Anniversari • Il 10 ottobre del 1813 nasceva a Roncole di Busseto, in Provincia di Parma, il compositore che (insieme ad altri, ma in qualche modo diversamente da altri) il mondo ci invidia: Giuseppe Verdi. Nel bicentenario della nascita sono tantissime le celebrazione a lui dedicate, in Italia e nel Mondo. A partire dal Teatro alla Scala che dedica oggi una giornata a porte aperte dalle 10 alle 18 con proiezioni di documentari ed altri materiali e che si concluderà con la lettura serale di estratti dalla corrispondenza. Tra i lettori personalità del mondo della cultura e della società civile.
Nel teatro milanese Giuseppe Verdi trovò il suo debutto con Oberto, Conte di San Bonifacio nel 1839, in seguito intrattenne un rapporto controverso e poi di silenzio, ed infine il ritorno per le due ultime opere: Otello nel 1887 e Falstaff nel 1893
La Bassa padana è, a detta del critico e scrittore Bruno Barilli, «il paese del melodramma». Una sorta d’affinità elettiva lega, infatti, i parmigiani alla musica e in particolare all’opera. Inclinazione testimoniata dalle falangi di cantanti e professori d’orchestra coll’esse strascicata sparsi in tutta Italia, dai profluvi di spartiti mai pubblicati che si scoprono a ogni smontar di soffitta e dalla fama nefasta del Teatro Regio, fossa dei leoni per soprani e tenori. La genetica musicofilia emiliana sbocciò ben prima che Giuseppe Verdi inanellasse i primi successi. Oggi, a veder Busseto, può stupire che fosse sede di un prestigioso teatro, incendiatosi la sera del 27 ottobre del 1813: per i superstiziosi, 17 giorni dopo la nascita di Verdi. In scena si rappresentava la Proserpina di Giovanni Paisiello con protagonista la mitica Rosamunda Pisaroni, contralto prediletto da Gioachino Rossini. Sulle origini del rogo, si potrebbe malignare e pensare che sinb dalla culla Verdi volesse vendicarsi delle future, acidule battute del pesarese, delle accuse d’aver ucciso il belcanto, dei fischi che di quando in quando gli avrebbero tributato i napoletani, fans sfegatati di Paisiello che aveva studiato e colto i suoi allori proprio nella capitale partenopea.
tratto da Giuseppe Verdi. M.Bruschi, Note e noterelle ed. Sellerio
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SEGNALAZIONI INCONTRI VERDIANI
Giornata non-stop dedicata nel palinsesto di Radio Popolare, che dalle 21 alle 00.30 di giovedì 10 ottobre, presenta “Verdi per tuti, tutti per Verdi”, una grande festa-happening-concerto presso l’Auditorium Demetrio Stratos, con i microfoni aperti a tutti coloro i quali vorranno fare gli auguri a Giuseppe Verdi con la propria voce (narrante o cantante) o con la voce dello strumento musicale scelto.
La musica di Verdi sarà protagonista anche al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove il 29 e 30 ottobre andrà in scena Otello, mentre all’Auditorium di largo Malher, il direttore Zhang Xian e l’Orchestra Verdi si misureranno per tre repliche (7, 8 e 10 novembre) con la Messa di Requiem
Dal 12 ottobre a sabato 30 novembre, a Genova, l’Istituto David Chiossone Onlus e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti promuovono una rassegna di eventi per celebrare il bicentenario
L’Atelier di Carlo Colla & Figli di Milano omaggia Verdi con l’arte della rappresentazione marionettistica, presso il suo spazio in via Montegani: riduzioni di opere, seminari e mostre, per un “programma nel programma” dedicato al grande compositore
Coinvolti nel progetto “Verdi a Milano” anche due luoghi verdiani per eccellenza: la Casa di Riposo per musicisti a lui intitolata e che il Maestro stesso definiva “la più bella tra le sue opere”, dono alla città e al mondo della musica, e il Grand Hotel et de Milan, in via Manzoni
Sempre a Palazzo Morando va invece in scena dal 19 novembre 2013 al 27 gennaio 2014 “Veni, Vidi, Verdi. La donna è mobile”, esposizione realizzata dall’architetto e scenografo Peter Bottazzi, che propone una reinterpretazione artistica di sintesi del pensiero verdiano, attraverso una serie di installazioni visivo-sonore appositamente realizzate per gli ambienti espositivi del primo piano di Palazzo Morando. Protagonista indiscussa della narrazione è la figura femminile – la donna “mobile” – cuore pulsante della produzione verdiana e simbolo di un’Italia in rapida trasformazione.
“L’impresa opera – Verdi. Boito. Ricordi”, in programma con ingresso libero a Palazzo Moriggia, in via Borgonuovo 23 a Milano, dal 7 novembre al 9 dicembre 2013, affronta le relazioni professionali e personali che legavano Verdi a due personalità-chiave del panorama culturale del tempo: il librettista Arrigo Boito e Giulio Ricordi, editore di Verdi e principale artefice del suo successo internazionale. Saranno esposti i prestigiosi documenti dell’Archivio Storico Ricordi, la più importante raccolta di documenti verdiani al mondo, tra cui partiture e lettere autografe, figurini e bozzetti, fotografie. Inoltre alle 18,30 sempre a Palazzo Moriggia si terrà una conferenza di Sonia Arienta cone le letture di Valeria Ferrario da titolo “La reggia e i luoghi di potere nelle opere di Verdi”
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