
Conferenze • L’Association Européenne des Conservatoires organizza nel capoluogo siciliano tra il 7 e il 9 novembre un incontro con le delegazioni delle Istituzioni musicali di Stati Uniti, Cina ed Europa
di Monika Prusak
"ASSESSING THE PAST AND IMAGINING THE FUTURE” è il titolo del 40esimo Annual Congress and General Assembly dell’Association Européenne des Conservatoires (Aec), che avrà luogo a Palermo tra il 7 e il 9 Novembre 2013. L’incontro, che festeggerà il 60esimo anniversario della prima riunione Aec e unirà circa 300 delegati provenienti da Conservatori di tutta Europa, le Istituzioni affini di Stati Uniti e Cina, si svolgerà in diversi luoghi del capoluogo siciliano, tra cui il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo – organizzatore del Congresso – la Società Siciliana di Storia Patria, e la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, partner organizzativo del Conservatorio.
«Avere la possibilità di ospitare il Congresso dell’Aec in concomitanza con questo doppio anniversario ci fa particolarmente piacere e ci consente inoltre di mostrare all’Europa la qualità dei nostri allievi e del nostro insegnamento», ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del 2 ottobre scorso il direttore del Conservatorio di Palermo, Daniele Ficola. Alle sue parole si aggiungono quelle del Presidente dell’Istituto, Giuseppe Silvestri, già Rettore dell’Università degli Studi di Palermo: «La Conferenza annuale dell’Aec che quest’anno si tiene a Palermo chiama il nostro Conservatorio ad essere sempre più protagonista del dibattito europeo sulla formazione e sulla ricerca in ambito musicale. Ne sono particolarmente lieto». A esprimere la loro soddisfazione sono stati anche il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone, accentuando la rilevanza culturale e il profilo internazionale del Congresso in vista del futuro della città e della sua candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Il Chief executive dell’Aec, Jeremy Cox, ha confermato il valore del congresso in quanto rappresentante di istituzioni europee ed extra-europee che riconoscono l’importanza dell’Europa per la storia della musica. Cox ha posto l’accento sul titolo dell’incontro, che invita a riflettere sull’insegnamento della musica basato sulla tradizione che allo stesso tempo necessita di un continuo rinnovamento: «Ci porremo delle domande fondamentali in un momento in cui la musica soffre – ha affermato – per capire come può evolversi ed essere utile alla società».
Tra gli interventi più attesi si segnalano il saluto di Mark Wait, Presidente della National Association of Schools of Music Usa, quello del presidente dell’Aec Pascale De Groote, nonché la relazione di Bernard Foccroulle, docente del Conservatoire Royal de Musique di Brussels e direttore del Festival Internazionale di Aix-en-Provence. Uno spazio sarà dedicato alla presentazione del programma PoliFonia, il network Erasmus dedicato alle istituzioni per la formazione musicale, partner organizzativo dell’Aec. Il Conservatorio di Palermo sta inoltre preparando una ricca proposta concertistica a cura di alcune delle più interessanti realtà artistiche dell’Istituto tra cui l’Ensemble Jazz, l’Ensemble di strumenti antichi “Alessandro Scarlatti”, il Coro di voci bianche, l’Orchestra “Salvatore Cicero”, l’Orchestra a Plettro e l’Ensemble di Percussioni. Il Congresso culminerà la sera del 9 novembre con un concerto ospitato dalla Fondazione Teatro Massimo con musiche di Rossini, Verdi e Ravel, eseguite dall’Orchestra Sinfonica “Vincenzo Bellini” diretta da Gaetano D’Espinosa, con solisti Ugo Guagliardo e Andrea Obiso.
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