di Redazione
Pubblicato da Ravello Records, questo Cd propone una selezione di opere pianistiche della compositrice americana Betty R. Wishart. Selezione consistente (quasi un’ora), ma talmente variegata che risulta difficile inquadrare in uno stile compositivo specifico. Dai contrappunti articolati delle due sonate, al “tonalismo” sommesso ed ermetico delle Variazioni su una melodia popolare, passando per le atmosfere impressionistiche della Night visions suite, ogni brano viene trattato con procedimenti stilistici ed estetiche differenti. Da un lato, dimostra le ottime conoscenze che Wishart possiede sulle tecniche compositive novecentesche, dall’altro non si intuisce molto quale sia il pensiero musicale preponderante della nostra autrice.
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Di certo le forme brevi sono le più convincenti. In particolare, le Variazioni scorrono con fluidità, e brillano spumeggianti le due toccate, terse di un pianismo digitale che risalta le ottime doti pianistiche della canadese Jeri-Mae G. Astolfi, interprete dell’intero album.
Nelle forme più lunghe, invece, il discorso sembra in certi tratti divagare, e rimanere talvolta in sospeso. Ciò si evince soprattutto dalla Prima sonata: numerosi spunti interessanti, ma che non trovano particolari sviluppi. Discorso analogo vale per la Suite: ammirabile il tentativo di sospendere il tempo con lunghe distese sonore, abbinate a soluzioni timbriche e sonore estreme (si noti lo sfregamento delle corde del pianoforte nel secondo movimento), ma venti minuti per una scrittura così radicale sono forse un po’ troppi. Il modello di riferimento sembra essere quello debussyano, ma i preludes rimangono intoccabili.
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Pubblicato il 2016-11-10 Scritto da StefanoCascioli
