
«Dare i soldi al Fus è stato un errore». L’0n. Renato Brunetta a Otto e Mezzo fa dichiarazioni allucinanti e deliranti sul Fondo Unico dello Spettacolo (e molto altro)
di Simeone Pozzini
La vergogna nella quale ancora una volta è gettato il mondo dello spettacolo italiano sembra non avere più limiti. Il ministro Brunetta torna a parlare di Fus e ad offendere migliaia di lavoratori, precari e precarissimi del mondo artistico e non solo. La vicenda legata ai tagli del Fondo Unico dello Spettacolo, nata con il ministro Bondi nei mesi scorsi, aveva suscitato indignazioni e proteste. Alla fine il Fus è stato reintegrato (149 milioni di euro) con un aumento del costo della benzina (1/2 cent.), quindi senza gravare sulle casse dello Stato. In questi giorni il ministro ha rincarato la dose, anche dopo le polemiche con un gruppo di precari che cercavano di essere ascoltati, ma senza successo, anzi ritrovandosi offesi e definiti “Il peggio dell’Italia”. Le dichiarazioni del ministro sono a dir poco allucinanti e deliranti, e toccano una sfera del linguaggio che è ormai alla pari degli slogan del fascismo. «Sangue sudore e lacrime consentono investimento», «Paese cicala, Paese formica a credito», «Dare i soldi al Fus è stato un errore, vengono dati al cattivo spettacolo», ha dichiarato a La7. Ma si può sapere cosa sta dicendo quest’uomo? È vergognoso e imbarazzante. Si deve dimettere.