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Notizie interessanti e curiose dalle principali pubblicazioni online straniere
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Natalie Dessay, soprano molto amato in Francia e celebre in campo internazionale, a soli 46 anni prevede di lasciare le scene liriche (dopo aver superato, negli anni passati, grossi problemi alle corde vocali). Nel 2015 prenderà un anno sabbatico per dedicarsi allo studio del russo, alla pratica dello yoga e forse anche all’arte del clown. La decisione deriva da un’insoddisfazione di fondo per il mondo dell’opera e per i limiti del repertorio cui il suo registro vocale la costringe.
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I vertici delle grandi istituzioni musicali di Barcellona hanno attraversato recentemente momenti di crisi e di turbolenza. Ora, per guardare avanti, si analizzano le cause e si fanno nuovi progetti.
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Hong-Jun Seo, coreano nato nel 1978, ha vinto la XXIX edizione dell’autorevole Premio Reina Sofía di composizione musicale. In palio c’erano 25mila euro e l’esecuzione in pubblico del brano primo classificato, Mandala che sarà proposto in prima assoluta dall’Orquesta Sinfónica de RTVE, il prossimo ottobre, al Teatro Monumental de Madrid.
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Maurice André, lo strepitoso trombettista francese, è morto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio nella sua casa di Bayonne (capitale del paese Basco francese). Aveva 78 anni.
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La notizia è del quotidiano Le Parisien.
Tra qualche tempo occorrerà aggiornare la pagina di Wikipedia. Alla voce opera cantonese la spiegazione ci dice che il Sunbeam Theather di Hong Kong è una delle poche strutture rimaste che ancora porta sulla scena questa forma tradizionale di spettacolo. Il Sunbeam Theather chiuderà per lasciare spazio al milionesimo centro commerciale. Il Sunbeam Theater registrava sempre il tutto esaurito per ogni rappresentazione.
Un’altra storia di brutale speculazione che cinicamente si esercita su uno dei fondamenti della cultura cinese e patrimonio mondiale dell’UNESCO. Qui per saperne di più.
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Tagli alla cultura anche in Francia. Nicolas Sarkozy manca alle sue promesse di qualche mese fa, con le quali annunciava orgoglioso di aver preservato il budget destinato alla cultura contrariamente a ciò che avveniva nel resto d’Europa. Questo investimento li avrebbe fatti uscire dalla crisi. Ora i tagli sono invece resi noti e i sindacati sono in rivolta. Leggi l’artico su Le Monde
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Kaija Saariaho diventa composer-in-residence alla Carnegie Hall di New York. Articolo esaustivo di Fred Plotkin su WQXR.