Alla voce “musica contemporanea” rispondono, com’è noto, tantissime esperienze musicali, così tante da rappresentare un vero dilemma per la storiografia attuale e futura: cosa può essere considerato colto, alto, forte e cosa no. Tutti siamo naturalmente convinti di aver le idee chiare o quanto meno di avere delle nostre idee chiare. Tuttavia il problema rimane annoso quando non altamente scivoloso. C’è posto per tutti, tra le opinioni di Berio e certa musicologìa e critica dura e pura. “Senza discriminazioni d’epoca e di genere” mantenendo come centro d’interesse “la musica scritta e la sua sfaccettata prassi interpretativa”: sono queste le coordinate editoriali di una nuova iniziativa che presentiamo con piacere. Si tratta di una nuova collana discografica in abbonamento intitolata 19’40’’, creata da Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli e Francesco Fusaro, già collaboratore del Corriere Musicale. «Che si tratti di trascrizione, sabotaggio o calco, 19’40’’ si pone come preziosa raccolta di (anti)classici della musica in formato audio, video e “latamente grafico”. 19’40’’ pubblica con cadenza quadrimestrale alle 19:40 ora italiana». La prima uscita è prevista per domani, 1 dicembre 2016, alle ore 19:40.

Esecutori di Metallo su Carta19m40s_01, Progetto Generativo Trascrizioni per ensemble di musica italiana strumentale massiva. Un ensemble di sei elementi per eseguire trascrizioni di brani tratti dal repertorio di band strumentali italiane di area math-rock, noise, avant-garde e derive più o meno pesanti. Parliamo ovviamente di trascrizione di musica folklorica mai riportata prima su carta pentagrammata. Quindi, mutatis mutandis, potremmo dire che il progetto di ripensare un repertorio come quello dei gruppi italiani appartenenti al più che variegato panorama del rock indipendente per un ensemble cameristico (oboe, clarinetto basso, trombone e flicorno baritono, violino, pianoforte, percussioni) si inserisce in un ben collaudato filone etnomusicologico che ha dato frutti artistici di diversa entità e qualità. L’intento di partenza, però, non si limita ad un mero proposito di archiviazione: lo spunto è invece rappresentato dalla volontà di dimostrare che i brani scelti per la trascrizione su carta, pur partendo da idee compositive molto lontane, arrivano a lambire territori di pura sperimentazione classico-contemporanea, mostrando una vicinanza impressionante fra le intuizioni di questi fini musicisti rock e le qualità di compositori studiati come Louis Andriessen, Magnus Lindberg, David Lang e persino Charles Ives, per nominare solo alcune suggestioni musicali. Disponibile su 19m40s.com

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