di Luca Chierici foto © Gerardo Goomez


Il concerto conclusivo delle manifestazioni che hanno contemplato una lunga presenza milanese del cosiddetto “Sistema Nacional de Orquestas y Coros Juveniles e Infantiles de Venezuela” si è tenuto venerdì scorso alla Scala con Gustavo Dudamel, l’orchestra Bolivar, il coro diretto da Lourdes Sánchez e quattro solisti di canto che si sono fatti molto apprezzare. In programma quella nona sinfonia di Beethoven che il pubblico conosce molto bene e che fa parte dei tesori dell’umanità. Tesori la cui esistenza oggi ci consola sempre di più e che ci fanno per qualche momento pensare a sorti migliori di quelle che attualmente sconvolgono il pianeta.

L’esistenza stessa del Sistema, il contagioso entusiasmo di tutti i suoi componenti e una buona preparazione di fondo sono gli elementi che hanno fatto esplodere il pubblico in un applauso interminabile al termine di una esecuzione che ha visto il suo punto di forza nel finale, dove le scelte di tempo di Dudamel (con una efficacissima resa della doppia fuga e una inaspettata accelerazione nelle ultime battute) hanno reso del tutto giustizia alla complessa partitura. Meno bello l’inizio, dove una certa secchezza degli archi ha fatto rimpiangere il suono delle mitiche orchestre tedesche e viennesi e dove il discorso era condotto più in base alle preoccupazioni dell’insieme che non all’illustrazione della straordinaria architettura formale.

Alla notevole resa del finale hanno contribuito il coro e soprattutto i solisti di canto: a fianco del soprano Gena Kühmeier abbiamo ascoltato il contralto Wiebke Lehmkuhl, il tenore Brian Hymel e il basso Georg Zeppenfeld. A quest’ultimo il gravoso compito di scolpire con grande efficacia il recitativo che segue all’esposizione orchestrale dell’Inno alla gioia, esposto con voce stentorea e capacità narrativa fuori dal comune.

Luca Chierici

Luca Chierici

Luca Chierici, nato a Milano nel 1954, dopo la maturità classica e gli studi di pianoforte e teoria si è laureato in Fisica. Critico musicale per Radio Popolare dalla fine degli anni '70 e per Il Corriere Musicale dal 2012, collabora alle riviste Musica e Classic Voice dalla fondazione. È autore di numerosi articoli di critica discografica e musicale, di storia della musica e musicologia, programmi di sala e note di lp e cd per importanti istituzioni teatrali e concertistiche e case discografiche. Ha collaborato per molti anni alle riviste Amadeus, Piano Time, Opera, Sipario. Ha condotto Il terzo anello per Radiotre e ha implementato il data base musicale per Radio Classica. Ha pubblicato per Skira i volumi dedicati a Beethoven, Chopin e Ravel nella collana di Storia della Musica. Ha curato numerose voci per la Guida alla musica sinfonica edita da Zecchini e ha tenuto diversi cicli di lezioni di Storia della musica presso i licei milanesi. Nell'anno accademico 2016-2017 ha tenuto un ciclo di seminari di storia dell'interpretazione pianistica presso il Conservatorio di Novara (ciclo che è stato replicato per l'anno 2017-2018 al Conservatorio di Piacenza). Appassionato di tecnologia, ha formato nel corso degli anni una biblioteca digitale di oltre 140.000 spartiti e una collezione di oltre 70.000 registrazioni live. Nel 2007-2008 ha contribuito in qualità di consulente al progetto di digitalizzazione degli spartiti della Biblioteca del Conservatorio di Milano. Dal 2006 collabora alla popolazione del database della Petrucci Library (www.imslp.org).Dal 2014 è membro della Associazione nazionale Critici musicali.

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