
La giovane formazione si esibirà sabato sera a Rovereto nel concerto conclusivo del concorso dedicato alle interpretazioni di musica antica su strumenti d’epoca
di Simeone Pozzini
LA NASCITA DI UNA NUOVA FORMAZIONE orchestrale non può che essere salutata con favore in un momento storico così difficile. Soprattutto se nasce dal mecenatismo privato: il suo fondatore e direttore artistico è Mario Martinoli. Però anche qui, intendiamoci: l’unico mecenatismo che può considerarsi tale, affinché non sia una spilla da mettere sulla giacca, consiste nella sovvenzione pluriennale, costante e continua, intorno ad un progetto artistico forte. I presupposti organizzativi, in questa realtà, sembrano esserci sulla carta. Seguiremo gli sviluppi con attenzione. Intanto possiamo brevemente riferire, dal punto di vista artistico, delle qualità della Theresia Youth Baroque Orchestra (sabato alle 20,30 suonerà nella serata finale del Premio Bonporti organizzato a Rovereto dall’Accademia di Musica Antica), che abbiamo avuto modo di ascoltare nel cartellone del Bolzano Festival 2013 con la direzione accurata di Claudio Astronio, per l’inaugurazione della stagione “Antiqua”.

In quel concerto erano in programma pagine di Wolfgang Amadeus Mozart (il Concerto per violino KV 211), Wilhlem Friedmann Bach (la Sinfonia Fk 64 Dies ist der Tag), Franz Haydn (il Concerto per cello in do maggiore Ho. VIIb:1), Joseph Martin Kraus (Sinfonia in mi minore VB 141). Solisti Esther Crazzolara al violino e Magdalena Dür al violoncello. La lettura di Astronio, interprete con idee e approfondimenti filologici, è stata sicuramente molto interessante, ed ha privilegiato un generale atteggiamento di espressività controllata e signorile. In nuce è già chiara un’idea di suono orchestrale, i musicisti rispondono bene ad Astronio; pur essendo validi elementi avranno bisogno di compattarsi e risolvere alcune questioni solistiche, soprattutto nel Concerto per violoncello di Haydn. Piacevole sorpresa l’ascolto della sinfonia di Kraus, compositore coevo di Mozart: breve pagina dal temperamento quasi rossiniano, ma anche dai colori bruniti. Mix interessante apprezzato dal pubblico.
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