
Il pianista italiano impegnato in un importante progetto discografico
Salutiamo con grande ammirazione il progetto che il pianista Luca Ciammarughi ha intrapreso discograficamente: la registrazione dell’integrale delle sonate di Schubert. Non è ovviamente l’unico pianista italiano che lo ha tutto in repertorio, ma a quanto ci risulta è l’unico italiano che lo sta registrando nella sua totalità in epoca moderna (Schubert Edition vol. I, ClassicaViva). Ciammarughi si definisce nel suo curriculum “musicista inusuale”, e a noi questo piace. Lavora con grande impegno e come il suo insegnante Paolo Bordoni è musicista che studia sodo, lontano da inutili mode.

Il primo volume dell’integrale è intitolato “L’ultima sonata”: protagonista è la notissima e postuma D960, le “comparse” l’Impromptu op.142 n.1 in fa minore e il Klavierstück D946 n.2 in mi bemolle maggiore. Con questa sonata (terminata nel 1828) si chiude il trittico costituito dalle D958, D959 e appunto D960, e l’idea dell’ultima sonata crea nell’ascoltatore un alone di nostalgico commiato. Il pianista milanese sembra particolarmente affine alla dimensione spirituale e poetica di Schubert, e affronta così l’incipit della sonata, con cantabilità, legato, calore
perpetuate anche nello sviluppo del primo tempo, nel quale il tema viene trasposto dalla tonalità di si bemolle maggiore a do diesis minore. Il suono di Ciammarughi, sempre morbido e compatto, rifugge da qualsiasi atteggiamento di ambiguità sonora
Proprio sul tema del legato ha affermato in una recente intervista:
Tecnicamente, sono ossessionato dal “legato”: non è mai abbastanza. Negli anni di studio la digitalità è fondamentale, ma bisogna stare all’erta perché non vada a discapito di una capacità di legare i suoni e creare la frase lunga. Poi dovrei aumentare la potenza, ma mi interessa già di meno, perché sento che la mia struttura fisica è fatta più per le nuances che per i grandi exploits. Fra qualche anno mi piacerebbe cimentarmi in alcuni grandi cicli romantici che finora ho tenuto solo sul leggio di casa, come Davidsbündlertänze e Kreisleriana di Schumann: non troppo tardi però, perché necessitano di passione giovanile, a tratti sregolata. Devo vincere la pigrizia!
Nel fortissimo il suono è possente senza essere tentato da sonorità beethoveniane (IV mov. Allegro ma non troppo)
Ciammarughi firma con grande competenza il saggio allegato al cd, poiché è anche musicologo e divulgatore musicale: lo potete seguire su Classica Sky e Radio Classica insieme a Danilo Lorenzini e Riccardo Risaliti.
Giudizio artistico ♩♩♩♩♩
L’interpretazione è ottima e convincente
Registrazione ♩♩♩
A nostro avviso è un po’ scura
Libretto ♩♩♩♩
Il saggio interno è molto approfondito
Impaginazione grafica ♩♩
Sembra di essere tornati all’HTML 1!