Il 20 settembre, la Giornata organizzata dall’Associazione Giorgio Ambrosoli culminerà in un concerto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali con Enrico Dindo
di Patrizia Luppi
N el 1979, il giorno 11 luglio, moriva assassinato da un sicario l’avvocato Giorgio Ambrosoli. Un uomo integerrimo che sacrificò la propria vita per amore di onestà e giustizia; davvero “un eroe borghese”, come recita il titolo del libro dedicatogli da Corrado Stajano e del film ricavatone da Michele Placido che verrà proiettato oggi, 19 settembre, alle ore 20 nell’Aula Franceschi dell’Università Bocconi. Seguirà una tavola rotonda con Donato Masciandaro, Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, e Vittorio Coda.
Giovedì 20 settembre, “Giornata della virtù civile” organizzata sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, si prevede una lezione in Bocconi del presidente Rai Anna Maria Tarantola, un appuntamento per gli studenti delle scuole secondarie e, alle 19.30 nella Sala Grande del Teatro Dal Verme, la IV edizione del Concerto civile Giorgio Ambrosoli, dedicato quest’anno alla memoria di Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo, uccisi trent’anni fa dalla mafia. L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, violoncello e direttore Enrico Dindo, eseguirà musiche di Dvorák, Glazunov, Cajkovskij e Prokof’ev. Il Concerto, che sarà trasmesso in diretta su RadioTre, sarà preceduto da una tavola rotonda con Umberto Ambrosoli, Ferruccio de Bortoli, Nando Dalla Chiesa, Paolo Setti Carraro e Antonio Russo, moderatore Marino Sinibaldi.
Come ogni anno, organizzatrice della Giornata è l’Associazione civile Giorgio Ambrosoli: una realtà libera, non collegata ad alcun partito politico e senza scopo di lucro, che nasce «dal desiderio di un gruppo di cittadini milanesi di ricordare valori di onestà, rispetto delle leggi, cura del bene comune incarnati in maniera esemplare dalla figura di Giorgio Ambrosoli e da molte altre persone come Guido Galli o Libero Grassi, solo per citarne alcune, che nel corso della storia recente del nostro Paese hanno perso la vita per difendere i diritti di tutti».
Info: Associazione civile Giorgio Amrosoli
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