• Home
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
lunedì 4 Luglio 2022
  • Accedi
  • XX e XXI
  • OPERA
    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Grigory Sokolov a Roma

    Sokolov l’alchimista

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    Grigory Sokolov a Roma

    Grigory Sokolov a Roma

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale

La chiamano classica ma è sempre contemporanea
Informazione, riflessione, attualità della musica classica

Anno di fondazione: 2011

  • XX e XXI
  • OPERA
    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Cavalleria all’Arsenale di Torino per il Regio Opera Festival

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Ponchielli ritorna a Milano con una riuscita regìa di Davide Livermore

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    I Puritani a Roma, il bello dell’integrale (o quasi)

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Salieri, La scuola de’ gelosi a Torino           

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    Un ballo in maschera, vero e proprio evergreen scaligero

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    La Tosca di Pontiggia a Palermo

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

    Ariadne auf Naxos ritorna con successo alla Scala

  • RECENSIONI
    • All
    • CONCERTI
    • Dvd
    • LIBRI
    • Recensioni CD
    • Recensioni Libri
    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

    Grigory Sokolov a Roma

    Sokolov l’alchimista

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

    Grigory Sokolov a Roma

    Grigory Sokolov a Roma

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Orchestre de Paris con Esa-Pekka Salonen a Torino

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Mitsuko Uchida, accostamenti misteriosi e affascinanti proposte

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

    Grande successo per Fabio Luisi e la Filarmonica della Scala

  • APPROFONDIMENTI
No Result
View All Result
Il Corriere Musicale
No Result
View All Result

András Schiff, discrezione appagante

di Laura Bigi
31 Ottobre 2012
in CONCERTI, RECENSIONI
0
Home RECENSIONI CONCERTI
9
CONDIVISO
79
LETTO
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

[wide]

Schiff alla Società del Quartetto di Milano, foto di Vico Chamla

[/wide]


Il pianista ungherese alla Società del Quartetto di Milano ha proposto un  programma dedicato al genere della “variazione”, tra le beethoveniane Diabelli e le Variations Sérieuses di Mendelssohn


di Laura Bigi


Dell’aspetto gentile, pacato e aristocraticamente flemmatico tutto si rispecchia e si legge nel gesto sonoro di András Schiff. Sempre graditissimo ospite alla Società del Quartetto di Milano, questa volta presenta un programma di interesse retorico: Variazioni. Autori e opere selezionati con intelligenza: Mozart, 12 Variazioni su un Thema in si bemolle maggiore (KV 500); Mendelssohn, Variations Sérieuses op. 54; Haydn, Andante con variazioni in fa minore (Hob. XVII.6); Schumann, Thema con Variazioni “Geistervariationen”; Beethoven, 33 Veränderungen über ein Walzer (A. Diabelli) op. 120.

La variazione è una forma della Retorica come arte del dire. Il suo fascino consiste nella copiosità persuasiva, esercitata come strumento della ricchezza di mezzi tecnici nell’esprimere uno stesso concetto. Un’idea singola che si espande cangiante senza mutare nella sostanza: diversi aspetti della stessa medaglia, ripetizione non ridondante, ornata o radicalmente mutata nella forma compositiva, sempre diversamente espressiva. Un modello del comporre tra i più comuni in musica come già nell’oratoria antica, che fu il terreno nel quale si produssero grandi capolavori di stile e spirito, poiché offriva la possibilità, se non esattamente la libertà, di cimentare la propria abilità di creatore di musica coniugandola al piacere di esprimere i diversi caratteri che può assumere il medesimo soggetto ideale. Per alcuni compositori, come Brahms, la variazione diventava allora il primo passo concreto per l’apprendimento di un “mestiere”, cioè verso l’acquisizione della tecnica compositiva in un modo che, nonostante le limitazioni normative, non sacrificasse una buona dose di fantasia. In questo senso i brani in programma sono davvero un’antologia, cioè una raccolta dei fiori tra i più belli della letteratura musicale, dimostrazione di come il genio non tema vincoli di sorta, ovvero di mera forma. E non ci sono dubbi sulla qualità interpretativa che Schiff offre in questa esibizione.

[twocol_one]

Possessore della vocazione e della pazienza di cui un concertista abbisogna, cosmopolita di fatto, in Italia (dove vive) è sempre più frequente ascoltarlo in performances molto apprezzate. Il suo caratteristico approccio al pianoforte lo fa amatissimo ovunque, ma particolarmente efficace quando la sua interpretazione incontra certi autori. Mozart certamente. Le sue 12 Variazioni aprono introducendo un clima leggero, salottiero, da ricreazione intelligente, che nel più tipico spirito mozartiano alterna ironia dello stile, impegno tecnico e un poco di quell’umor melanconico che Schiff rende dolcissimo e lieve. Il fraseggio è leggero e scorre con fluidità rara. Perché il suono di questo signore ungherese sa di raffinatezza, di educazione e di discrezione appagante. Così è pure per l’Andante di Haydn. Composto nel 1793 per Babette von Ployer (già allieva di Mozart), la scrittura prende una forma peculiare, bipartita nel tema che oscilla tra maggiore e minore. La pacatezza dei momenti più intensi e la gentilezza delle figurazioni ornate, cromatiche (come quelle della coda) sono i tratti che distinguono il pianismo di Schiff. La penetrazione del testo suggerisce una sensibilità fine e riguardosa che si realizza lontano dalle esagerazioni. Perciò il risultato è particolarmente convincente per le Variations di Mendelssohn e le “Geistervariationen” di Schumann.
[/twocol_one]
[twocol_one_last]

[box bg=”#FF9900″ color=”#000000″]
A. Schiff, Geistervariationen, ECM New Series, 2 CD



Fu Charles Rosen nel 1975 a suggerire a Schiff di indagare sul finale (Langsam getragen) della Fantasia op.17  conservato presso la Széchényi Library di Budapest. La preziosa versione contiene infatti le annotazioni a mano di Schumann, ed è  presente -in coda all’edizione a tutti nota- in questo doppio compact, insieme ad una selezione di opere: Papillons op.2, la Sonata op. 11, Kinderzenen op.15, Waldzenen op.82 e le Geistervariationen. Schiff è pianista calibrato e signorile, non indaga il singolo dettaglio sonoro privilegiando una lettura d’insieme quasi pre-romantica, senza eccessi o slanci funambolici,  ma densa di nobiltà.
Simeone Pozzini
[/box]

[/twocol_one_last]

Mendelssohn suona come un flusso unico, compatto, nel quale lo stile serieux (dove l’occhio storico  guarda, secondo alcuni, a Bach e a Beethoven) diventa  carattere dominante: serio anche nel senso di riservato, poi austero, a volte sostenuto e accigliato. La seriosità della scrittura è però restituita con quella sofficità delicata che è nel tocco di Schiff. I colori sono acquei in Schumann, per questo lavoro di abbandono visionario e già fuori dal mondo che suggella una delle ultime notti  precedenti la morte del compositore. Il tema, scrisse lo stesso autore, gli era stato “dettato dalla voce di un angelo”. L’atmosfera di smaterializzazione, di sussurro calmo, sospeso ma pacificato trova un’eccellente restituzione. La drammaticità dei brani è pari soltanto alla tenerezza con cui viene espressa nell’interpretazione.

Schiff al Quartetto di Milano, foto di Vico Chamla

Impegno imponente dell’intera seconda parte del concerto sono le celeberrime Variazioni sopra un Walzer di Diabelli. Monumentale ed esorbitante lavoro per naturale inclinazione dello spirito beethoveniano quello tardo, le variazioni furono composte tra il 1819 e il 1823, e le cose, stando alle testimonianze attendibili, andarono più o meno così: Anton Diabelli aveva invitato alcuni (una cinquantina) colleghi musicisti viennesi a cimentarsi ciascuno nella composizione di una variazione su di un suo walzer, danza molto alla moda in quel tempo. Tra i vari Schubert, Czerny, Hummel e Listz unidicenne, anche Beethoven volle dedicarsi alla sfida. Ne uscirono, dopo la pausa compositiva della Missa Solemnis, ben 33 veränderungen come l’autore le battezzò, preferendo questo termine al più usato variationen di origine italiana. Scelta non casuale né banalmente patriottica. Il principio formale della variazione comprende ed esprime un concetto che è vicino allo sviluppo come trasformazione.

La forte ironia, che giustamente Alfred Brendel (e prima di lui molti commentatori beethoveniani) ha letto in questa opera così poco ortodossa, si ingentilisce nelle mani di Schiff, diventa più bonaria ma non meno divertita. Tutto è misuratamente spigliato, brillante in modo chiaro e pulito, tutto scivola con facilità e cordialità fino alle ultime variazioni, forse quelle più intense per carattere intrinseco (29, 30 e 31), quando ormai del ruvido tema diabelliano ci si è scordati. La recente nomina a membro onorario del Beethoven Haus di Bonn (2006) e il secondo Premio Abbiati per l’esecuzione integrale delle Sonate di Beethoven (2007) sono in parte la misura di come l’eleganza calda e rassicurante dell’interprete Schiff sia mezzo efficacemente persuasivo di penetrazione di un autore che, come Beethoven, sempre è stato rappresentato (e talvolta interpretato) solo come gigante titano, infelice ed eroico nel dolore, aspro e burbero nella sua ironia.

© Riproduzione riservata

Tags: András SchiffSocietà del Quartetto di Milano
Share4Tweet2
Laura Bigi

Laura Bigi

CorrelatiArticoli

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

di Luca Chierici
1 Giugno 2022
0

Il concerto straordinario che Maurizio Pollini ha voluto dedicare, anche tangibilmente, senza compenso, alla Croce Rossa per il suo supporto...

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

di Attilio Piovano
30 Maggio 2022
0

Una prima assoluta, al Teatro Regio di Torino, per la stagione di opera e balletto, la sera di venerdì 27...

Grigory Sokolov a Roma

Sokolov l’alchimista

di Luca Chierici
27 Maggio 2022
0

Grigori Sokolov è oggi considerato essere uno dei maggiori pianisti del nostro tempo, e non solamente tra quelli della sua...

Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

Il giovane israeliano Lahav Shani per la Filarmonica della Scala

di Luca Chierici
25 Maggio 2022
0

Presentato ufficialmente da Daniel Barenboim e Zubin Mehta come giovane promessa, poi divenuto nel 2018-19 Direttore principale dell’Orchestra filarmonica di...

L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

L’interminabile recital di Juan Diego Flórez

di Luca Chierici
20 Maggio 2022
0

Assente dal 2015, Juan Diego Flórez è tornato alla Scala in compagnia del fedele e bravissimo Vincenzo Scalera per riproporre...

Grigory Sokolov a Roma

Grigory Sokolov a Roma

di Gianluigi Mattietti
29 Aprile 2022
0

Grigory Sokolov è di casa a Santa Cecilia. Vi si era esibito per la prima volta nel novembre del 1969,...

Articolo successivo
Nino Rota nel centenario della nascita

Nino Rota nel centenario della nascita

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensioni

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile
CONCERTI

Pollini e Chopin: un binomio indissolubile

1 mese fa
Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino
OPERA

Falcone e Borsellino. L’Eredità dei giusti è la nuova opera di Marco Tutino

1 mese fa
Grigory Sokolov a Roma
CONCERTI

Sokolov l’alchimista

1 mese fa

I più letti di ieri

  • Arcadi Volodos per l’Unione Musicale a Torino

    Arcadi Volodos tra rigore e libertà

    52 condivisioni
    Share 21 Tweet 13
  • Un nuovo Rigoletto divide il pubblico scaligero

    29 condivisioni
    Share 12 Tweet 7
  • Arcadi Volodos, l’incantatore sonoro

    10 condivisioni
    Share 4 Tweet 3
  • Arcadi Volodos per l’Unione Musicale a Torino

    22 condivisioni
    Share 9 Tweet 6
  • «Don Giovanni» all’Arena di Verona

    9 condivisioni
    Share 4 Tweet 2

Newsletter

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor.
SUBSCRIBE

Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

No Result
View All Result
  • XX e XXI
  • OPERA
  • RECENSIONI
  • APPROFONDIMENTI

© 2021 Il Corriere Musicale - Informazione e riflessione sulla musica classica Il Corriere Musicale.

Ben ritornato!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?