di Monika Prusak foto © Rosellina Garbo
Inizierà il 6 marzo 2017 la nuova Stagione Concertistica del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo nel suo speciale anniversario: l’istituzione compie 400 anni proprio quest’anno. I festeggiamenti si apriranno con la prima esecuzione moderna di due cantate inedite di Gaetano Donizetti, seguita da un ricco elenco di eventi che abbracceranno un vasto repertorio di diversi periodi storici e generi musicali, un prestigioso concorso internazionale per giovani compositori, concerti dedicati ai migliori allievi, convegni e memorie di illustri maestri. Le due cantate di Gaetano Donizetti, Cessate! Pria che riprodur si vegga e Salve o terra, che altèra ne vai, sono state scritte per il Real Teatro Carolino di Palermo ed eseguite per la prima volta nel 1825. I manoscritti, recentemente ritrovati dal docente bibliotecario del Conservatorio Dario Lo Cicero, sono stati oggetto di studio del musicologo Philipp Gossett.
L’International Rostrum of Composers, organizzato dall’International Music Council di Parigi e co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto Creative Europe, che dal 1954 ha premiato compositori di fama come Nono, Castiglioni, Dusapin, Esa-Pekka Salonen, Ligeti, Kurtàg, Donatoni, Britten e Penderecki, coinvolgerà quaranta radio europee che si uniranno a Palermo per giudicare le opere di giovani compositori contemporanei. Le migliori composizioni verranno successivamente eseguite da un gruppo di studenti palermitani al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Accanto a convegni musicologici e master-class, la Stagione del Conservatorio presenterà alcuni ex-allievi in carriera tra cui il soprano Desirée Rancatore, il mezzosoprano Chiara Amarù, il tenore Giulio Pelligra, il basso Ugo Guagliardo, il clarinettista Calogero Palermo, Prima Parte del Concertgebouw di Amsterdam, il violinista Andrea Obiso, il trombonista della Cleveland Orchestra Massimo La Rosa e i soprani Gabriella Costa e Jessica Nuccio, mentre una serie di concerti sarà dedicata alle musiche del compositore palermitano Alessandro Scarlatti.
«Un conservatorio che è giovane», ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in occasione della conferenza stampa della nuova Stagione, «è sempre parte attiva e vitale della nostra comunità, della sua vita culturale ed anche della sua vita sociale. Una fucina di giovani talenti, che è tale perché espressione di una passione, di un amore per la musica e di una professionalità che fanno onore a Palermo». Nelle parole di Gandolfo Librizzi, Presidente del Conservatorio: «L’evento celebrativo che ci accingiamo a vivere è un avvenimento unico. L’anno dedicato a ricordare la nascita di questa prestigiosa Istituzione con manifestazioni e appuntamenti, nel segno della lunga e migliore tradizione che ha connotato il Conservatorio nel panorama musicale nazionale e internazionale. Sarà un’opportunità straordinaria per continuare a innovare e, presentando le migliori eccellenze, riaffermare il grande valore della Musica, di quell’arte delle muse che è arte delle arti, in grado di trasformare la semplice aria in qualcosa che trasporta gli animi ben oltre i sensi, capace di incantare innumerevoli generazioni e di esprimere ciò che le parole non possono, ciò che le parole non sanno più esprimere».
A queste parole si aggiunge la voce del Direttore del Conservatorio Daniele Ficola: «I Quattrocento anni del Conservatorio di Palermo rappresentano un punto di arrivo rispetto a una lunga storia di tradizione di insegnamento e di produzione musicale, ma anche un punto di partenza per il futuro che è fortunatamente ancora carico di aspettative. Lo studio e l’esecuzione della musica continuano ad interessare i giovani e il nostro Istituto gliene offre ampia possibilità comprendendo tutti i generi e forme». Non a caso la presentazione dell’ambizioso programma della Stagione sembra anticipare la nomina di Palermo a Capitale Italiana della Cultura per il 2018.
Per poter seguire al meglio l’anniversario del Conservatorio “V. Bellini” è stato creato un apposito sito web (www.conservatoriopalermo400.it), sul quale oltre a conoscere i dettagli dei singoli eventi, si può approfondire la storia dell’antica istituzione palermitana.