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Un provvedimento del Ministero decide di commissariare il teatro siciliano. Incredulità e disappunto da parte dell’Associazione dei critici musicali
Una disposizione del Ministero per i Beni e le Attività culturali ha determinato il commissariamento del Teatro Massimo di Palermo. Ne dà notizia l’Associazione Nazionale Critici Musicali, che, esprimendo tuto il suo disappunto rispetto alla decisione, spiega come tale provvedimento punisca ingiustamente una Fondazione in regola con i conti e perciò un Teatro che, grazie alla direzione di Antonio Cognata (sovrintendente), ha dimostrato negli ultimi anni una grande vivacità artistica.
L’assemblea dei critici, riunitasi a Milano il 5 dicembre scorso, aggiunge: «I critici musicali esprimono forte preoccupazione di fronte a un’iniziativa che appare soltanto politica e strumentale, ma che potrebbe tuttavia costituire un pericoloso precedente. Altre Fondazioni, che versano in condizioni di bilancio e gestionali molto più preoccupanti, devono poter contare anzitutto sul sostegno personale e istituzionale del loro sindaco-presidente».
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