Peter Eötvös, fra i compositori di maggior successo degli ultimi anni e direttore d’orchestra ai massimi livelli, è il Leone d’oro alla carriera del 55. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (Venezia, 24 settembre > 1 ottobre 2011). All’ensemble italiano, di recentissima formazione, RepertorioZero, è invece attribuito il Leone d’argento, istituito lo scorso anno e destinato alle nuove generazioni. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore aristico del Settore Musica Luca Francesconi. La consegna del Leone d’oro avverrà nella serata inaugurale del Festival, il 24 settembre al Tetro alle Tese dell’Arsenale (ore 20.00).
In passato il riconoscimento alla carriera per la Musica era stato attribuito a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008), György Kurtág (2009) e Wolfgang Rihm (2010). Lo scorso anno il Leone d’argento era stato attribuito ai giovani compositori Francesca Verunelli e Vittorio Montalti.
Appartenente a una tradizione musicale forte come quella ungherse, con figure come Bartók, Ligeti e Kurtág, Peter Eötvös ha vissuto in prima persona tutte le avventure più importanti della ricerca musicale dagli anni ’60 in avanti. “Direttore d’orchestra di precoce ed enorme talento – recita la motivazione – è stato assistente per molti anni di Karlheinz Stockhausen, sia come compositore che ben presto come direttore prediletto dei suoi lavori, incluse le grandi opere create alla Scala trent’anni fa (fra cui Donnerstag aus Licht, 1981). Anche Boulez, dagli anni ’70, gli ha affidato la direzione musicale del neonato Ensemble InterContemporain. Queste esperienze straordinarie al fianco dei più grandi compositori hanno immerso Eötvös in un fiume ricchissimo di pensiero e pratica musicale, formando un musicista e un artigiano assolutamente completo, che negli ultimi vent’anni ha mostrato una fecondissima forza creativa di compositore. In entrambe le attività, Eötvös unisce una conoscenza e un orecchio di rara finezza ad una allegria iconoclasta e sperimentale”.
All’ensemble di musicisti di RepertorioZero, a cui si propone l’assegnazione del Leone d’argento 2011, va il merito, secondo la motivazione “di una ricerca innovativa – nel modo di lavorare con la musica d’oggi – che vuole andare oltre l’esperienza delle avanguardie tradizionali, che si confronta con un repertorio tutto da costruire e con la necessità di trovare soluzioni alle numerose variabili presenti nella musica contemporanea”. Ed è nella scelta degli strumenti, nell’approccio al suono e all’amplificazione che RepertorioZero attinge ad una esperienza musicale che non è esclusivamente scritta. Al centro della ricerca dei componenti di RepertorioZero, di stanza a Milano, è l’evoluzione del linguaggio musicale attraverso l’utilizzo della nuova liuteria, con un’attenzione particolare a quella elettrica, intesa come estenzione degli strumenti acustici tradizionali verso una sintesi con i mezzi tecnologici, sia analogici che digitali, fuori da ogni accademismo.
Comunicato stampa