di Simeone Pozzini
Prosegue la pubblicazione da parte dell’editore tedesco Bärenreiter delle opere integrali di Saint-Saëns basate su testo manoscritto (Urtext). Di particolare interesse, tra le scelte che Il Corriere Musicale vuole segnalare, è la nuova edizione della partitura della Terza sinfonia op. 78. Una composizione monumentale la cui presenza dell’organo in due dei quattro movimenti la fa appunto definire Orgelsymphonie.
Terminata nel 1886 ed eseguita per la prima volta lo stesso anno a Londra, su commissione della Società Filarmonica, il 19 maggio. Opera dedicata a Liszt e della quale lo stesso Saint-Saëns disse «ho dato in questo lavoro tutto quello che potevo. Quello che ho fatto qui non lo potrò ripetere». L’edizione Bärenreiter, curata in modo prezioso da Michael Stegemann, offre interessanti spunti di carattere interpretativo, soprattuto in relazione all’agogica e alla dinamica, in modo speciale nelle gradazioni del piano, del quale Saint-Saëns era un cultore maniacale al punto che, in una lettera indirizzata all’editore Durand, la definì “Pianissimo-mania”.