di Redazione
Tre anni dopo l’uscita di Barbarian Beauty dedicato ai concerti di Telemann per viola da gamba, il sodalizio tra il violista Vittorio Ghielmi e la flautista Dorothee Oberlinger ci regala un’altra uscita discografica: The Passion of Musick è un viaggio tra i sentieri della musica da camera del barocco inglese e il repertorio tradizionale di Inghilterra, Scozia e Irlanda, repertori che si intrecciano in modo sorprendentemente stretto nella “private musicke” dei salotti inglesi di borghesi e nobili. A viole, flauti, arpa e virginale degli ensembles dei due solisti, Il Suonar Parlante e Ensemble 1700, si aggiungono cornamusa, fiddle e bhodran, tamburo a cornice irlandese utilizzato nel repertorio popolare.
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Gli arrangiamenti di Ghielmi puntano alla massima ottimizzazione delle potenzialità timbriche a disposizione, disegnando un percorso che, sia per forma che per colore, risulta molto mosso e mai noioso, a tratti sorprendente, come In nomine di Orlando Gibbons che qui affida il tenor alla cornamusa anziché alla viola o all’organo. Alle composte danze dei masques (Adson’s Masque), il genere teatrale allora più in voga in Inghilterra, si alternano canzoni a ballo tradizionali poi spesso rielaborate da compositori colti come Purcell. Agli andamenti binari, alle costanti ripetizioni melodiche che caratterizzano i reel (delizioso l’incatenarsi di fiddle e arpa in Sheena’s reel), al ritmo sostenuto della scozzese Miss McLoad’s Reel si succedono forme tipicamente barocche, passacaglie, sarabande e ciaccone, come Diverse bizzarie sopra la vecchia sarabanda di Nicola Matteis, qui adattata per flauto, arpa e virginale, o come l’intera Suite in la minore di Locke. Tre brevi brani per viola soprano composti da Ghielmi e ispirati al repertorio della lyra viol completano un disco davvero godibile, un’operazione più coraggiosa e un po’ meno “autistica” della Celtic viol cui Savall aveva dedicato ben due dischi.
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Pubblicato il 2015-03-26 Scritto da CeciliaMalatesta