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Cartellone • In omaggio agli 80 anni del noto critico e organizzatore musicale, da sempre attivo nel campo della contemporanea, oggi alle Sale Apollinee della Fenice una serata dell’Ex Novo Ensemble diretto da Claudio Ambrosini: in programma, autori da lui amati e prime assolute che gli sono state dedicate
di Patrizia Luppi
N on in scena, ma dietro le quinte: anche così si può essere grandi protagonisti del mondo musicale. È il caso di Mario Messinis, 80 anni il 7 marzo scorso e una carriera lunga decenni come organizzatore ai massimi livelli, acuto studioso e critico militante (da sempre al Gazzettino di Venezia). Dalla Biennale Musica al Teatro La Fenice, dalle Orchestre Rai di Torino e di Milano (quando quest’ultima ancora esisteva) al Bologna Festival di cui è l’attuale direttore artistico, e in numerosi altri luoghi, Messinis ha impresso il segno della sua cultura e della sua personalità mantenendo sempre alto il suo speciale fervore per la musica d’oggi.
Ed ecco che questa sera si terrà, per rendergli omaggio, “Paesaggi immaginari, festa per gli ottant’anni di Mario Messinis”: un concerto (Sale Apollinee del Teatro La Fenice, ore 20), organizzato dall’Ex Novo Ensemble – in collaborazione con SaMPL (Sound and Music Processing Lab) – all’interno della propria stagione, con pagine di compositori, del passato e del presente, da Messinis particolarmente amati: «Quando ci siamo trovati a pensare un programma per un concerto-festa che si intendeva dedicare a Mario Messinis per il suo ottantesimo compleanno», spiega il pianista Aldo Orvieto, «ci siamo voluti impegnare nell’elaborare un programma che davvero narrasse le passioni musicali del dedicatario. Nel corso degli anni – sarebbe meglio dire dei decenni – Mario Messinis è stato per noi musicisti veneziani non solo una guida preziosa nell’ideare progetti artistici ma una figura di riferimento con la quale confrontarsi giorno per giorno sul “fatto musicale”».
Nella prima parte del concerto, si ascolteranno quindi di John Cage Imaginary Landscape No. 5 (1952) per 42 dischi fonografici e Imaginary Landscape No. 1 (1939) per dischi a frequenza costante e variabile, piatto cinese grande, string piano, poi la Terza sonata (1918), per violino e pianoforte, di Debussy e la Canonic Suite (1945/1981) per quattro clarinetti di Elliott Carter. In programma poi le prime assolute di tre brani scritti per l’occasione su commissione dell’ensemble veneziano e a Messinis dedicati, Vite di suoni illustri per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, di Claudio Ambrosini; M. M. = 80 (Der schöne Kreis des Lebens) per pianoforte, di Fabio Nieder; … l’alba dei suoni … per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello, percussioni, pianoforte e live electronics, di Adriano Guarnieri.
Con l’Ex Novo diretto da Claudio Ambrosini, parteciperanno Aldo Orvieto al pianoforte e Alvise Vidolin, live electronics e regia del suono; un preludio critico sarà affidato a Massimo Contiero.
Info: www.exnovoensemble.it
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