
Les Confidences du Salon: così erano ironicamente chiamati i questionari stampati (tra i quali il più famoso era quello di Proust),”sofisticati giochi da salotto”, come li definisce Edward Lockspeiser, assai in voga verso la fine dell’Ottocento. Esiste, oltre al più noto proustiano, un Questionario di Debussy, scritto dal compositore nel 1899 ma pubblicato più tardi sulla rivista Le Crapouillot. David Alegret, tenore, risponde al Questionario, su invito de Il Corriere Musicale.
La virtù preferita?
L’onestà
La qualità che preferite nell’uomo?
Il coraggio
La qualità che preferite nella donna?
La personalità
L’occupazione preferita?
Fare da baby sitter al mio nipotino!
La caratteristica che vi distingue?
Un buon senso dell’umorismo!
La vostra idea della felicità?
Dare valore alle cose più semplici
La vostra idea dell’infelicità?
Lasciarsi trasportare da quello in cui non credi, da quello che non vuoi, lasciarsi trasportare dalla situazione
Il colore e il fiore preferito?
Il rosso e la rosa
Se non foste chi siete, chi vorreste essere?
Un medico, pediatra
Dove vorreste vivere?
a Barcellona!
Lo scrittore in prosa che preferite?
Eduardo Mendoza
Il poeta preferito?
Miquel Martí Pol
I pittori e i musicisti preferiti?
Picasso e Miró, Leonard Cohen e Victoria dels Angels
L’eroe preferito nella vita?
Mio padre
L’eroina preferita nella vita?
Mia madre
Il personaggio preferito nell’arte?
Gaudí
Il cibo e la bevanda preferiti?
Pa amb tomaquet (pane e pomodoro, tipico catalano), il prosciutto jabugo, un buon formaggio e un buon vino rosso
I nomi che preferite?
Clara, Mireia, Núria…
La vostra particolare antipatia?
La falsità
Qual’è il personaggio più odioso nella storia?
Sicuramente ce ne sono diversi pero preferisco non nominarli neanche perchè l’odio porta odio e questo non è mai positivo.
Qual’è il vostro umore attuale?
Buono!
Per quale errore avete maggiore indulgenza?
Per tutti…si deve saper perdonare perchè a tutti ci piacerebbe a nostra volta essere perdonati nel momento in cui ce ne sia bisogno
Il vostro motto preferito?
“non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. È una frase tratta dal Piccolo Principe
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David Alegret è considerato attualmente come uno dei migliori tenori lirici-leggeri dell’opera, e nonostante il suo debutto sulle scene risalga a solamente pochi anni fa, ha già costruito una solida carriera e debuttato in alcuni dei palcoscenici più importanti d’Europa, come il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, il Teatro de La Maestranza di Siviglia, l’Opera di Zurigo e le Staatsoper di Vienna, Amburgo e Monaco di Baviera.
Nato a Barcellona, ha cominciato i suoi studi musicali nel Conservatorio Superiore di Musica della sua città natale con Xavier Torra, conciliando gli studi musicali con quelli di medicina, e completando la sua formazione nella Musik-Akademie di Basilea (Svizzera) con Kurt Widmer, oltre a perfezionare la sua tecnica con Ana Luisa Chova, Kathleen Cassello e Raúl Giménez.
David Alegret è stato diretto, tra gli altri, da László Heltay, Josep Pons, David Giménez Carreras, Jordi Casas, Alois Koch, Lawrence Foster, Renato Palumbo, Fabio Luisi, Christoph Spering, Paolo Olmi, Jesús López Cobos, Bruno Campanella o Marc Minkowski, oltre ai già citati Muti e Zedda.
Recentemente è stato possibile sentirlo a Zurigo (Il barbiere di Siviglia), alla Bayerische Staatsoper (Il Turco in Italia), al Sâo Carlos de Lisbona, alla Monnaie di Bruxelles (La Cenerentola), al Liceu di Barcellona (Jaquino di Fidelio), al Theater an der Wien (Il turco in Italia) e al Teatro Real de Madrid (dove ha debuttato con L’Italiana in Algeri).
In Italia ha debuttato anche a Ravenna, dove Riccardo Muti lo dirige come Ernesto di Don Pasquale nel 2006, all’Opera di Roma (La Cenerentola) e al Regio di Torino (L’Italiana in Algeri).
Nel 2010 ha cantato Il Turco in Italia alla Staatsoper di Amburgo, l’oratorio Maddalena ai piedi di Cristo, di Caldara, nel Teatro Arriaga di Bilbao e a Cracovia con l’Accademia Bizantina, ha debuttato al Festival di Garsington (Inghilterra) con Armida di Rossini e a Montpellier con Semiramide, ha partecipato al concerto Schumann-Brahms nel Festival di Torroella, alla Messa in do maggiore, di Schubert a Vilabertran e a Stabat Mater di Rossini a St. Gallen in Svizzera.
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