• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
sabato 30 Settembre 2023
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
    Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

    Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

     La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

    Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

    Rusalka approda alla Scala

    Rusalka approda alla Scala

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Fille  du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Fille du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    MiTo 2023, tutti i concerti

    MiTo 2023, tutti i concerti

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    Splendido Pogorelich a Milano

    Splendido Pogorelich a Milano

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    I Wiener Philharmoniker a Milano

    I Wiener Philharmoniker a Milano

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
    Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

    Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

     La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

    Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

    Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

    Rusalka approda alla Scala

    Rusalka approda alla Scala

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Evgenij Onegin di Chavaz a Palermo

    Fille  du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

    Fille du régiment e i nove do di petto diventano diciotto

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

    MiTo 2023, tutti i concerti

    MiTo 2023, tutti i concerti

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    Emozionante Zubin Mehta a Milano

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    MiTo edizione 2023, inaugurazione nel segno di Bernstein        

    Splendido Pogorelich a Milano

    Splendido Pogorelich a Milano

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    Yuja Wang e i concerti di Ravel

    I Wiener Philharmoniker a Milano

    I Wiener Philharmoniker a Milano

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

Roma: La damnation de Faust o dell’invadenza registica

di Francesco Lora
7 Gennaio 2018
in OPERA
1
Home OPERA
9
CONDIVISO
81
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Francesco Lora foto © Yasuko Kageyama / Teatro dell’Opera di Roma


La nuova stagione lirica del Teatro dell’Opera di Roma si è inaugurata – sei recite dal 12 al 23 dicembre – con un titolo che in senso proprio opera non è. La damnation de Faust di Hector Berlioz è infatti una légende dramatique, ossia una composizione con una storia, un libretto e una drammaturgia, ma destinata alla sola esecuzione concertistica anziché scenica: una sorta di oratorio laico basato sul mito di Goethe; un lavoro intento più alla psicologia che all’azione; una partitura la cui sensazionale forza evocativa procede di pari passo con lo svincolo dalle convenzioni di genere e dalle condizioni scenotecniche. La sua esecuzione con regìa, scene e costumi rimonta tuttavia già alla fine dell’Ottocento, ed è naturale che il suo visionario testo invogli oggi più che mai all’allestimento scenico. A Roma la regìa è stata affidata a Damiano Michieletto, fenomeno teatrale alla moda che, in quanto tale, relega fuori dal trendy la critica di segno contrario. La sua ovvia condicio sine qua non è scardinare la drammaturgia così come codificata dagli autori: può starci, a patto che dalla rilettura esca un approfondimento rivelatorio su quello stesso testo. Ma la cosa non avviene: ed ecco, dal punto di vista di chi scrive, il perché.

Nella Damnation de Faust tutto concorre affinché l’ascoltatore si immedesimi di volta in volta con la languorosa, nostalgica, tracotante vena romantica di Faust, con l’innocenza di Marguerite mercificata da Méphistophélès nonché con la sarcastica e sfuggente essenza ingannatrice di quest’ultimo; una macchina teatrale attraente e inclusiva. Michieletto trasforma invece Faust in uno studente bullizzato e in cura psichiatrica, attivamente assistito dall’impotente Marguerite e fatalmente plagiato dalla figura diabolica: in tal modo la storia universale diviene però storia particolare, e anziché insegnare a riconoscere, dominare e sfogare i propri affetti, finisce soltanto con l’aprire uno squarcio compassionevole su una questione familiare senza eroismo, senza grandezza, senza lascito etico, senza forza di attrazione verso i suoi oggetti. Va da sé che numerose immagini dello spettacolo romano si fissino nella mente: ma ciò è merito soprattutto di uno scenografo e di una costumista geniali come Paolo Fantin e Carla Teti (memorabile, nella parte III, il fasullo paradiso terrestre suscitato dall’inferno per la coppia amante: bellezze del creato dipinte su sagome e diavolo che si aggira con coda serpentina).

Un altro favore al regista viene da una compagnia di canto pronta a corrispondergli, nell’infaticabile scioltezza attoriale, ben più di ciò che libretto e partitura implicherebbero. Il basso Alex Esposito, in particolare, si erge a mattatore assoluto più con l’esuberante presenza scenica che con lo scavo oggettivo di parola e musica: al suo debutto nella parte egli dà luogo a un Méphistophélès deliberatamente caustico, materico e abrasivo, aperto a blande sfumature soltanto per irridere, atteso al capolavoro quando vorrà sostituire all’idea di un regista il vero idiomatismo stilistico francese.

Il tenore Pavel Černoch, all’opposto, si trova precluso il Faust degli slanci per calarsi nei panni di un disagiato: ciò non toglie l’apprezzamento al suo pur strano canto di scuola slava, ove un timbro luminoso riesce a farsi largo attraverso l’emissione ingolata. Preparatissima Veronica Simeoni, benché il suo passaggio da un capo all’altro del repertorio non lasci tuttora ben comprendere quale sia quello d’elezione: in Marguerite il sollecitato registro centrale suona saldo ma di timbro comune, mentre l’ascesa oltre il rigo comporta tensioni di sapore più tragico che elegiaco.

La concertazione spetta a Daniele Gatti, che appoggia il coro e conduce l’orchestra del Teatro dell’Opera con l’usuale devozione al suono pieno, oscuro, turgido, poderoso, impastato, assorbente, e con minor interesse verso l’esplosivo e smaliziato obiettivo retorico dell’orchestrazione berlioziana; in più di un luogo si ha l’impressione che anch’egli ceda terreno all’invadenza registica, senza preservare per sé e per le maestranze romane nemmeno gli intermedi sinfonici: la Marche hongroise, con le quartine di crome tirate via e arruffate alla penultima recita, basta a mostrarlo.

Tags: Alex EspositoCarla TetiDamiano MichielettoDaniele GattiPaolo FantinPavel CernochVeronica Simeoni
Share4Tweet2
Francesco Lora

Francesco Lora

È laureato in Discipline dell’Arte, della musica e dello spettacolo e dottore di ricerca in Musicologia e beni musicali (Università di Bologna), attualmente assegnista di ricerca in Musicologia e storia della musica (Università di Bologna, in precedenza Università di Siena). Con Elisabetta Pasquini dirige la collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-) e vi pubblica in edizione critica l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici di Giacomo Antonio Perti (2010-11) e oratorii di Giovanni Paolo Colonna (La profezia d’Eliseo, L’Assalonne, Il Mosè legato di Dio e La caduta di Gierusalemme, 2013-21). Sue la monografia Nel teatro del Principe (sulle opere di Perti per Pratolino; Torino-Bologna, De Sono - Albisani, 2016) e l’edizione critica del manoscritto viennese Austriaco laureato Apollini (musiche di Ferdinando Antonio Lazzari, Giovanni Perroni e Francesco Maria Veracini, eseguite a Venezia, 1712, per l’incoronazione imperiale di Carlo VI d’Asburgo; Padova, Centro Studi Antoniani, 2016). Attende alla nuova catalogazione degli archivi musicali della Basilica di S. Petronio e di quella di S. Francesco in Bologna nonché dell’Opera della Metropolitana di Siena. Con Giulia Giovani cura la ricognizione e l’edizione dell’epistolario di Perti (Università di Siena). Collabora alla Cambridge Handel Encyclopedia, al Dizionario biografico degli Italiani, al Grove Music Online e alla Musik in Geschichte und Gegenwart. Dal 2003 è critico musicale per testate giornalistiche specializzate, inviato nelle massime istituzioni di spettacolo europee; collabora col «Corriere musicale» dal 2013. Nel 2020 la Fondazione Levi di Venezia gli ha conferito il Premio biennale “Pier Luigi Gaiatto”.

CorrelatiArticoli

Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

di Santi Calabrò
29 Settembre 2023
0

Un nuovo allestimento di Norma in scena al Teatro Vittorio Emanuele è fra le proposte del Bellini International Context 2023,...

 La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

 La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

di Attilio Piovano
26 Settembre 2023
0

Il pubblico torinese – solitamente compassato, se non addirittura freddo dinanzi alle prime – ha invece decretato, occorre ammetterlo, un...

Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

Così fan tutte nel nome di Tullio Serafin

di Cesare Galla
11 Settembre 2023
0

Il festival di Salisburgo ha dato il segnale. Se qualcuno ancora pensa – fra idealismo e rigore filologico – che...

Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

Rossini Opera Festival, belcanto senza fine a Pesaro

di Francesco Lora
13 Settembre 2023
0

Una recensione che parte dal futuro. Nel 2024 Pesaro sarà Capitale italiana della Cultura e il Rossini Opera Festival, che...

Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

Alla Scala un buon successo accoglie Il Barbiere di Siviglia

di Luca Chierici
7 Settembre 2023
0

Come l’elemento vincente per la messa in scena del capolavoro rossiniano durante il periodo di Covid (eravamo nel 2021) era...

Carlo il calvo di Porpora,  trionfo del teatro barocco

Carlo il calvo di Porpora, trionfo del teatro barocco

di Luca Chierici
15 Giugno 2023
0

L’ingresso del Porpora prolifico autore di melodrammi alla Scala è una felicissima novità, anche se il suo nome era stato...

Articolo successivo
Tra due Festival Verdi: Rigoletto con Leo Nucci a Parma

Tra due Festival Verdi: Rigoletto con Leo Nucci a Parma

Commenti 1

  1. Giovanni Neri says:
    6 anni fa

    Michieletto ohimé ci riprova (e ciononostante è sulla cresta dell’onda..)! Provate a ricordarvi il Ratto dal Serraglio del Comunale di Bologna (ISIS…) oppure quello della Deutsche Oper del 2016),  pensate alla Carmen di Firenze (ribellione al femminicidio) e considerate il Don Giovanni della Staatsoper. Sono solo alcuni (pochissimi..) esempi di come oggi i registi (la maggioranza, non tutti) ritengano i libretti solo una sorta di fonte di generica ispirazione da cui trarre vicende che poco o nulla hanno a che fare con il libretto stesso.  Pensate ora se la stessa cosa fosse fatta con la musica delle opere strapazzate: che razza di pasticcio verrebbe fuori?  Personalmente non ho dubbi: i libretti (come i testi teatrali) possono certamente essere oggetto di rivisitazioni ma purché rimanga intatta la volontà del librettista (dello scrittore), purché il significato del testo non sia stravolto, purché lo sviluppo dell’azione risponda alla volontà dell’autore e soprattutto purché lo spettacolo sia bello. Cosa direbbe oggi Prosper Meriméè di una Carmen che si ribella e uccide Don José? Non avrebbe tutti i diritti di rivendicare lo spirito della sua novella, che – sia detto per inciso – non ha di certo bisogno di stravolgimenti che ne scalfiscano la eccezionale qualità? Ma torno alla domanda iniziale: se si può stravolgere il testo perché non si può stravolgere anche la musica? Ricordiamoci (seppure in altro contesto) della famosa affermazione di Heine “Dort wo man Bücher verbrennt, verbrennt man am Ende auch Menschen”. Fatti i debiti paralleli..

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Götterdämmerung Bayreuther Festspiele
DVD Opera

Götterdämmerung Bayreuther Festspiele

4 giorni fa
MiTo 2023, tutti i concerti
CONCERTI

MiTo 2023, tutti i concerti

6 giorni fa
Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano
CONCERTI

Daniele Gatti apre la Stagione della Società del Quartetto di Milano

1 settimana fa

I più letti di ieri

  •  La Juive di Halévy apre  con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

     La Juive di Halévy apre con successo la Stagione 2023 del Regio di Torino

    32 condivisioni
    Share 13 Tweet 8
  • Winter Journey di Ludovico Einaudi: un “viaggio d’inverno” della memoria

    48 condivisioni
    Share 19 Tweet 12
  • Khatia Buniatishvili delude a Milano

    418 condivisioni
    Share 167 Tweet 105
  • I Carmina Burana e il Balletto dell’Opera di Tbilisi a Torino

    20 condivisioni
    Share 8 Tweet 5
  • Una nuova, riuscita Norma in scena a Messina

    9 condivisioni
    Share 4 Tweet 2

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?