il Comune di Lastra a Signa, in provincia di Firenze, offre un esempio virtuoso di rapporto tra amministrazione e cultura
di Patrizia Luppi
Tutto cominciò con una storia d’amore. Enrico Caruso, già celeberrimo di qua e di là dell’oceano, si trovò un giorno ad ammirare durante una passeggiata con la compagna, il soprano Ada Giachetti, la cinquecentesca Villa Bellosguardo, sulle colline di Lastra a Signa, e il magnifico panorama che si godeva dal suo parco. Nel 1906 la Villa fu acquistata e impreziosita con restauri e arredi e, nonostante la squallida fine del legame con la Giachetti (che non solo fuggì con l’autista, ma subì una condanna per aver cercato di estorcere denaro al grande tenore), restò di proprietà di Caruso fino alla sua morte prematura, il 2 agosto 1921, a soli 48 anni.
Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1995 Villa Bellosguardo fu acquistata dal Comune di Lastra a Signa con il preciso intento di farne un museo dedicato a Caruso; l’esborso fu considerevole, 4 miliardi di lire, a cui si sono aggiunti negli anni i 2 milioni di euro necessari per il restauro e l’allestimento. Pur se si detrae il contributo della Regione Toscana, resta comunque una cifra molto alta per l’amministrazione comunale di una cittadina che supera di poco i 20mila abitanti. Ma, in spiccata controtendenza rispetto alle scelte dominanti di questi tempi, il Comune, dal 2004 guidato dal Sindaco Carlo Nannetti, ha deciso di scommettere sull’investimento culturale per farne il punto di forza di un’operazione di marketing di un territorio celebre fin dal Medioevo per le cave di pietra apprezzate dal Brunelleschi e dagli architetti rinascimentali.
L’Assessore alla Cultura Marco Capaccioli ha addirittura fatto sottotitolare tutti i cartelli stradali per evidenziare la nuova vocazione di Lastra, ora indicata come “Città sonora – Città di Enrico Caruso”. L’operazione può contare, tra l’altro, su Carla Fracci, la grande étoile ora Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze, che ha accettato di essere testimonial del Museo per farlo conoscere a livello internazionale.
Punto di forza del Museo Enrico Caruso sono le migliaia di cimeli donati dal Centro studi carusiani di Milano fondato da Luciano Pituello, da sempre fervente ammiratore dell’artista di cui ha collezionato ogni genere di testimonianze, dagli oggetti quotidiani a lui appartenuti alle foto e cartoline, dai disegni tratteggiati dal cantante – che era anche ottimo e pungente caricaturista – ai premi ricevuti e ai costumi di scena, dai programmi di sala agli spartiti e ai dischi. La collezione si trova al piano nobile della Villa, che ospita anche la camera da letto originale. Oltre a presentare una collezione di grammofoni d’epoca perfettamente funzionanti, il percorso espositivo è integrato da due sale che offrono un’inedita esperienza emotiva e percettiva: grazie a sofisticate tecnologie, i visitatori possono attivare l’ascolto individuale della voce che incantò l’Europa e le Americhe e visualizzare i luoghi toccati dalle tante tournée.
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MUSEO ENRICO CARUSO
Villa Bellosguardo, Via di Bellosguardo 54, Lastra a Signa, Firenze
Tel . 0558721783, info@villacaruso.it, www.museoenricocaruso.it
Inaugurazione: sabato 25 febbraio 2012, ore 11.30
Apertura al pubblico:
mercoledì e giovedì 10 – 13 / venerdì, sabato e domenica 10 – 13 / 15 – 18 (estate 16 – 19)
lunedì e martedì chiuso
biglietto d’ingresso: euro 5, comprensivo di audioguide italiano / inglese
riduzioni per giovani, anziani, gruppi, scuole – visite guidate su prenotazione al Museo e al Parco Monumentale
Bar Ristorante “Taverna Caruso” nei locali che ospitavano le cucine d’epoca (tel. 0558725773)
progetto museale e allestimento / museum project and design Neostudio
coordinamento e direzione artistica / coordinator and artistic director Eleonora Burlando
progetto multimediale / multimedia design Casa Paganini – InfoMus Lab (DIST, Università di Genova)
progetto illuminotecnico / lighting design Archiluce Lighting Design
fotografie e video / photos and video GE_NOVA fotografi associati
imprese esecutrici / contractors impianti: Borghini e Cinotti s.r.l. – arredi: GMC arredamenti
Sono molto orgoglioso del sito museale di Enrico Caruso anche perchè con Luciano Pituello negli anni 70 si andava con il gramofano invitati da famiglie nobili di Milano a far sentire la grande voce di Caruso. Sono
orgoglioso di quanto fatto. Grazie per la opportunità che mi è stata offerta ricordando i tempi migliori della
mia vita. Cordialmente