Al Parco della Musica di Roma l’incontro tra l’autorevole filosofo della comunicazione e la musica di Emanuele Casale
di Daniela Gangale
TALK-OPERA È UN OSSIMORO che letto sulla carta ha poco senso. Dobbiamo dire però che, dopo aver assistito all’evento che venerdì scorso è stato ospitato al Parco della Musica di Roma, all’interno del Festival delle Scienze e della stagione Contemporanea, non ci può essere definizione più appropriata: ciò che gli spettatori che affollavano la Sala Sinopoli hanno visto è stata, infatti, una lunga intervista dal vivo a Noam Chomsky che si è intrecciata alla musica e ai video di Emanuele Casale e che ha percorso i temi più significativi della ricerca del linguista americano, uno dei più grandi filosofi della comunicazione dei nostri tempi.
L’opera di Casale, che è stata eseguita con competenza e sensibilità dal Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista e dalla solista Diana Torto, ripropone i nodi fondamentali della riflessione di Chomsky – il rapporto tra linguaggio e creatività, tra linguaggio e potere, tra linguaggio e politica, l’interrogarsi su ciò che è il bene comune, il contrasto tra capitalismo e socialismo, la salvaguardia dell’acqua sul nostro pianeta – in una interessante fusione di parole, musica e immagini. Personaggi che hanno segnato la storia della seconda metà del Novecento come Margaret Thatcher, Milton Friedman, Ronald Regan, Salvator Allende, George W. Bush compaiono in video in spezzoni di loro discorsi e introducono così i temi che vengono poi sviluppati emotivamente dalla musica e dalle immagini composte da Casale. È chiaro che nella serata di venerdì la presenza di Chomsky, accolto da un lungo applauso all’ingresso sul palco e salutato da uno ancora più lungo e caloroso alla fine dello spettacolo, ha galvanizzato la sala e ha reso palpabile l’emozione diffusa tra gli spettatori; non è detto che la stessa emozione si ripeta in eventuali riprese dell’opera, nonostante l’ottima scrittura di Casale, in cui la parte elettronica sembra sciogliersi in quella acustica creando nei diversi “numeri” dell’opera un’atmosfera molto varia che mantiene desto l’interesse dell’ascoltatore.
Ci piace pensare che la maggior parte degli spettatori non fossero gli abituali ascoltatori dei concerti di musica contemporanea quanto piuttosto i frequentatori del festival e gli estimatori di Chomsky e che questa operazione mista di musica, immagini e parole li abbia avvicinati meglio, oltre che al messaggio del filosofo, anche alla musica di oggi.
Talk-opera con e su Noam Chomsky – Festival delle Scienze 2014, 24 gennaio 2014, Roma, Auditorio Parco della Musica
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