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Mercoledì 4 luglio ai Giardini di Luglio della Filarmonica Romana la cultura, l’arte, la musica e i sapori del popolo armeno
Nella giornata di oggi, organizzata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, l’Accademia Filarmonica Romana ospita il Paese caucasico come terza nazione dopo Austria e Norvegia per la sua stagione estiva. Primo appuntamento alle ore 18 con la proiezione gratuita in Sala Casella del documentario di Piero Marrazzo I figli dell’Ararat – L’avamposto (Rai cinema 2011), che ripercorre le vicende del popolo armeno con interviste a famosi personaggi originari del Paese (Charles Aznavour). Al documentario seguono due concerti: alle 20 in Sala Casella, Lilit Khachatryan (pianoforte ) e Agnessa Gyusdzhyan (soprano) (diplomatesi a Yerevan e oggi residenti in Italia) propongono un programma con opere dei principali compositori del loro paese, dal X secolo ai giorni nostri. Alle 21.45 nei Giardini, Gevorg Dabaghyan, oggi considerato come il maggior interprete di duduk, insieme agli altri componenti del Trio che porta il suo nome (Grigor Takushyan – duduk – e Kamo Khachatryan – dhol -) si esibirà in un programma di danze, canzoni e ritmi della tradizione popolare armena eseguite su strumenti di antica origine.
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